ɪ ᴅᴏɴ'ᴛ ᴛʜɪɴᴋ ᴡᴇ ꜱʜᴏᴜʟᴅ (Shalnark x reader)

=1=

<<York Nuova?>> dissi mentre un brivido di emozione mi attraversò la schiena

???:<<Esatto, è la prima volta che ti trovi in un posto del genere, cerca di non fare casini>>

Kori:<<Non si preoccupi, non sono un hunter da poco, sono sicura di potermela cavare>>

Attaccai la telefonata e caddi con la schiena sul letto del mio appartamento. York Nuova. Avrei sempre voluto andarci e ora è la mia occasione. Mi alzai di fretta e andai subito alla mia scrivania accendendo il computer che mi era stato dato in omaggio dall'agenzia degli hunter. Cercai subito ulteriori informazioni su quel posto che avrei dovuto visitare da lì a poco. Le immagini erano stupende come già immaginavo.

Mentre continuavo a scorrere le centinaia di informazioni che si trovavano su internet mi cadde l'occhio su una pagina in particolare, beh più che una pagina internet sembrava un manifesto per criminali ricercati.

"Brigata Fantasma?", l'agenzia mi aveva messo in guardia su questo gruppo di criminali.

Kori:<<A quanto pare il loro covo principale è proprio a York Nuova>>

Invitante. Il covo principale di uno dei gruppi criminali più ricercati al mondo si trova proprio dove avrei dovuto svolgere la mia prossima missione.

Non pensarci Kori, prendi il diamante e torni a casa. Magari potrei anche farmi qualche giro per i negozi già che ci sono... Ma prima devo concentrarmi sulla missione principale: il presidente Netero mi ha raccontato di uno strano diamante con un potere immenso che è stato visto per l'ultima volta a York Nuova, ma non si ha idea di dove esattamente.. in effetti non sappiamo neanche se il diamante sia ancora lì. Un disastro!

Meglio farmi una dormita, sono abbastanza sicura delle mie capacità, ce la farò.

Mi stesi sul letto dopo aver spento tutto e aver messo tutto apposto, sarei dovuta partire la mattina dopo, non avevamo tempo da perdere.

*Time skip al mattino seguente*

Mi sveglio di soprassalto al rumore della sveglia che avevo impostato la sera prima, come se me ne fossi dimenticata

Spengo la sveglia e mi libero di quel rumore straziante, sono così assonnata...riuscirò a compiere la missione in questo stato? Guardo l'ora e mi accorgo di avere ancora abbastanza tempo per farmi una tazza di caffè.

Dopo essermi finalmente preparata e aver preso tutte le mie cose, tra cui la mia pesante valigia da viaggio, esco di casa, chiudo la porta a chiave e mi dirigo verso l'aereoporto.

Il viaggio in aereo non è stato male, apparte per il fatto che due ragazzini continuavano ad urlare e a parlare tra di loro. Uno aveva i capelli bianchi un pò sparati all'aria, l'altro li aveva ancora più dritti e non riuscivo a capire se i suoi capelli fossero di un nero o un verde scuro.

Li ho semplicemente ignorati e sono arrivata a destinazione sana e salva.

Appena uscita salii sull'auto fornita di autista che mi era stata assegnata e partii subito. Mentre andavamo avanti osservavo con attenzione ogni particolare dei palazzi intorno a me, non è da tutti i giorni trovarsi in una città come questa, potrebbe essere la prima e ultima volta che guardo queste strutture quindi meglio godersele.

Arrivata all'appartamento che mi era stato assegnato come alloggio temporaneo scesi dalla macchina e ringraziai l'autista che mi rispose con un sorriso.

Entrai e sistemai in fretta e furia tutte le mie cose, dovevo iniziare a lavorare da subito non c'era tempo per battere la fiacca.

Uscii immediatamente, dovevo avere un'immagine precisa di com'era la città per essere avvantaggiata e magari avere un'idea su dove potesse essere il mio bramato diamante.

Le strade erano oscure e l'unica cosa che le illuminava di poco era la luce che usciva a malapena dalle finestre dei palazzi.

<<la città è abbastanza grande.. >>pensai tra me e me <<potrebbe essere più difficile del previsto>>

Continuai a camminare lentamente, il paesaggio era magnifico, non avrei mai voluto andare via da lì.

Notai una folla numerosa radunata in cerchio in un angolo di strada, decisi di avvicinarmi, la mia curiosità mi ucciderà un giorno.

Vidi un ragazzino seduto ad un tavolo che sfidava una ad una le persone che si affrettavano a pagare e sedersi davanti a lui, aspetta.. Ma quello è il ragazzino che stava sul mio volo di andata, si ne sono proprio sicura.
Lo scrutavo attentamente e vedevo come nessuno riusciva a batterlo a quello che avevo intuito fosse un braccio di ferro. Come può un ragazzino essere così forte...

Beh non mi farà male provare, ho soldi in abbondanza e volevo capire cosa avesse di speciale quel ragazzo.

Mi feci avanti e diedi i soldi all'uomo che era dietro di lui. Cos'è forse il suo manager?!
Mi sedetti e misi la mano in posizione di partenza.
Quando diedero il segnale di inizio della partita fui subito impressionata da quanto la presa di quel bambino fosse stretta e forte, facevo fatica a tenergli testa ma provavo a non mollare.
Non resistetti e persi la sfida, quel ragazzino... Ma ero contenta di essere stata l'unica ad avergli tenuto testa fino a quel momento.

Dopo di me andò a provare anche un altra ragazza, era molto carina a mio parere, i capelli neri le mettevano in risalto gli occhi che aveva sotto un paio di occhiali da vista, indossava una maglietta nera e come me si sedette davanti al ragazzino.

Anche lei ebbe scarsi risultati ma non diede peso alla perdita.
Mentre se ne andava le feci un sorriso per congratularmi silenziosamente per la prova affrontata e per essere state le uniche ad aver resistito più di un minuto.
Lei sorridette a sua volta per poi voltarsi e scomparire nell'oscurità delle strade di York Nuova.

Dopo quello strano incontro continuai a camminare avanti e mi ritrovai a passare in un vicolo buio.
Non è proprio il posto ideale dove passare durante la notte mentre si fa una passeggiata, ma tutte le altre strade portavano ad un vicolo cieco e io avevo bisogno di andare avanti.

Nota autore
Vi chiedo scusa se la storia sembra un pò lenta ma vi prometto che farò del mio meglio :)
Cercherò di non abbandonare questa fanfiction e spero di finirla
Chiedo in oltre scusa per eventuali errori grammaticali ma scrivendo da telefono l'auto correttore a volte gioca brutti scherzi