Anna era stesa sul divano a guardare la TV. Era il 1 luglio, il giorno del suo compleanno, ma anche il giorno in cui è stata trovata davanti l'orfanotrofio. I genitori adottivi erano gentilissimi, le facevano vari regali ma non riuscivano a farla sorridere.
Si sentì suonare alla porta. Anna si alzò, alla porta c'erano i suoi genitori adottivi
'-Ciao Anna-' disse la madre entrando in casa, il padre le fece cenno con la testa
'-Anna, ti abbiamo messo un regalo nella nostra stanza, sul letto. Prendilo e scendi-' disse il padre mentre andava a sedersi sul divano con la moglie. Anna andò nella camera dei suoi genitoriEra una camera molto semplice, i muri erano bianchi e c'era una letto a baldacchino sempre bianco, c'erano vari armadi e una scrivania con davanti uno specchio. Sul letto c'era una scatolina, Anna la prese e scese di nuovo in salotto. Si mise sul divano accanto alla madre e aprì la scatolina. Dentro c'era una collana bellissima, aveva la catenella molto sottile ed era di oro bianco, come ciondolo aveva una piccola chiave tutto decorata con sopra una mezza luna.
'-È bellissima-' disse Anna e se la mise subito
'-I signori che ti hanno trovata e portata all'orfanotrofio dicono che avevi questa collana al collo-'Anna andò in camera sua, stranamente non si sentiva più triste, come se quella collana avesse riempito il vuoto che aveva dentro. Rimase in camera sua per po' finché non sentì suonare alla porta
'-Anna andresti te, per favore?-'chiese la madre, Anna si alzò dal letto con poca voglia e andò in salotto. Aprì la porta e d'avanti c'era un ragazzo che a primo impatto sembra della sua età, 16 anni.
'-Buongiorno sto cercando Anna Grace-' disse il ragazzo. Era vestito in modo strano, aveva una maglia bianca e dei pantaloni marroni fatti con un materiale strano, che la ragazza non aveva mai visto, e un filo oro per legare i pantaloni. Aveva gli occhi verdi e i capelli marroni molto scompigliati.
'-Chi sei?-'chiese Anna insospettita verso il ragazzo
'-Mi chiamo James Ruver-'
'-Perché cerchi Anna-'
'-Le devo parlare, sai dove è?-'
'-Non so come la conosci ma non credo sia interessata........-' rispose Anna, stava per chiudere la porta ma il ragazzo ci mise il piede
'-È importante, le devo parlare dei suoi veri genitori..... È stata adottata-'
Ora Anna era interessata'-Cosa sai sui miei genitori?-'
'-Certo che sei te come ho potuto non riconoscerti-' poi James fece una faccia preoccupata
'-Beh si. E se pensi che non sapevo che ero adottata non ti preoccupare lo so da un po'. Ora dimmi tutto e poi vattene-'
'-Non posso dirtelo qua-' James prese della polvere dalla tasca dei pantaloni e la soffiò in faccia ad Anna, dopo buio.Si risvegliò in una grotta luccicante. Non aveva più i suoi soliti jeans e la solita maglia ma un meraviglioso vestito giallo con decorazioni in oro e un fiocco sulla schiena. Il vestito le arrivava alle caviglie. Poi si accorse che anche le scarpe erano cambiate, non aveva più le sue converse ma delle ballerine sempre gialle. I capelli arancioni erano intrecciati con un filo oro. Vide James.
'-Che mi hai fatto?-' Anna si alzò, un po' impacciata per colpa del vestito
'-Ti ho solo addormentata-' James andava avanti e indietro nella grotta come se fosse preoccupato
'-Vuoi stare fermo, mi dai sui nervi!-' urlò Anna continuando a guardare James
'-Abbassa la voce, ci vuoi far scoprire?-' James le si avvicinò
'-Mi spieghi che succede-'
'-Non qui-' James andò verso l'uscita della grotta.
'-È la seconda volta che mi dai la stessa risposta-'
'-Te seguimi-'
'-Non mi fido-'
'-Vuoi morire?-'
'-No,naturalmente-'
'-Allora seguimi-'
Anna si avvicinò all'uscita della grotta, non riusciva a vedere niente se no alberi, tantissimi alberi con la corteccia gialla e le foglie d'oro
'-Mi mimetizzo in mezzo agli alberi-' disse Anna per scherzare ma poi gli venne una domanda in mente
'-Perché sono vestita così?-' chiese guardando James ma sembrava con la testa fra le nuvole
'-Almeno potresti rispondere a questa domanda-' Niente lui non rispondeva.Si inoltrarono nel bosco fino ad arrivare a una casetta. Era fatta completamente di legno scuro e in alcune parti in legno chiaro, le finestre erano chiuse e non si vedeva l'interno, la porta era piccola e quasi non si vedeva.
