Il cacciatore di streghe

Compagna d'avventure

Si fa sera. Ormai il sole si è nascosto dietro le colline e i due giovani si avvicinano al villaggio.

Le luci del posto rallegrano l'atmosfera. La musica aleggia nell'aria e un profumo molto invitante stuzzica le narici del cacciatore e della strega.

<Cacciatore!> Si sente gridare in mezzo alla folla che attende Tyler con trepidazione. Un signore cicciotto si dirige goffamente verso di lui, con una focaccia enorme tra le sue mani sporche di farina. <Cacciatore, questo è un piccolo segno di riconoscimento per averci liberato dalla strega cattiva! Ecco a te. Ti aspettano tante altre focacce nella locanda del villaggio. Abbiamo preparato tutto: dal bere al mangiare. 'Sta sera festeggeremo tutti in tuo onore!> esclama l'uomo a gran voce porgendo la focaccia tra le mani del ragazzo, che la ammira con una scintilla di lussuria negli occhi.

Priscilla fa una smorfia dopo aver sentito "strega cattiva" uscire dalla bocca dell'abitante. Odia gli umani.
Resta in silenzio ad osservare per tutto il tempo la gente che si avvicina grata a Tyler, complimentandosi e lodandolo senza sosta.

La sua espressione disgustata viene interrotta da una voce. <Signorina, lei è un'amica del cacciatore? Non l'abbiamo vista arrivare insieme a lui, qualche giorno fa...> domanda una signora in mezzo alla folla con sospetto.

Prima ancora che Priscilla potesse risponderle con tutti gli insulti possibili e immaginabili, Tyler la nota subito con la coda degli occhi e la precede avvicinandosi in modo schietto.
La cinge la vita con il suo braccio d'acciaio e se la porta al suo fianco, sorridendo alla signora, mentre con l'altra mano addenta la sua mega focaccia... <Lei è la mia cara compagna d'avventure, mia signora. È molto timida, per questo motivo non l'avete vista scorrazzare in giro>, risponde Tyler con estrema tranquillità, masticando il boccone.

La signora arrossisce per l'imbarazzo e con un cenno del capo si ritira in mezzo alla gente che canta e festeggia, mentre Priscilla arrossisce per la rabbia: fa un leggero saluto sorridendo nervosamente, per poi dare un'occhiata di fuoco al cacciatore. <Non avrò più i miei poteri, ma se non mi levi quelle sudice mani da umano di dosso, te le strappo via in pochissimi secondi. A morsi>, scandisce bene sotto voce ogni parola.

Tyler ricambia con un'espressione divertita, alzando le mani al cielo come segno di resa. <Wow! Qui qualcuno non mi sopporta o sbaglio? Ci lavoreremo su>, dice porgendole un pezzo della sua enorme e amata focaccia. <Mangia, ti farà bene>.

Priscilla studia attentamente il pezzo che le viene offerto. Appena sente il profumo tende con rapidità la mano e in un attimo si ritrova a mangiare la cosa più buona di sempre.

<Per mille foglie di quercia! È buonissima...>

<Che razza di esclamazione è?> chiede Tyler scoppiando in una sonora risata.

La strega lo guarda accigliata con le guance piene di focaccia. Lo ignora e continua a godersi il sapore soffice e caldo.

Piano piano i due si dirigono verso la locanda, accompagnati dal suono della musica e dalle persone che continuano a ringraziarli tra balli e grida di felicità.

Arrivano in breve tempo di fronte ad una casetta a due piani, fatta in pietra, con qualche decorazione incisa alla base di essa.

Sopra un'insegna enorme che prevale sulla porta d'ingresso in legno grezzo, vi è scritto in parole cubitali "Locanda Annina".

<Eccoci>, dice Tyler accingendosi ad aprire la porta.

Priscilla lo segue titubante. Ancora non sa bene per quale motivo lo sta seguendo da quando le ha tolto i poteri. Dovrebbe odiarlo a morte per ciò che le ha fatto, ma sicuramente sente che lui la proteggerà, ora che è totalmente indifesa. Se fosse tornata all'Antro delle Streghe, nessuna l'avrebbe più riconosciuta come tale, e molto probabilmente l'avrebbero derisa, umiliata... addirittura cacciata. Invece sente che con il cacciatore può tirare un sospiro di sollievo. Ma lo detesta. Eccome.