Il nuovo eroe

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Ladybug si guardò intorno, speranzosa e timorosa allo stesso tempo. Parigi era bellissima, ma i suoi occhi non riuscivano a perdersi in quel meraviglioso panorama. La sua mente vagava altrove. Alla precedente battaglia, al recente abbandono del suo compagno. Era tutta colpa sua: aveva agito d'impulso e risposto alle sue frasi senza pensare alle sue parole e al male che gli avrebbe potuto fare.

Per rimediare all'assenza del suo portatore, Plagg aveva scelto un sostituto temporaneo.

Cat Walker era... stupendo, perfetto? Non sapeva come spiegarlo. Però il fatto che fosse ottimo per lei non significava fosse adatto alla loro missione. Chissà, magari non riusciva a concentrarsi proprio a causa sua, ad essere sincera doveva ammettere infatti che il misterioso compagno la distraeva, tanto che le sembrava di essere di fronte ad Adrien.

Aspetta, non poteva essersi innamorata di lui, no? E quello che provava per il modello che fine faceva? Davvero i suoi sentimenti erano così flebili ed effimeri?
No, c'era un'altra spiegazione. Ci doveva essere una spiegazione.

Il nuovo eroe le era estraneo come modo di fare ma allo stesso tempo familiare: sapeva tutto quando l'aveva messo alla prova, in un certo senso sembrava la conoscesse quasi meglio di Chat Noir. La conosceva alla perfezione come se in realtà fosse il suo compagno di avventure.

No, non poteva essere, erano così diversi, sia come aspetto che come carattere. C'era qualcosa che però non la convinceva. Quando gli aveva ammesso che il suo ex collega era meglio, sembrava fin troppo felice della cosa, quasi...sollevato? E poi come facevano Plagg e Tikki a conoscerlo? Questo significava che forse l'aveva incontrato anche lei. O forse non i due kwami non avevano avuto bisogno di conoscerlo perché lui era già il portatore adatto. 

Davvero Chat Noir aveva una seconda personalità così diversa o si stava sbagliando? Sapeva che quando uno si trasformava il suo costume si adattava spontaneamente al suo carattere rivelando al mondo la parte più vera di sè . Si ricordava che anche Alya era riuscita a cambiarlo e in un certo senso anche lei grazie alle sue abilità di Guardiana.

Eppure...se ne sarebbe dovuta accorgere, no? Era davvero così cieca e superficiale?
Quella battaglia l'aveva totalmente destabilizzata, così come gli avvenimenti accaduti dal pomeriggio precedente a quella sera. Ma se avesse avuto ragione, ciò significava che lei si sarebbe potuta innamorare di Chat Noir? Le sembrava assurdo. Che problema ci sarebbe però dovuto essere? Era un ragazzo gentile e simpatico, sempre disposto ad aiutarla e a credere in lei, sarebbe stato così orribile innamorarsi di lui?

Sì, perché sapeva cosa avrebbe potuto comportare una loro relazione.

E se non ci fosse stato il pericolo di Chat Blanc e non avesse mai conosciuto Adrien? In quel caso probabilmente non si sarebbe fatta troppi problemi, anzi, si sarebbe gettata tra le sue braccia. Quell'evento alla fine era stato come una conferma di un fatto che aveva sempre cercato di ignorare, ovvero che lei era innamorata di Chat Noir. Infondo non era difficile da pensare, ma era sempre stata confusa da ciò che provava per Adrien. Forse avrebbe dovuto ricominciare da capo tutto, la relazione tra il modello biondo e quella con il supereroe mascherato, senza altre distrazioni.

Adrien si ritrasformò e dette un pezzo di Camembert a Plagg, poi riattivò i suoi poteri per raggiungere la sua Insettina. Si sentiva entusiasta per riavere il suo solito travestimento ma anche timoroso. L'avrebbe perdonato per questa sua fuga? Non lo poteva sapere. E se avesse preferito l'altro eroe? Era consapevole del fatto che fossero la stessa persona eppure questo pensiero lo metteva a disagio. La ragazza sembrava avere una netta preferenza per Chat Walker rispetto agli altri portatori e si comportava in modo alquanto strano. Gli era anche parso di averla sentita balbettare. Ladybug che balbettava? Era una cosa improbabile.

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