13/11/2014, 21:32
Le mancanze sono tremende.
Le mancanze sono tremende da vivere, da sopportare.
Manca ciò che manca, ciò di cui avremmo bisogno.
A me mancano tante cose che ho vissuto, ho tanta nostalgia del vivere i ricordi.
Ma soprattutto, a me mancano le persone.
Quelle che mi hanno abbandonato.
Quelle che mi hanno insegnato a crescere.
Quelle che mi erano sempre accanto.
Quelle con cui ho vissuto i migliori ricordi.
Quelle con cui ho fatto le prime esperienze.
Quelle che devo ancora conoscere, ma so che saranno una parte importante della mia vita.
Quelle con cui ridevo fino a piangere.
Quelle che mi accettavano per come ero.
Ero.
Non faccio male ad usare il passato. Prima ero diverso. Non ero come sono ora.
Sono cambiato, mi hanno cambiato.
I fatti, le persone, le situazioni.
Tutto cambia e tutto ti cambia.
Il precedente me non sarebbe sopravvissuto a questa realtà, non era abbastanza forte.
Neanche adesso sono forte. Lo sono solo un po' più di prima.
Sono cambiato, è questa la risposta al perché mi manchino tutte queste persone.
Sono cambiato e non andavo più bene a nessuno.
Me ne importa poco o nulla però, rispetto alla persona che mi manca più di tutte.
Mio padre.
Mi manchi, papà. Mi manchi come nessun altro al mondo.
Mi manca giocare a pallone la domenica mattina insieme a te, tu che lo amavi tanto quel gioco, che mi hai insegnato a giocarci così bene.
Adesso mi sento come se mi avessero rubato la palla, papà.
Come se stessero continuando a segnare goal alla mia, alla NOSTRA porta.
Una, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto... otto volte.
Otto come i mesi che sono passati da quando sei scomparso nel nulla.
Mi manca guardare insieme le foto di quando mi insegnavi a camminare, mi manca la tua risata al ricordo di quando imparai a correre e non la smettevo più.
Ora mi sento come se fossi caduto a terra, papà.
Come se non riuscissi più a rialzarmi.
Ci ho provato una, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto... otto volte.
Otto come i mesi che sono passati da quando qualcosa ti ha portato via da me.
Perché sei sparito?
Perché non sono sparito anch'io con te?
Io ti avrei seguito fino all'altro capo del mondo, papà!
Tu mi manchi, e tanto, tantissimo.
Torna. Ti prego, torna.
Ti voglio bene.Saul
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Via Domenico Silvestri 52
General FictionLe mancanze sono tremende, e Saul lo sa bene. Suo padre è misteriosamente scomparso da otto mesi senza lasciare un biglietto, un messaggio né altra traccia di sé. Si sa, però, che nulla scompare del tutto. Ogni cosa lascia un segno indelebile, non s...