«Ti amo» Minsung

~Capitolo 1~

𝗟𝗘𝗚𝗚𝗘𝗧𝗘 𝗣𝗘𝗥 𝗖𝗔𝗣𝗜𝗥𝗘 𝗨𝗡 𝗣𝗢' 𝗟𝗔 𝗦𝗧𝗢𝗥𝗜𝗔,𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜𝗘

Allora parto col dire che è la prima storia che scrivo in tutta la mia vita,e se vi fa schifo scusatemi ma ho cercato  di scriverla il miglior possibile ;-;
Non aspettatevi aggiornamenti giornaglieri ma bensí settimanali oppure cercheró di postare + di 1 volta alla settimana. Detto questo non vi trattengo per ancora e vi lascio al capitolo. Sciao belii;
Dimenticavo:
< significa che sta parlando Jisung
« significa che sta parlando Miho
" sta pensando Jisung
' sta pensando Minho

                    𝐈𝐍𝐈𝐙𝐈𝐎 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎

𝙅𝙄𝙎𝙐𝙉𝙂 𝙋𝙊𝙑.

E' da un po' che sono sveglio,da tipo qualche oretta ecco,sto pensando per oggi,al mio nuovo lavoro

cioè, sto per andare a lavorare alla corte di un nobile ben rispettato...

ho paura...non so il perchè..comunque meglio che mi preparo sennó faccio tardi già  dal primo giorno,anche se manca un po' di tempo.

Mi avvio per la lunga via che porta alla villa

Intanto penso a cosa aggiornare nel mio quadernino,precisamente,disegno e devo dire che sono parecchio bravo

Sono arrivato,la dimora è grande minimo 3 piani ed è posta dietro ad un cancello e un giardino molto vasto decorato da piccole fontane con getti d'acqua spettacolari

entro spaesato per la grandezza della casa e sento una voce dietro di me

«Allora,tu saresti...Jisung,giusto?»

Rimasi in silenzio,non riuscivo a parlare,rimasi a guardare incantato gli occhi di quest'ultimo che era davanti a me

Era poco piú alto di me,aveva i capelli color nero carbone e un ciuffo che gli donava molto,addosso,aveva un maglione nero con il colletto e sopra una felpa leggera del medesimo colore,sotto,invece,dei jeans normali con una cintura nera che li "decorava", aveva anche una collana molto carina,come scarpe invece aveva delle Air Force bianche.

Mi svegliai dalla mia trance e risposi balbettando

<Si,s-sono i-io> dissi,arrossendo leggermente

Lui rise e rispose

«Bene,piacere Lee Know,puoi anche chiamarmi Minho se vuoi»disse sorridendo leggermente

«Non so se te lo hanno detto,ma d'ora in poi diventerai mio servo personale,ti dico un po' le regole» disse ad un tratto,diventanto serio

continuai a fissarlo,ascoltandolo con attenzione

«Per prima cosa devi obbedire a ció che dico,secondo ti voglio sempre al mio fianco e se ho bisogno di qualcosa devi esserci assolutamente,terzo avrai una stanza e potrai riposarti se è necessario,capito?»

Annuii e mi diede i vestiti che dovevo indossare,andai a provarli in camera ed erano abbastanza femminili,anche se devo dire che non mi stavano male.

uscii dalla stanza

«Ah sí dimenticavo...» disse ad un tratto il nobile,

«in questa casa ci sono altri 2 servi che puliscono i piani sopra,a te ti affideró il piano terra ma non ti devi azzardare a toccare la mia stanza,o saranno guai» disse poi freddamente

Annuii vigorosamente ed iniziai a pulire il salotto

                                   [...]

Finii tutte le stanze,appena in tempo per preparare la cena..sí,mi ha affidato anche il compito di cucinare.

Rimboccai la maniche e iniziai a creare il mio capolavoro che speravo piacesse a Signor Minho

Ok sto avendo un paio di difficoltà ma non c'è problema,c'è ancora tempo.

sentii la dei passi dietro di me..era Minho,mi prese per il braccio e mi sposto leggermente a sinistra,mettendosi vicino a me

«ti serve una mano» disse con aria divertita arrossendo leggermente vedendomi incavolato con me stesso

<Se è possibile si> risposi

Mi prese per un fianco e si avvicinó a me,facendo combaciare i nostri fianchi,
avvampai ed abbassai di poco la testa;nel mentre lui mi sta facendo vedere come cucinare e sta arrosendo a sua volta.

Dopo aver finito cenó insieme a dei ospiti sconosciuti,anche loro di buona famiglia.

andai in camera mia con il permesso del Signor Minho stancomorto e mi accasciai sul letto.

Che io sia innamorato del mio padrone,o viceversa..?
Non lo so non ci devo pensare troppo anche perchè una relazione tra noi due è impossibile.

Mi addormentai cullato dal forte vento che si era creato ieri sera quella notte.