Ecco il soldato sente uno sparo,
La bocca è asciutta, lo spirito amaro.Qual tragedia guardar la morte in faccia;
Con un fucile stretto tra le braccia,Perduti chissà dove, da quanto temp'ormai?!
Pensando alle famiglie e ai parenti assai.Tra i soldati giran parole vuote,
Con il pensiero alla quasi certa morte.I bimbi frementi attendono il papà,
Le donne si chiedono se l'uomo tornerà.Nel cuore solo la speranza che un giorno,
Alla propria casa faran ritorno.Le lettere di dolore e lacrime son piene,
E tra le righe rimpiangono il vivere di pace e bene.Il fine guerra appena arriverà,
Qualcuno al nido ritorno farà.C'é chi invece senza una voce
Resta disteso al capo la croce.Niente parole, niente di niente.
Solo i cari bambini che attendon per niente.Forte dolore, forte tormento .
Solo il loro coraggio resterà nel tempo.Cosi chi legge o sente di loro saprà,
Che c'è chi ha perso la vita per la nostra libertà.Oggi per la festa della liberazione :
Dedico questa poesia a tutti coloro che hanno perso la vita nella seconda guerra mondiale.