Cari lettori e care lettrici, vi auguro una serena lettura✨
Salto giù dal letto sentendo l'odioso suono di quella maledettissima sveglia, che come ogni giorno, ha interrotto un sogno. Mi stendo sul pavimento, sentendo il mio stomaco solleticare, ripensando a quella meravigliosa fantasticheria, appoggio le mie mani sul mio viso, non riuscendo a controllare quel rossore e quel sorriso, che si sono formati sul mio volto. Ancora avvolta nelle candide coperte bianche, dal profumo di lavanda, stesa per terra, con la testa fra le nuvole, non mi accorgo dell'entrata del mio fratellino di soli 4 anni.
"Hey Yaya, stai bene? Perché sei per terra?" Dice assumendo un volto pieno di sgomento, cancellando quel dolce sorriso. Noè, nonostante la tenera età, è il mio concetto di "Angelo". La dolcezza che lo caratterizza, le guance rosee, gli occhi azzurri come il cielo e più profondi del mare, i capelli ricci e biondi, la sua voglia di vivere, il modo in cui ride, che mi rende felice, il modo in cui riesce ad accendere la luce che tutti credevano spenta, in loro. Sorrido, guardandolo e pensando quanto sia fortunata, come sorella. Mi alzo e, spostando le mie coperte, appoggiandole sul mio letto, vado da lui. Lo prendo in braccio e lo tengo stretto a me, rassicurandolo. "Va tutto bene tesoro mio, è tutto ok, io sto bene, diciamo che, non mi piace la sveglia la mattina" gli dico dandogli un bacio sulla fronte e mettendolo giù. Sorride e inizia a correre verso la cucina; "PRENDIMI YAYA" dice ridendo. Non posso fare altro che giocare con lui, facendolo vincere. "Buongiorno mamma, papà❤️" dico ad entrambi dando loro un bacio sulla guancia. "Buongiorno tesoro" mi rispondono in coro. Apro il frigo, prendendo il solito succo all'arancia, versandone un po' in un bicchiere. Preparo il solito toast all'avocado e semi di sesamo e lo mangio, osservando il tempo uggioso e piovoso. Mi mette di cattivo umore, quindi, decido di non andare a scuola per quel giorno, visto che è uno degli ultimi. Passano pochi minuti e, nel frattempo, io ho finito la mia colazione ed inizio a mettere apposto le tovagliette e i bicchieri con i piatti e le posate e, continuo a ripensare a quel sogno, sentendo le guance andare a fuoco, le gambe tremare e lo stomaco solleticare. Vengo distratta e riportata alla realtà dal suono del mio telefono; finisco di mettere i piatti nella lavastoviglie e controllo la notifica.
"Patata🖤 ti ha inviato un messaggio"
È la mia migliore amica; controllo l'orario: 08:00. "sicuramente si starà domandando perché non sono a scuola" dico, pensando ad alta voce. Apro il messaggio e controllo
"Hey ma dove sei??;)"
"Ci' oggi non vengo a scuola, non mi va"
"Ah peccato ;/, ci sentiamo dopo Ly🖤💋"
"Ilyt🖤🖤"
Chiudo la chat con lei e saluto i miei genitori che stavano uscendo per andare a lavoro. Ero un po' agitata, era la prima volta che mi avrebbero lasciata a casa da sola per così tanto tempo. Una settimana. Li abbraccio e li tengo stretti a me, chiedendo loro di chiamarmi per qualsiasi cosa. Improvvisamente mi sento io il genitore. Ok. Ripeto mentalmente tutto ciò che avrei dovuto fare quel giorno. Prendo Noè in braccio e lo metto sul divano, accendendo la televisione sul suo canale preferito, semplici cartoni. Io salgo al piano superiore, entro in camera mia, prendo un asciugamano e un intimo abbastanza inusuale per me. Era in pizzo nero, me lo aveva regalato mia cugina, dicendo che "mi sarebbe tornato utile se fossi uscita un po' più spesso e avessi conosciuto qualche ragazzo" non ha ancora capito che sono fidanzata, onestamente mi è solo uscita una risata. "Forse sarebbe il caso di mettermi qualcos'altro...no dai, va bene questo" dico tra me e me, prendendo un asciugamano bianco. Iniziò a farmi una doccia, insaponando il mio corpo, sentivo l'acqua calda scorrermi sui capelli, sulle spalle e sul mio busto. Sento la pioggia sbattere contro i vetri delle finestre. Un senso di tranquillità si fa strada nel mio corpo e quelle scene mi tornano in mente. Non riesco in nessun modo a farmi passare quel sogno dalla testa. È diventata una così dolce tortura. Mi mordo le labbra, inconsapevolmente, sento un calore così forte tra le gambe che si estende anche nella mia pancia, provo a sfregare le cosce sperando che mi passi, ma non funziona, è quasi insopportabile ma allo stesso tempo così bello, inizio a far scendere la mia mano sempre più giù verso la mia intimità, verso quel calore finché non sento una voce che interrompe il tutto. "YAYAAAAAA" è mio fratello Noè. Allontano velocemente la mia mano, riportando alla realtà la mia mente. "Cristo.." dico riprendendo possesso del mio corpo. Esco dalla doccia e avvolgo il mio corpo nell'asciugamano che lascia intravedere solo le mie spalle, i capelli gocciolanti rilasciano acqua che scorre sulla mia schiena e rabbrividisco. Mi metto delle ciabatte e scendo giù da mio fratello. "Yaya, sai dov'è il telecomando?" Mi chiede in maniera dolce e gentile, sorrido, non riuscendo a far uscire una singola parola dalla mia bocca, non sono lucida. Passo il telecomando a mio fratello e torno su in bagno. Mi asciugo in fretta e accendo il phon, in questo momento, mi concentro solo sul rumore che crea, niente di più. Finisco di asciugarmi i capelli e mi vesto: metto una felpa azzurra abbastanza larga e un paio di pantaloncini neri aderenti, poi un paio di scarpe bianche. Non mi trucco, non sarei dovuta andare da nessuna parte se non da i miei nonni, aggiusto i miei capelli ricci e poi metto in ordine il bagno. Scendo di nuovo e torno da mio fratello prendendolo in braccio e spegnendo la tv. "Andiamo dai nonni tesoro, ok?" Gli dico abbracciandolo, ricevo anche io un abbraccio in cambio e un "si" come risposta. Prendo la macchina e, una volta arrivata lì, saluto Noè e i miei nonni, che nel frattempo, stanno cercando di trovare nel mio fratellino qualsiasi possibile somiglianza. "Le sopracciglia e la fronte sono uguali a Mariarita" "le mani si assomigliano moltissimo" "guarda le gambe!!! Hanno lo stesso fisico" rido, nell'ascoltare le loro opinioni sui nostri tratti "simili" uscendo da casa loro, un dolce e rustico casale, inizio a ridere, io e mo fratello non abbiamo assolutamente nulla di simile
Io sono mora, con un fisico completamente diverso da quello di Noè, magro, con gambe molto lunghe e fianchi stretti, gli occhi molto scuri.
Mio fratello invece, ha i capelli biondi e gli occhi azzurri, un fisico che si vede essere tendenzialmente più muscoloso rispetto al mio. Torno a casa e mi butto sul letto concentrandomi sul mio respiro e il silenzio in casa; la mia tranquillità, però, viene interrotta da un messaggio, dal mio fidanzato.Cari lettori e care lettrici, spero che questa prima parte vi sia piaciuta. Essendo in arrivo le vacanze estive, pubblicherò con più frequenza, o almeno, ci proverò. Ci vediamo nella prossima parte✨❤️