eccole qui, di nuovo, le due povere anime.
Diciamocelo, l'inferno poteva essere bello forse.
L'anima cattiva le dava finalmente le attenzioni che meritava, parlavano sempre, erano felici, facevo tutto quello che volevano, erano anime gemelle forse.
Ma cosa dico, non esistono anime gemelle nell'inferno.
L'anime dolce si fece catturare da quegli artigli, gli stessi che l'avrebbero uccisa, gli stessi che le avrebbero accarezzato la testa quando ne aveva bisogno.
Facevano progressi! Facevano di tutto insieme!
L'anima gentile era troppo felice, era la vita che desiderava.
Vivevano felicemente, ogni giorno che passava sorridevano vedendosi.
Erano così tanto inseparabili che ogni volta che una delle due andava via, scendeva una lacrima all'altra.
Erano così belle da vedere, così carine da osservare, così dolci.
Era il 28 marzo, e loro si trovavano in una piccola valle.
L'inferno era pieno di posti, ma i fiori, quei piccoli steli d'erba abbelliti di qualche petalo colorato, perseguitavano tutti.
Erano entrambe stese su quel lenzuolo di fiori azzurri, le anime si sentivano in pace finalmente. Erano così felici di stare insieme.
Ma come tutte le cose, niente d'ira per sempre.
Per adesso erano felici di trovarsi in un posto così bello, avvolte fra un leggero venticello che scompigliava di poco i capelli, un odore dolce e naturale,ma soprattutto, erano felici di godersi ogniuna gli occhi dell'altra, dove si perdevano tra mille sguardi.
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ℰ𝓇𝒶𝓋𝒶𝓂ℴ 𝓉𝓇ℴ𝓅𝓅ℴ 𝓅𝒾𝒸𝒸ℴ𝓁𝒾 𝓅ℯ𝓇 𝒸𝒶𝓅𝒾𝓇ℯ...
Science Fictiondue anime in pena, senza speranza di mai uscire da quell'inferno che ormai ospitavano da mesi, senza la benché minima voglia di continuare quel loro viaggio chiamato vita, ma neanche per sbaglio, tutto si trasformò in una pagina nuova, un libro nuov...