Erano le 6:30 quando la sveglia suonò mattina.
Il cielo di Londra in quel autunnale e cupo lunedì di ottobre era di un grigio opaco e le fitte nuvole minacciavano pioggia.
Il clima senza dubbio non aiutava l'umore di Louis Tomlinson, che già svogliato all'idea di dover
abbandonare il proprio letto per presentarsi ad una riunione fissata da li a un'ora e
poco più era restio al pensiero di alzarsi.Si costrinse a muoversi e si trascinò in bagno.
Dopo essersi sciacquato la faccia con abbondante acqua gelida, per convincere i propri occhi a rimanere aperti, si guardò allo specchio e tentò di aggiustarsi i capelli, rassegnandosi poco dopo.
"Sono pur sempre un artista" pensò "è giusto che io mi mostri per come sono nella
realtà".Una risata amara uscì dalle sue labbra mentre si riempiva una tazza di caffè
bollente. Probabilmente lui era l'ultima persona a poter parlare di mostrarsi per chi si
è davvero.Si riscosse dai propri pensieri facendosi conto di essere già in ritardo.
Corse in camera prendendo al volo un paio di jeans e una t-shirt (dopo essersi
accertato che non puzzasse), infilò un bomber, un paio di Vans e si
precipitò fuori casa.Nonostante tutto non faceva freddo e quella fu per Louis la
prima, ed era fortemente convinto unica, buona notizia della giornata.Salì in macchina e si diresse fino al luogo del meeting.
Fuori ad aspettarlo trovò Niall Horan, suo migliore amico, ex coinquilino nonché la ragione per cui si era dovuto alzare così presto.
Al momento questo ultimo punto pareva a Louis il più rilevante, di conseguenza si
dovette trattenere dallo sbraitare contro il sorriso divertito del biondo.Tutto era iniziato tempo addietro con una fatidica frase pronunciata un giorno da Niall. "Rendilo una sceneggiatura, lo renderò un film". Louis aveva guardato l'amico con uno sguardo chiaramente confuso. "Sei uno scrittore di successo Lou, il tuo libro è un best-seller amato da tutti, la critica lo ha idolatrato, chiunque vorrebbe un film basato sulla tua storia" Per quanto il castano conoscesse bene il talento del suo amico, in quanto regista affermato e chiaramente sull'onda del successo, era risultato estremamente titubante davanti alla proposta. Niall aveva impiegato più di due anni per convincerlo e ora si trovavano lì, fuori da un austero palazzo londinese, in attesa di iniziare la prima riunione per discutere le riprese del film.
Un altro ragazzo li raggiunge poco dopo.
Castano, abbastanza alto e dal fisico muscoloso, Liam Payne col suo aspetto tendeva ad incutere un certo timore che però svaniva non appena ci si rendeva conto della sua incredibile dolcezza.
A differenza di Niall e Louis, Payne era un ragazzo pacato. Certo, consapevole dell'attenzione che attirava ma nonostante questo faticava a crearsi amicizie. Liam era un ragazzo che aveva vissuto fondamentalmente solo fino a quando non aveva incontrato i due coinquilini.
Si erano conosciuti grazie al biondo e ad un suo film in cui il castano aveva fatto da stunt-man. Horan lo aveva subito notato e una sera, dopo averlo invitato a bere con lui e Louis, si erano ritrovati alticci a ridere insieme passeggiando lungo il Tamigi.
Dopo quella notte i tre erano diventati inseparabili.
Nell'ultimo anno poi Liam era diventato aiuto regista di Niall e da allora si vedevano praticamente tutti i giorni.
Dopo essersi salutati entrarono nel palazzo (a dire il vero i due amici dovuto trascinare Tomlinson attraverso le porte ma questo resterà solo un dettaglio).
STAI LEGGENDO
For you i'd bleed myself dry | L.S.
RandomLouis era andato avanti, ne era sicuro. Era un famoso scrittore con due fantastici migliori amici, Niall e Liam. Louis non avrebbe mai creduto che tutto potesse andare a rotoli per colpa di una stupida proposta del biondo ma sopratutto mai si sarebb...