"Ragazzi, lascio la band." era bastata quella frase a far crollare tutte le certezze di Louis. Il mondo gli era piombato addosso in un batter d'occhio ed era rimasto con lo sguardo fisso su Zayn, senza vedere però ad un palmo dalla sua mano.
Aveva Harry - l'amore della sua vita, Liam, Niall, lo staff, ma Zayn per lui era davvero tutto.
Era la sua spalla, il suo confidente, l'unico con cui si sentiva libero perché non doveva essere nient'altro che sé stesso quando erano insieme.
E ora?
Louis aveva paura - una paura folle nelle ossa - perché sapeva, lo sapeva che la distanza rovina i rapporti, li corrode piano piano. Arriva sempre come una folata di vento e il ferro duro e indistruttibile inizia a sgretolarsi lentamente. E Louis non poteva sostenere un altro addio mascherato da arrivederci.
Senza dire una parola, per la prima volta - silenzioso come non era mai stato, si era chiuso in sé stesso e aveva lasciato che le lacrime gli portassero via un po' di azzurro dagli occhi, senza vergognarsene. Aveva accostato la porta della sua stanza e si era steso sul letto, con la speranza di addormentarsi e svegliarsi qualche ora dopo come se tutto quello fosse solo un brutto sogno.
E, invece, Zayn l'aveva seguito e si era seduto al suo fianco, ma Louis non voleva parlare, non voleva guardarlo in faccia - non ne aveva la forza. Sapeva che sarebbe crollato completamente e si sarebbe polverizzato in una frazione di secondo. Il cuore batteva fortissimo contro il petto, voleva schizzare fuori dalla gabbia toracica per nascondersi da quella maledetta paura che non lo lasciava ricucire la ferita in pace.
Odiava sentirsi vulnerabile, non era da Louis - lui doveva essere sempre forte per tutti. E, invece, era così sensibile che ogni avvenimento lo segnava dentro, lo radeva al suolo, e non c'era verso di stare meglio. Ogni volta che riusciva a ricostruire le fondamenta il destino mandava un uragano a distruggere tutti i suoi sforzi.
Stavolta era stato Zayn, questo uragano. L'aveva travolto e nemmeno se ne era reso conto. Solo quando si era trovato con un pugno di mosche in mano aveva capito che doveva tirarsi su le maniche e farcela da solo perché, prima o poi, tutto quello che avevano passato insieme sarebbe svanito nel nulla. Non per Louis, lui ci avrebbe pensato ogni giorno, ma sarebbero rimasti solo ricordi.
Niente più Zouis.
Erano rimasti così, Louis con il viso coperto di lacrime e lenzuola e Zayn al suo fianco a fissare il vuoto, per ore; senza proferire parola. Così simili da non riuscire a dirsi tutto quello che avevano provato in quei cinque anni - sei il fratello che non ho mai avuto, così diversi da non riuscire a far incontrare le loro strade: due linee parallele perfettamente identiche costrette a non correre mai vicine, se non all'infinito. E la loro amicizia sembrava infinita davvero agli occhi di tutti.
Louis ci aveva provato nei giorni successivi ad essere sorridente, più per sé stesso che per il mondo, ci aveva provato sul serio. Credeva di esserci riuscito, era anche tornato ad interagire con Harry - non potete togliermi tutto, aveva detto ai manager - perché era l'unico che sapeva tirarlo su ogni volta e aveva bisogno di lui più che mai.
E Harry c'era, più presente di sempre, con gli occhi di smeraldo e il cuore grande.
E Harry lo abbracciava forte e gli baciava le lacrime sleali che lo assalivano di notte dopo un concerto mentre ripensava a quante cose avrebbero potuto fare e dire lui e Zayn per far divertire il pubblico o a come sarebbe stato liberatorio ridere insieme degli sbagli una volta scesi dal palco.
E Harry era sempre lì per lui, senza chiedere nulla in cambio. Gli bastavano i suoi occhi d'oceano e il suo sorriso di sole, lo sapeva bene Louis. E, in fondo, quando si guardavano il vuoto nel petto spariva davvero.
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Unlike Similar - OS Zouis
Fanfiction“Ragazzi, lascio la band.” era bastata quella frase a far crollare tutte le certezze di Louis. Il mondo gli era piombato addosso in un batter d’occhio ed era rimasto con lo sguardo fisso su Zayn, senza vedere però ad un palmo dalla sua mano. Aveva H...