Promise me a place
In your house of memories***
Harry si sveglia con un braccio che lo tiene stretto mentre sta poggiato a una spalla calda e vibrante di qualcuno che sta dormendo profondamente, mentre un'altra mano tiene saldamente la sua schiena e un mento protegge la sua testa. Si sente cullato e, effettivamente, Louis lo sta stringendo saldamente, anche per uno sicuramente addormentato. Harry alza la testa, piano, sbattendo le palpebre, fisicamente (e mentalmente) impossibilitato a lasciare quello spazio. Louis sposta la testa, così che adesso il naso di Harry possa stare contro la sua mascella, e da quella posizione può lasciare piccoli baci sotto il suo mento, lentamente, ancora assonnato. Alza una mano per accarezzargli il viso e spostargli qualche ciocca di capelli, afferrandole con le dita e provando ad essere il più delicato possibile. Louis si spinge nel suo palmo, mugolando quando gli accarezza il sopracciglio con il pollice. Sposta piano il polpastrello sulla palpebra, ottenendo le sue labbra piacevolmente arricciate. Sorride e si alza piano dalla sua pelle bollente, rimanendo su un gomito mentre scende sulle labbra con le dita e Louis muove ancora la testa verso di lui, soddisfatto. Mentre vede le sue ciglia che sfarfallano per un sospiro, una parte di lui mugola per quanto gli manchino i suoi occhi. Che é una cosa stupida.
Oh, Dio, lo vuole da morire. Adesso.
Scende a baciare la sua mascella, lentamente, sperando di svegliarlo in quel modo ma, in caso non succedesse, ha un paio di altre idee per ottenere tutta l'attenzione di cui ha bisogno. Schiude piano le labbra e fa scivolare la lingua sul suo collo, salendo sul suo corpo, una mano sul suo viso e l'altra sul suo braccio.
Le mani che prima lo stringevano si fanno lentamente più consapevoli, mentre gli accarezzano i capelli e poi la schiena, scendendo ai muscoli rilassati, fino al bacino. "Harry?" domanda, lentamente, la voce arrochita e confusa. Oh, Dio.
"Toccami" sospira al suo orecchio, prima di tirarlo leggermente. É sicuro che i suoi occhi siano aperti, adesso, mentre sente le mani di Louis salde attorno alle sue spalle. Si sistema sotto di lui mentre Harry si struscia delicatamente alla sua coscia, ansimando. Louis tenta:
"Non—"
"Per favore. Ti voglio, Lou. Non ti è piaciuto ieri?" domanda, tornando alla sua clavicola. Una mano gli tira appena i capelli, facendogli perdere il fiato.
"Adesso stai esagerando. Dici sempre stronzate del genere, di prima mattina, oppure tendi— Oh, cazzo, Harry" si interrompe, mordendosi il labbro quando inizia a toccarlo lentamente.
"Non sono stato bravo?" chiede innocentemente "Non ti piaccio?"
"Smettila. Solo— Cristo, scherzavo, continua" prega, spingendosi contro di lui. Harry fa un sorrisetto soddisfatto:
"Non ti piace come dico il tuo nome mentre mi scopi? Lou, per favore— Lou" prega, sentendosi girato contro il materasso di scatto. I capelli di Louis pendono leggermente in basso mentre lo guarda, ben sveglio:
"Ti odio. Apri le gambe."
"Non mi odi" replica con qualcosa di molto simile a un cinguettio, mentre obbedisce e fa scivolare le mani nei suoi capelli. Sono morbidi, non può farci nulla.
"Dovevamo fare una doccia."
"Possiamo ancora farla" insinua con un'alzata di spalle, facendolo chinare per baciarlo. Louis lo accontenta domandando mentre gli schiude delicatamente le labbra:
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Stuck With You ||L.S.||
FanfictionHarry e Louis si odiano (in maniera allusivamente simile a un antipatico flirtare) per una stronzata di cui nessuno dei due parla, che riguarda posti auto, uova e una serata al pub usata per unire due gruppi di amici. E dopo tre mesi da questo avven...