Fuori è quasi giorno
sto pensando a te
disperato vuoto dentro me
niente è mai perfetto
niente come vuoi
siamo soli adesso pure noi
Sono passati 12 anni dal loro ultimo bacio, eppure il vuoto che Manuel ha lasciato dentro al petto di Simone è rimasto sempre lo stesso, una voragine che non si chiude, profonda e paurosa al centro del suo cuore.In questi anni sono cambiate tante, forse troppe cose.
Lui adesso ha 36 anni e la vita gli ha regalato tanto. Ha un marito, Luca, che lo ama, lo sostiene, lo protegge e lo tratta come se fosse la cosa più preziosa al mondo da 8 anni e insieme hanno due meravigliosi figli, Jacopo e Manuel.
Tutti hanno capito la sua testardaggine nel voler scegliere i loro nomi, come se pronunciarli ogni giorno portasse entrambi più vicini, partecipi della sua quotidianità.
Simone non sa se esiste un Dio, ma se ci fosse davvero lo ringrazierebbe per avergli portato quei due raggi di sole, capaci di regalargli il mondo con un sorriso.
Simone papà era protettivo e permissivo, era dolce, buono e amorevole.
Luca lo guardava e sorrideva ogni volta, quando sottolineava che faceva fare ai bimbi sempre tutto quello che volevano.
Simone ridacchiava, alzava le spalle e rispondeva "Pur di vedere quei quattro occhioni sorridere, comprerei anche i pianeti"
Non verrò a cercarti, io ti scorderò
servirà del tempo e guarirò
tutto quanto fermo a te
tanto il resto cambia
vivrò ma non vivrò mai
Si chiama destino? Coincidenza? Caso?Non lo sa ma Simone quel giorno, mentre comprava tutte le uova di Pasqua presenti dentro al supermercato, pensò ai mille nomi da dare a quell'incontro
"Da quanto siete 26 in casa tua Simò?" Lascialo qualche uovo ai poveri disgraziati come me"
Si voltò ed eccolo lì, un paio di occhiali da sole spuntavano tra i ricci, indossava dei jeans scuri e una t-shirt bianca, semplice, eppure ai suoi occhi sembrava l'opera d'arte più bella al mondo, quella da cui non riesci a staccarti quando la vedi.
"Manuel, ciao! Scusami, quando penso a loro mi faccio prendere la mano"
E Manuel lo sapeva, sapeva cosa succedeva nella vita di Simone, chiedeva a Dante, chiedeva persino a Davide, che con gli anni si era messo la testa a posto e adesso era collega di Simone in ospedale. I due erano diventati buoni amici e Manuel, con una telefonata, ogni settimana riusciva ad informarsi su Simone.
Anche lui ormai era andato avanti, dopo diversi alti e bassi ha sposato Chicca e insieme avevano una bambina, Eleonora, la luce dei suoi occhi.
"Lo so, lo so. Come stanno loro?"
E le labbra di Simone si curvarono in un sorriso amaro, ricorda ancora le parole di Dante qualche mese dopo la nascita dei gemelli."Manuel non riesce a pronunciare i loro nomi, però lo so che è contento per te e Luca, Simone credimi"
Pensò a quei due meravigliosi angeli, sorrise e disse "stanno bene, siamo scesi a trovare papà per Pasqua e sono contenti di essere qua. Eleonora come sta?"
Gli occhi di Manuel si illuminarono "Sta bene, è un sole quella bambina. So fortunato"
Nessuno dei due fece domande sui rispettivi compagni, 12 anni sono molti ma non così troppi per seppellire i loro sentimenti e tutti i rimpianti pronti a riaffiorare ogni volta che si ritrovano a pensare a quella vita che avrebbero potuto e dovuto vivere insieme.
Simone lo guarda con i suoi occhioni scuri e Manuel si sente indifeso, letto, scoperto.Gli sorride in maniera dolce e dice quello che pensa quelle poche volte che riescono a vedersi di sfuggita, tra una festività e l'altra
"Ogni volta che ti vedo ritorno a respirà, Simo"
Simone cerca di trattenere le lacrime che combattono per scendere a rigargli il volto
"Sei sempre la mia boccata d'aria pura, Manu"
Ora conterò cento, piano
mi volto, non c'è più ritorno-----------------------------------------------------------------
Ciaooo, eccomi qui!
Vi chiedo scusa, non mi conoscete e piombo così.
In realtà non scrivo, è la mia prima volta ma stavo ascoltando "Tanto il resto cambia" di Marco Mengoni e mi sono venuti in mente Manuel e Simone e quindi vi beccate questa schifezzetta ahaha.Ero indecisa se pubblicarla o meno ma poi ho scritto su Curioscat ad actionratio (che non mi conosce ma ho una crush esponenziale per lei, le sue storie e il suo profilo Twitter), mi ha scritto una bellissima cosa e quindi mi sono fatta coraggio.
Non so se scriverò qualcos'altro in realtà, e da un lato spero nessuno legga, però è stato molto terapeutico per me 🤍ok adesso mi dileguo!
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Tanto il resto cambia
Short Story"ora conterò cento, piano mi volto, non c'è più ritorno"