Demons Inside || H.S.

Capitolo tre

Mi hanno scattato una foto,
questo è sicuro. Ma perché? E chi è stato? Ultimamente succedono cose strane e mi sento come se qualcuno mi stesse osservando.
Decido di lasciar perdere e concentrarmi sul pacco tra le mie mani. È un cubo di medie dimensioni. C'è lo scotch su un lato, ma non c'è scritto a chi è destinato. Decido di sedermi per terra e aprirlo. Sono già in ritardo per la scuola, ma non credo che importerà a qualcuno se entro alla seconda ora. Tolgo delicatamente lo scotch per paura di danneggiare il contenuto del pacco. Il rumore rimbomba per la casa, e mi chiedo che fine abbia fatto mio padre. Uno strano sentimento si fa spazio nel mio cuore. Preoccupazione, ecco cos'è. Ma dura poco, perché lo sento russare dal piano di sopra. Potrei non darlo a vedere, ma gli voglio bene. Alla fine, fino ad una certa età, si è preso cura lui di me e Skeet, mentre mia madre invece se n'è andata. In realtà non so bene cosa sia successo a mia madre ma decido di non pensarci e concentrarmi nuovamente sul pacco. Mi sono accorta,prendendolo per la prima volta,di quanto fosse leggero e, aprendolo, ho scoperto il motivo. Non c'è niente dentro tranne una busta, immersa in un sacco di polistirolo. Aggrotto le sopracciglia, prendendo la busta in mano. Delle foto mie. Ci sono all'interno delle mie foto. La prima sono io mentre sto piangendo davanti alla finestra. Saranno state circa due settimane fa. Ricordo anche a cosa era dovuto il pianto. L'altra foto sono io mentre sto buttando insieme a Skeet le bottiglie vuote di Vodka di papà nel cestino della spazzatura e all'ultima inizio a piangere ininterrottamente. Rappresenta la tomba di mia madre con accanto la tomba di Skeet, o meglio, il fotomontaggio della tomba di Skeet. Ho un'idea di cosa significhi e la paura mi assale pensando che adesso Skeet si trova a 700km di distanza da me. Lontana e il pensiero che qualcuno possa farle del male mi fa ribollire il sangue.
Fanculo la scuola, Skeeter ha bisogno di me.