'-Ecco siamo arrivati, questa è casa mia-' Aprì la porta con una chiave e entrarono. La casa all'interno era molto più grande che dall'esterno, c'era la cucina a destra e un salotto a sinistra, dritto c'era un corridoio molto lungo che portava ad altre camere.
'-Cos è questo posto?-' chiese Anna rimanendo attaccata alla porta ormai chiusa
'-Te lo già detto, è casa mia-'
'-Non intendo questo, fuori gli alberi sono d'oro, la grotta in cui mi hai portata era luccicante e ora sono vestita come una Barbie. Dove mi hai portato?-'
'-Ascolta, è lunga come storia...-'
'-Io ho tempo o almeno credo, cavolo cosa ci faccio in casa di uno sconosciuto-' Anna si mise le mani in faccia
'-Dovresti sederti.....-'Anna rimase ferma a guardarlo, già era tanto se è entrata in quella casa.
'-Questo è il mio mondo, o meglio il tuo. I tuoi genitori biologici erano i re e la regina di questo posto, che chiamiamo "Regno del sole", i tuoi genitori sono stati uccisi dall'uomo con il cappuccio, lo so strano come nome, e ora il regno sarebbe tuo. Fine-'
'-Fai schifo con le spiegazioni e non hai risposto alle mie domande, Perché mi hai portato qui?-'
'-Ora il regno è sotto il regime dell'uomo che ha ucciso i tuoi genitori e ti ho portato qui perché il regno è tuo di diritto-' Anna era sconvolta, non sapeva se credergli oppure se scappare e tornare a casa sua
'-Come sono finita davanti l'orfanotrofio?-'
'-Una donna, mia madre, ti ha portato nel mondo innato per non farti uccidere-'
'-Mondo Innato?-'
'-Lo chiamiamo così, il mondo da dove vieni te-'
'-Perché sono vestita così?-'
'-Per mimetizzarti con gli altri del regno-'
'-E come mi avresti.....-' Anna divenne rossa e anche James
'-Con la magia naturalmente-'
'-O si con la magia, naturalmente ci dovevo arrivare-'
'-Ascolta ora non è importante, la mia famiglia era molto fedele alla tua, ci conosciamo da generazioni, ma dopo che il regno è andato in mano all'uomo, ci hanno chiusi fuori dal regno-'
'-A bene, quindi siamo chiusi fuori dal regno che a regola dovrei comandare?-'
'-Si e per entrare ci servono due chiavi che hanno nascosto i tuoi genitori in caso succedesse questo-'
'-Ora sono anche veggenti?-'
'-Non loro, mia madre lo era, nascosero le chiavi per aprire il cancello e dopo farci entrare-'
'-Dov è la tua famiglia-' James si incupì
'-Mia madre è stata giustiziata per tradimento e mio padre per aver cercato di salvare mia madre-'
'-A, mi dispiace-' Anna si sedette sul divano
'-Io non ti obbligo a fare niente se non vuoi-'
Anna voleva tornare a casa, le dispiaceva per James ma non credeva a tutta questa storia, forse era tutta un' allucinazione, oppure l'aveva drogata.
'-Pensaci stanotte, si sta facendo tardi. Ti mostro la stanza in cui dormirai-'La portò nel lungo corridoio e la fece entrare in una camera molto carina, il letto era grande e c'era una scrivania con gioielli e altre cose che Anna non riconosceva.
'-Nel cassetto ci sono dei vestiti che dovrebbero starti, notte-'
'-Di chi era questa stanza?-'
'-Di mia sorella, io sono nella stanza d'avanti per qualsiasi cosa chiamami-'
'-Ok, notte-' James uscì dalla camera e chiuse la porta. Anna guardò nel cassetto che le aveva fatto vedere il ragazzo, c'erano vari vestiti molto carini e in fondo trovò una maglietta e un paio di pantaloncini di felpa, se li mise e andò a letto.
STAI LEGGENDO
L'erede del regno
FantasyAnna Grace viveva a New York con la sua famiglia adottiva. Il giorno del suo sedicesimo compleanno un ragazzo un po' strano le cambia la vita