1. Estranei

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Prima di iniziare vorrei spendere due parole su questa nuova storia.
L'idea è stata partorita dalla mente di Noemiscaperrotta18 che mi ha chiesto gentilmente di fare una collaborazione ed io ho accettato subito! 

Quindi la ringrazio di cuore e spero che la storia vi possa far emozionare come ha fatto emozionare noi!
Ps. Se non dovesse piacervi, la colpa è sua :P
Buona Lettura!


Era tutto dannatamente perfetto, fin a quando non chiuse gli occhi.

Le giornate le passavano quasi sempre ignorandosi.
Non avevano più un solo motivo per rivolgersi la parola, erano quasi inesistenti l'uno agli occhi dell'altro.
Avevano iniziato a trascurare la loro presenza e quando erano in gruppo sceglievano l'opzione più semplice: far finta di nulla.
Bastava tornare indietro nel tempo, a circa dieci anni prima, per capire come fossero arrivati a quel punto.
Quei due bambini, adesso nel pieno dell'adolescenza, passavano sempre le giornate assieme, complici anche le madri, amiche da una vita.
Avevano compiuto i primi passi insieme, avevano giocato con le costruzioni insieme e si erano addirittura scambiati teneri baci sulle guance ancor prima di imparare a parlare.
Le loro madri era convinte che si fossero già scelti come compagni, e consolidarono la loro idea una volta che i rispettivi figli furono iscritti nello stesso asilo, all'età di tre anni.
Il maggiore, un Alpha dai capelli biondi appuntiti e gli occhi rossi come i rubini più preziosi, stava sempre attaccato al più piccolo, un Omega dai capelli verdi come i prati in primavera, quasi a volerlo proteggere da un qualsiasi pericolo.
Ogni volta che uscivano con le madri o andavano al parco si tenevano sempre per mano e il biondino ringhiava, per quel che riusciva essendo ancora un bambino, ad ogni singolo Alpha che osava avvicinarsi al suo amico d'infanzia, un chiaro segnale che il verdino appartenesse già a qualcuno e che quel qualcuno fosse proprio lui.
Almeno una volta alla settimana si ritrovavano a dormire a casa di uno dei due, nello stesso lettino, talmente avvinghiati da sembrare un unico corpo, avvolti nella loro copertina preferita, ritraente l'eroe che entrambi aspiravano a diventare.

Sì, perché nonostante fossero ancora dei bambini, avevano ben chiaro l'obiettivo che si erano prefissati: diventare gli eroi più forti di tutti, coloro che avrebbero salvato chiunque avesse avuto bisogno del loro aiuto.

Izu, ti proteggerò io anche quando sarai un eroe.

Saremo sempre insieme vero Kacchan? Voglio salvare le persone con te

Ovvio, sarò un Alpha fortissimo!

Agli occhi di un qualsiasi adulto, quelle parole, quelle semplici promesse potevano sembrare davvero infantili, ma nessuno poteva comprendere fino in fondo il legame che già si era instaurato tra i due amici, un legame che sarebbe dovuto avvenire anni e anni più tardi.
E' risaputo, però, che le cose belle sono quasi sempre destinate a finire, lasciando solo dei miseri ricordi ai quali aggrapparsi nei momenti di estrema nostalgia del passato.
Al compimento del quarto anno d'età, ogni bambino sviluppava una particolarità, un potere speciale che poteva permettere loro di entrare a far parte del mondo degli eroi.
E così successe all' Alpha biondo il quale, durante un'ordinaria giornata passata a giocare nel giardino sul retro dell'asilo, manifestò per la primissima volta il suo quirk.
Contento come una Pasqua, chiamò subito le maestre e tutti i suoi amici per mostrare loro cosa fosse in grado di fare.
Si concentrò mettendo la lingua tra i denti, tenendo i palmi delle mani rivolti verso l'alto e fu una questione di attimi: minuscole esplosioni nacquero proprio da quei palmi teneri, risuonando nell'aria come fossero dei petardi l'ultimo giorno dell'anno.
Inutile dire che tutti quanti iniziarono a saltellare e a strillare entusiasti, emozionati per quella scoperta elettrizzante.
Quel potere era appena sbocciato, ma un futuro grande e raggiante si prospettava per il suo possessore.

L'amore Lascia Ricordi Che Nessuno Può CancellareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora