In un giorno qualunque...

~Capitolo 1.

Orfana di madre all'età di sedici anni, ha vissuto parte della sua vita con il padre: Salvatore Sorrentino. Di certo non si può dire che non le volesse bene, ma aveva un modo tutto suo per dimostrarle il suo amore. Era sempre fuori città per lavoro, l'aveva cresciuta a sua immagine e somoglianza e spesso la trattava come un suo pari considerandola addirittura il "figlio" che non ha mai avuto. Per farsi perdonare qualche mancanza, seppur banale, non esitava a ricorrere a gioielli e oggetti di valore, magari credendo di poter comprare in questo modo l'affetto della giovane. Ma se è vero che "i soldi non fanno la felicità" Isabella accettava questi doni ed era contenta, eccome se lo era...
Isabella crebbe così, con una concezione assolutamente materialista della vita. Era solita svegliarsi presto, la colazione era l'unico momento della giornata in cui poteva vedere suo padre, ma non per stare insieme. Le loro camere erano vicine, Isabella capiva che il padre si era svegliato dai rumori che sentiva sulla moquette, oppure ancora dalle canzoncine che canticchiava quando magari si sentiva ottimista e soddisfatto per aver concluso qualche affare importante... Allora Isabella si precipitava in cucina e nemmeno il tempo di sedersi che... "Buongiorno papà"-esclamava a gran voce-"ho bisogno di soldi. Ho visto un vestito in quel negozio all'angolo che sembra essere stato cucito apposta per me, non posso correre il rischio che qualcuno lo compri."
Se poi notava che aveva un attimo di esitazione, si affrettava ad aggiungere:" Dai papà, non puoi dirmi di no!". E allora era sicura che con i suoi occhietti dolci fosse facile convincerlo.
Non aveva molte amiche, anche perché non aveva tempo da dedicare loro... le sue giornate erano all'insegna dello shopping e della bellezza. Saltava da un negozio all'altro facendo estrema attenzione a questa o a quella borsa o all'ultimo paio di occhiali alla moda. Forse non era nemmeno colpa sua, forse il suo era soltanto un bisogno di amare e di essere amata allo stesso modo, quindi cercava di essere perfetta, ad ogni costo.