Parte 1 Quando vedi solo quello che vuoi.

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Non è facile decidere di condividere parte della tua vita con qualcuno. Quando lo fai dovresti essere sempre presente a te stessa e ricordare chi sei. E' facile perdersi negli impegni quotidiani, nelle relazioni famigliari sempre più impegnative, ma d'altronde tutte le relazioni sono impegnative e richiedono testa, cuore e tempo , soprattutto testa.

Riconoscere che CHI vuoi al tuo fianco è proprio LUI non è un atto così semplice. Nel corso dei tuoi anni da adolescente sogni il "principe azzurro" e qualcuno, in verità, è stato molto bravo a spacciarsi per "l'uomo che hai sempre sognato", tentativo che sovente va ad infrangenrsi contro la dura realtà del quotidiano e delle difficoltà di ogni genere.

"Il Principe Azzurro non esiste e quando lo capisci è sempre tardi, svegliati ti prego!" queste le parole di mia madre : quanto l'ho odiata nel momento in cui me le ha urlate in faccia in una crisi di nervi materna; "Quanto aveva ragione" penso adesso che vedo veramente ad occhi aperti , quanto mi è costato ammetterlo.

Le madri hanno un certo "sesto senso" per queste cose, non tutte certo; alcune vanno avanti con la loro vita e, prese da ciò , non capiscono cosa succede nella tua; altre ti guardono negli occhi, capiscono il tuo umore, ti chiedono "Come va?" e si accontentano del tuo "Bene!" che in realtà nasconde un mondo di emozioni, dubbi e lacrime che va al di là di ogni tua comprensione, ma che a loro basta a non impiegare utleriori energie.

E poi ci sono loro, le "mamme empatiche", quelle che sentono nello stomaco il pericolo che ci circonda. Assorbono come spugne di mare in movimento ogni sensazione che ruota attorno alla loro creatura, la elaborano come frullatori ad alta velocità e la somatizzano dentro ad ogni fibra del proprio corpo al punto di stare proprio male fisicamente, vomitando le scorie di relazioni e emozioni tossiche per chi hanno custodito nove mesi dentro di sè. E' come se dopo il parto, qualcosa di quel piccolo essere si fosse radicato in lei, rendendo la sua vita per sempre connessa a chi, con fatica, dolore e gioia, aveva appena lasciato il suo "posto sicuro" per esporsi alle cattiverie del mondo.

Ecco, la mia mamma era un' "empatica", : ho detestato questa sua caratteristica per molto tempo, rifiutavo potesse aver ragione, perchè ogni mia cellula rigettava le sue parole, i suoi umori, in netto contrasto con tutte quelle belle emozioni che stavo vivendo nella "mia" realtà, fatta di sogni, fiabe e film.

Ma le mamme sono lì per questo: per essere odiate e poi amate, per essere criticate con gli amici e insultate dagli esclusi, per essere accusate e per riuscire sempre a per perdonare i nostri sbagli.

Non volevo ascoltarla certo, ma le parole dolci e dure a seconda dei casi, gli suardi accusatori e remissivi in altri , entravano comunque dentro la mia testa e la mia anima, preparando il terreno alle mie riflessioni , alla donna che sarei stata e che io avrei comunque voluto essere.

L'avevo davanti a me ogni giorno, con le sue debolezze e la sua forza, con le sue lacrime e i suoi sorrisi: un'anima folle votata alla speranza che io , un giorno, potessi non solo guardare,  ma "vedere" oltre la "maschera".

A scuola lessi Pirandello, e quello che disse sulle maschere indossate giornalmente non mi sfiorò nemmeno all'epoca del liceo, presa com'ero a studiare per forza tutto quello che i vari professori ci propinavano. Ma oggi quelle parole sono come spie che si accendono ogni qual volta incontro qualcuno che mi è "poco chiaro nella sua luce" .

"C'è una maschera per la famiglia, una per la società, una per il lavoro. E quando stai solo, resti nessuno". Liberarci di quelle maschere non è facile. Le indossiamo già da piccoli per non fare riconoscere le nostre paure, le nostre debolezze, per piacere agli altri e nascondere i nostri difetti. Essere accettati è per noi vitale anche se quello che vendiamo non è la realtà, l'importante è ottenere quello che vogliamo. Siamo disposti a trasformarci per vincere. Alla fine però sarà il tempo, grande gentiluomo, a restituire tutto a tutti. Quel giorno, il giorno della resa dei conto, chi non ha esagerato risucirà a curarsi le ferite mentre chi ha mentito in modo eclatante farà i conti con se stesso e la propria meschinità.

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⏰ Last updated: Nov 30, 2022 ⏰

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