ARRIVERÀ PRESTO

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⚠️QUESTA STORIA INCLUDE DISTURBI ALIMENTARI E ALTRI FATTORI DELICATI, PRECISO CHE QUESTA STORIA È STATA FRUTTO DELLA MIA FANTASIA E NON VOGLIO OFFENDERE NESSUNO E FAR SORGERE PROBLEMI.⚠️

Se vi trovate in questa situazione ricordatevi che non siete solx e che soffrire non porta a nulla💕.

Se volete raccontarmi una storia di questo tipo siete liberi di farlo💕.

Avete tutto il mio supporto e spero che questa storia riesca a farvi capire il valore delle persone che vi circondano.

Fatemi sapere in privato se la storia vi è piaciuta, ci conto💕💕.

Siete liberi di scrivermi per sfogarvi💕.
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"Harry prendi la valigia", e di nuovo qui.

Davanti alla clinica più sopravvalutata di Londra.

"Per favore cerca di uscirne questa volta, fallo Harry", mia madre mi sussurrò prendendomi una mano.

In quel giardino sentivo solo i suoi sussurri.

"C'è la farò", sapevamo entrambi che in quel momento stavo dicendo cazzate, ogni volta la stessa promessa,
ogni volta la stessa sensazione
ogni volta la stessa struttura
ogni volta delusioni.

Alzai il mio volto verso il cielo respirando quell'aria fresca di settembre quando non sai che mettere, li decisione tra una felpa e una maglia di cotone, ma io optavo per la mia felpa di un blu intenso accompagnato dai miei pantaloni neri larghi.

"Io vado", gli sussurrai staccandomi da lei e dai suoi occhi verdi.

"Ci vediamo domenica Harry"

"Ciao mamma", e mi girai dandole le spalle.

Dentro di me sentivo soltanto la paura di aumentare di peso, in quel momento mi sentivo bene con me stesso, ma il pensiero di ritornare al mio aspetto iniziale, brividi.

Iniziai ad avanzare.

Benvenuta nuova vita.

Avete presene quelle ville da persone ricche?, davanti a me si presentava esattamente quel prototipo di casa.

Il mio sguardo si abbassò nel momento esatto in cui quel gran portone si aprì, davanti a me parve una ragazza, alta, riccia e magra, molto magra, portava una gonna mostrando così il suo spessore corporeo.

"Hey ciao, scusami per non averti aperto prima", mi parlò con una voce gentile e caotica a far invidia ai cantanti lirici.

Mi accorsi del mio sguardo possente su di lei, mi sistemai la mia felpa adeguatamente e salii quelle quattro scale, arrivando davanti a quel corpo.

"Mhh si scusami"m, ok non ero per nulla al mondo bravo a portare avanti i discorsi.

"Scusami sono un po agitata, prego entra pure ti stavamo aspettando".

La mia ansia stava aumentando, e no, non per l;idea di aumentare obbligatoriamente i chili, ma per la preoccupazione di non trovare una buona compagnia.

Varcai la porta, trovandomi davanti ad una vera e lussuosa reggie.

Lampadari costosi e raffinati, muri luminosi e splendenti.

"Seguimi Harry", mi disse la riccia vedendomi incantato ad osservare quella meravigliosa casa, per un momento mi scordai di essere li per la mia salute.

La seguii, un momento, come sapeva il mio nome.

Ma con tristezza mi ricordai nuovamente del motivo per cui ero in quella struttura con una valigia in mano, i fascicoli sicuramente erano già nelle loro mani, peso, altezza, e molte altre cose che in quel momento non volevo neanche minimamente ricordare.

Please don't leave meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora