Giada guardava il ragazzo con gli occhi sgranati. L'idea di andare a fare shopping in quelle circostanze non le piaceva per niente.
Quando andavano a fare shopping, infatti, Giada era trattata come una bambina un po' più grande, ma pur sempre da bambina. Normalmente ciò attirava qualche sguardo indiscreto, ma poco più. Con Francesca, però, temeva che le cose sarebbero state molto più imbarazzanti.
Fabio le sorrise, rispondendo "Beh, che c'è che non va, topolina? Andare per i negozi insieme è un buon modo per legare come famiglia."
"Oh, sì, è una splendida idea." fece Francesca, tutta contenta "Non vedo l'ora di fare acquisti tutti insieme come una vera famiglia. Sarà bellissimo."
Giada sospirò, ma poi sorrise a sua volta. Certo, temeva sarebbe stato imbarazzante, ma l'idea in fondo in fondo non le dispiaceva veramente.
"Ok." disse "Però prima mi cambi, papà?"
"In effetti, quel vestito è molto bello ma un po' troppo appariscente." concordò Fabio. Avrebbe dovuto indossare qualcosa di più sobrio.
"Se vuoi ti cambio io, amore." le disse dolcemente Francesca, cullandola tra le braccia.
"No, no! Papà!"
"E va bene, viziatona. Per stavolta lo lasciamo fare a papà." ridacchiò la corvina, per poi passare delicatamente Giada dalle proprie braccia a quelle di Fabio.
Subito la ragazza si avvinghiò al collo del ragazzo come un koala, emettendo dei rumorini di gioia dalla bocca.
Fabio ridacchiò e coccolandosela la portò nella sua stanza. Perché Giada si era ormai trasferita a vivere lì, e Fabio aveva reso quella che doveva essere una stanza per gli ospiti in una vera e propria stanza da bambina su misura per lei: la stanza presentava infatti dei muri tinta pastello, una poltroncina colorata, un paio di grossi armadi pieni di vestiti, un enorme cavallo a dondolo e una culla grande abbastanza per la ragazza, con all'interno il peluche di un orsacchiotto grande quanto lei.
Poco dopo che aveva cominciato a farle da papà, l'aveva sorpresa portandola in quella stanza appena allestita. Era stato il gesto più dolce che qualcuno avesse mai fatto nei suoi confronti, e quello che le aveva fatto decidere che non avrebbe lasciato Fabio per nulla al mondo. Per quello non poteva accettare di perderlo solo per colpa di Francesca.
Il ragazzo la adagiò sulla poltroncina colorata, dicendole dolcemente "Ora papà ti prende un bel vestito per uscire, ok?"
Giada annuì, sorridendogli. Erano di nuovo soli, e non le importava null'altro.
Fabio le diede le spalle e si diresse con rapido passo ad uno degli armadi. Lo aprì, rivelando la grande mole di vestiti da bambina a dimensione adulta al suo interno.
Il ragazzo li squadrò per un po', grattandosi il mento. Poi, allungo la mano e prese un vestito, che mostrò alla ragazza.
"Che ne dici, tesoro? Ti piace questo?" le chiese.
Era un vestito monopezzo con canottiera e gonna tubolare. Era molto carino, completamente azzurro ma con inserti rosa attorno al collo e alle spalle. La gonna era di media lunghezza, arrivava esattamente alle ginocchia. Sarebbe stato un vestito normalissimo, in effetti, se non per la fantasia: su quell'abito azzurro pastello erano infatti stampati unicorni rosa, nuvole bianche e arcobaleni colorati per tutta la sua superficie.
"Bello!" esclamò Giada, battendo felice le mani. Non era la cosa più imbarazzante che aveva messo per uscire, quindi le andava più che bene. Soprattutto perché lo riteneva genuinamente davvero carino.
Sorridendo, Fabio le si avvicinò e dopo averla fatta alzare le rimosse la gonna e le sbottonò la maglietta, per poi rimuoverla a sua volta, lasciando così Giada con il solo pannolino.
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Non voglio la mamma!
ЧиклитGiada sta vivendo il suo sogno ABDL con Fabio, un ragazzo che le sta facendo da papà. Loro due soli, a vivere la vita che la ragazza aveva sempre sognato. Un giorno, però, qualcuno decide di intromettersi in quello scenario perfetto, e Giada dovrà d...