Settembre 1986.
Ho appena superato il cartello che raffigura il nome di quella che sarebbe stata la mia nuova città, Hawkins.
Non ho mai capito perchè i miei siano voluti venire qui, in California si stava decisamente meglio.
"Coraggio Erin, non fare quella faccia" disse mia madre guardandomi attraverso lo specchietto della macchina.
Non avevo nessuna intenzione di sentirla sproloquiare su quanto fosse bello avere un nuovo inizio, una nuova vita e tutte quelle altre stronzate.
Decisi quindi di accendere il mio walkman e metter su le cuffie. Ascoltare i Motlëy Cruë era decisamente meglio che stare a sentire la voce assordante di quella donna.
Poco prima che finisse il primo lato della cassetra ecco che ci parcheggiammo in quello che era ormai, con mio sommo dispiacere, il nostro nuovo vialetto.
La casa era una normale abitazione a due piani, col suo giardino e garage. Mi guardai intorno e notai che tutte le abitazioni adiacenti erano praticamente
identiche, fatta accezione per una piccola carovana posta verso la fine della strada, nell'unico punto interamente verde. Vicino ad essa stava parcheggiato un piccolo van scuro. Continuai ad osservare quella buffa abitazione finchè mio padre non mi richiamó alla realtà.
"Dai tesoro, aiutami a portare le prime cose dentro".
A quelle parole tornai in me, quindi fatto un lungo respiro iniziai a fare avanti e indietro per trasportare le cose di prima necessità.
Avevo il mio bel da fare, dovevo assolutamente sistemare la mia stanza.
Alla fine dopo averci speso tutta la sera riuscii ad arredarla secondo il mio gusto.
Quando finalmente stavo per buttarmi nel letto a riposare, ecco che sentii nuovamente risuonare la voce sgracchiante di mia madre.
"È pronta la cena, scendi?"
"Fantastico" sussurrai roteando gli occhi.
Scesi in sala da pranzo ed ecco che ebbe inizio il classico supplizio del "come ti senti ad iniziare il tuo ultimo anno in una nuova scuola".
Cercai di liquidare in fretta il discorso e con la scusa di portar fuori l'immondizia mi fiondai fuori di casa.
Mentre girovagavo per il giardino notai che il van vicino al caravan era sparito. Non ci badai molto e mentre mi voltai per rientrare sentii in sottofondo una musica che mi era familiare farsi sempre piú forte.
Essa proveniva dal fantomatico furgoncino che si parcheggió nell'esatto posto di qualche ora fa.
Incuriosita restai ad osservare la scena. Dalla vettura scese un ragazzo alto, con una giacca di jeans col patch di Dio sulla schiena, capelli lunghi e vaporosi.
Attiró subito la mia attenzione, cercai di non farmi notare ma con la mia solita grazia finii per sbattere contro il secchio dell'immondizia facendo un baccano non indifferente.
Ovviamente il ragazzo se ne accorse, e mi urló "Hey va tutto bene laggiú?"
"Emh.. si.. si.. bene" sbiascicai appena.
Vidi che si stava avvicinando a me e pregai di non fare ulteriori figure di merda.
"Non ti ho mai vista qui.. sei nuova?"
"Appena arrivata in realtá"
Mi sorrise, notai che aveva dei brillanti occhi color nocciola.
"Eddie" mi tese la mano.
La strinsi e sorrisi. "Io sono Erin"
"Bene Erin, cerca di non rovesciare troppi bidoni, i vicini si lamentano già di me per il casino, non vorrai farmi concorrenza"
"Mannaggia hai proprio scoperto il mio piano!" Risposi ridendo lievemente. Anche Eddie mi sorrise. Probabilmente avremmo parlato ancora per un pó se mia madre non si fosse affacciata per richiamarmi dentro. "Tesoro domani hai scuola, cosa stai facendo la fuori?!"
Niente, ero costretta a far figure di merda.
Eddie notó il mio imbarazzo e per tirarmi fuori da quella situazione si avvicinó al mio orecchio e sussurró "Se ti va domani posso darti un passaggio, tanto vado al liceo anche io"
Lo guardai e gli sorrisi "Grazie, sarebbe ottimo. Almeno conosco già qualcuno"
Eddie sorrise passandosi una ciocca di capelli tra le dita. "Al suo servizio signorina"
"Scusami Eddie ma ora devo proprio andare"
"A domani allora" disse per poi andare verso casa sua.
Faci un cenno con la mano ed entrai anche io. Per un attimo fui davvero contenta di essere arrivata qua, forse Hawkins non era cosi male come sembrava.
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Shout at the Devil - Eddie Munson
RomanceHawkins, 1986. Erin da poco giunta in città stringerà amicizia con Dustin, Mike, Will e Lucas , finendo per imbattersi anche nel misterioso leader dell'Hellfire club. Sulla scia di terrificanti morti che sconvolgono la cittadina,si troverà coinvolt...