Caro Diario, mi presento

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Ho 26 anni, sono del segno della vergine, nata il 13 settembre 1995. Ho già vissuto 2 millenni e 3 decenni differenti, sono sopravvissuta alla fine del mondo prevista nel 2000, e a quella del 2012.
Sono una donna in carriera, laureata da 4 anni e lavoro da 3. Dopo l'università mi sono presa un anno di pausa.
Amo il mio lavoro.
Amo svegliarmi presto la mattina, da sola nel mio letto enorme.
Amo guardare film da sola.
Amo uscire con gli amici il weekend, raccontare della mia fantastica vita, mentre loro parlano tra quanto avranno figli e del matrimonio.
Amo non avere la responsabilità di stare con qualcuno, la libertà di avere qualcuno nel mio letto di diverso alla settimana. O al mese insomma, dipende tutto dal mio umore.
In sostanza quindi, io Amo la mia vita.
Non ho mai avuto bisogno di nessuno, certo, quando ero più piccola si, ma adesso sono 4 anni che sono single. E dopo beh, 3 anni di relazione tossica, lo psicologo per superare la rottura, in più l'anno di pausa di tutto, beh ho imparato che io sono fantastica.
Che io da sola mi basto.
Ti cambia la vita come affermazione sai? È incredibile quanto poi cambia il modo di vedere le cose, di viverle.
Certo, potrei raccontarti del mio processo di guarigione, di come ho fatto ad arrivare a questo punto, ma se proprio te ne parlerò un'altra volta.

Tornando a me dunque, abbiamo concluso che io Amo la mia vita, così com'è.
Se non ché, qualche tempo fa in ufficio è arrivato Lui.
Hai in mente no? Bello, simpatico, dolce, con cui inizi una bellissima amicizia solo a scopo lavorativo.
Parli di lavoro, nelle pause vi fumate una sigaretta insieme, o prendete un caffè, ogni tanto si pranza insieme. Normalissimo rapporto lavorativo insomma.
Mi ricordo benissimo anche la prima volta che ci siamo parlati, era il suo primo giorno di lavoro, come segretario, sono arrivata in ufficio come tutte le mattine e l'ho visto lì, all'entrata. Ho sorriso, ho salutato e mi sono presentata velocemente, avevo un colloquio e non ho neanche fatto in tempo a chiedergli il suo nome.
Poi la mattina dopo ero all'entrata del palazzo a bere un caffè preso alla macchinetta, lui è arrivato, e appena mi ha visto ha detto ridendo "Ciao Madame, tu sei l'unica in ufficio che non ha aspettato di sapere come mi chiamassi quando ti sei presentata sai?". Giustamente, arrossì un sacco, e per recuperare gli chiesi come prima cosa il nome, e poi gli offri un caffè dalla macchinetta scadente che accetto volentieri. Così iniziammo a parlare.
Parlando lo osservai anche meglio, ero proprio un bell'uomo. Affermò di avere 28 anni, anche se ne dimostrava un po' meno. Il viso aveva dei bei lineamenti: mascella leggermente marcata, naso proporzionato perfettamente, due occhi color cioccolato profondissimi, capelli castani tenuti leggermente lunghi. La barba non c'era, la teneva a 0, magari anche per questo sembrava più giovane. Penso avesse qualche lentiggine, ma leggere, niente di eccessivo.
Proprio bello.
Mi superava di una decina di centimetri buoni, quindi doveva essere almeno 1.80, ma probabilmente era più alto.
Mi stava raccontando qualcosa su una certa Valentina credo, poi fece una domanda che non sentii: lo stavo osservando troppo attentamente.
Mi schiccò le dita davanti gli occhi. "So di esser bello su, smettila di fissarmi", di rimando risi e gli dissi che stavo cercando di capire se quello che aveva sulla spalla era un ragno o meno. Impazzì e il discorso finì li.
Questa è stata la prima volta che abbiamo parlato insieme insomma.

Valentina scoprì in seguito che era la sua ragazza, con cui stava da 4 anni ormai. Non ne parlava molto, so che esisteva, l'avevo vista, ma non sembravano chissà quanto affiatati come coppia, ma in ogni caso, non erano affari miei.

Non so esattamente che altro raccontarti, perché la situazione è molto semplice:
dopo 3 mesi della sua presenza in ufficio ho iniziato a sentire le farfalle allo stomaco appena mi salutava, dopo 4 mesi ho iniziato a pensare a me e lui come coppia e al quinto mese ho ammesso a me stesso che probabilmente mi ero innamorata di uomo impegnato.
Il suo sorriso, la sua risata, i suoi occhi, il suo modo di parlarmi, i suoi abbracci, il suo modo di guardarmi, potrei andare avanti ore. Era tutto perfetto in lui.
Ma era impegnato, e io stavo bene da sola. Di sicuro non andavo a cercarmi casini con un mio collega che per di più, devo ricordarmelo spesso, era impegnato.

Quindi ho iniziato a scrivere qua, Caro Diario, perché ho bisogno di esprimere i miei sentimenti da qualche parte e so benissimo che con lui non lo farò. Non finché sarà impegnato insomma.
Adesso che sai tutto, beh, posso iniziare a scrivere parlando direttamente solo di Lui.
L'amore della mia vita che probabilmente sposerà un'altra donna.

Si in tutto questo mi sento un adolescente con la sua prima cottarella, ma dopo mesi in cui non si può esprimere i propri sentimenti beh, bisogna arrangiarsi.
E si, amo i miei amici, ma non ho voglia di condividere questo sentimento con loro.

Detto questo, a domani Caro Diario.

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