Mi sveglio con un gran mal di testa e guardandomi in giro noto che sono a casa di Derek, sicuramente ho bevuto troppo e mi sono addormentata in macchina. Sembra che in testa mi sia passato un treno, ancora sono sotto l'effetto dell'alcool da come vedo girare la stanza. Guardo l'orario sulla sveglia di fianco e sono solo le due del mattino, meglio se stanotte resto qui. Derek sicuramente si sta facendo una doccia perché sento l'acqua scorrere. Riuscendo ad alzarmi dal letto apro il terzo cassetto del mobile in camera cercando una maglietta da mettermi, usandola come pigiama ma al posto della maglietta trovo una pistola e una busta con scritto sopra "Per Derek". Questa busta sicuramente riguarda l'uomo che ha ucciso suo padre, cosi curiosa la apro e ne leggo il contenuto. Nel medesimo momento dal bagno esce Derek e vedendomi con in mano la pistola e la busta capisce subito infatti il suo sguardo cambia. Ora non può più nascondermi la verità, perché l'ho letta, so tutto. Gli chiedo spiegazioni e lui inizia a parlare. Ogni parola che dice sono lame che tagliano il mio cuore, in modo molto lento, fa male, troppo male. Non riesco a crederci, come ha potuto non dirmi queste cose? Getto sul letto la pistola e Derek mi abbraccia stringendomi forte, ma tutto d'un tratto lo spingo via e prendendo la pistola esco. Salgo sull'auto di Derek e parto, nel suo ufficio sicuramente nasconde altri fascicoli quindi vado dritta li. A quest'ora ovviamente non c'è nessuno in azienda ma io ho le chiavi, apro e vado nell'ufficio di Derek iniziando a cercare in tutti i cassetti. Finalmente trovo un fascicolo con scritto il nome di quel bastardo e anche il suo indirizzo per tanto risalgo in macchina con direzione casa di quell'uomo. Arrivata scendo e vado a bussare insistentemente fino a quando la porta si apre e mi trovo davanti proprio lui
<< Esci, coraggio>> affermo puntandogli la pistola
<< Signorina, si calmi. Non la conosco e non so che cosa vuole ma vedo che è un po' ubriaca, quindi metta giù quella pistola>>
<< E' vero lei non mi conosce ma conosceva i miei genitori. Li ha uccisi anni fa solo perché hanno visto una cosa che non dovevano vedere. Per colpa sua sono cresciuta in un orfanotrofio>> dico scoppiando a piangere
Lo guardo fisso negli occhi mentre dentro di me sento crescere sempre di più la rabbia, non ha paura e io non sono un'assassina come lui, questa è la verità. Vorrei così tanto sparargli un colpo in fronte ma non riesco a premere questo maledetto grilletto; le mani tremano come non hanno mai tremato, le lacrime continuano a scendere e dentro di me sento la voce di Derek come se fosse dietro di me e mi dice "Vattene angel, non sei come lui. Vai via". Decido di seguire questa voce, senza dire niente torno alla macchina, mettendo la pistola sul sedile del passeggero e vado a casa di Crystal che appena mi vede mi fa subito entrare. Come prima cosa mi prende l'arma che tengo ancora in mano posandola sul mobile poi sedendosi sul divano ascolta ogni cosa che esce dalla mia bocca. Adesso che le sto dicendo tutto questo, fa ancora più male, perché adesso mi sto rendendo conto che Derek non dicendomi nulla mi ha tradita
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✦𝑻𝒓𝒚 𝒕𝒐 𝒍𝒐𝒗𝒆 𝒎𝒆✦ (Completata)
FanfictionSono cresciuta da sola senza punti di riferimento Ma poi sei arrivato tu Mi è bastato vederti per capire che la mia vita cambierà ancora una volta Le ombre del passato torneranno Ma questa volta avrò la forza di combatterle. Attenzione ⚠ - Sono pre...