LA MERCE (Il Venditore)

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Si apre una porta

Buonasera.
Buonasera.

Due uomini; uno dietro ad un bancone, calvo, pelatissimo. Tanto pelato quanto era folta la sua barba nera, tanto nera quanto lo erano i suoi occhi.

L'altro, appena entrato nell'edificio, era biondo, biondissimo e con occhi azzurri. Hitler lo definirebbe l'Ariano ideale.

Nessuno conosce i loro nomi.
Quindi, per convenzione, li chiamerò "Barboso" il primo e "Ebreo" il secondo.

Barboso, non disse nulla per qualche istante, forse perché preso da alti pensieri, necessitava di una piccola pausa per tornare nella modalità mondo reale.
Dopo la pausa sospira e disse: Come le posso essere utile?

Ebreo, che aveva uno strano ghigno sul volto, si accomodò su uno sgabello che si trovava vicino al bancone che divideva i due.
Appena sedutosi disse: Devo comprare un grosso carico, molto grosso.... Intendiamoci....

Barboso, alzò le sue folte sopracciglia e chiese: Quanto? quanto, grande deve essere questo carico?

L'altro rispose con un'altra domanda: Lei quanto grande me lo può fare?

Barboso di pronta risposta chiese: Quale è per lei la grandezza massima, signore?
Ebreo un po' infastidito, continuó la faida mettendo il dito nella piaga dicendo: Enorme, immenso, ovvero più grande di quanto lei me lo possa dare, vero?

Barboso sbuffò, prese una bottiglia di Whisky da sotto il bancone e dopo aver riempito due bicchieri, i quali erano sul banco dall'inizio della conversazione, domandò: Vuole favorire?

L'altro accettò volentieri la generosa offerta, iniziò cosi a sorseggiare quel densoso liquido. Mentre beveva a piccoli sorsi, Ebreo, cominciò a parlare con lo stesso ritmo con cui si dissetava, dicendo:

Quindi.... sorso Mi può.... sorso procurare quello.... sorso che le chiedo? Bevve tutto d'un fiato il liquido rimanente

Barboso non si fece scrupoli a bere un bicchiere intero di whisky per ogni sorso di Ebreo, respirò e con una calma, che farebbe paura a qualsiasi asiatico, gli rispose: Procurare? Io La merce già la ho.

Si sentì del vetro rompersi
Infatti, Ebreo, sorpreso dalla risposta del venditore si dimenticò di star reggendo il bicchiere, il quale avendo fretta di andare verso il centro della terra, non aspettò che la mano del biondo si richiudesse, frantumandosi così sul pavimento.

Dopo questo piccolo momento d'imbarazzo, il ghiaccio si ruppe  completamente tra i due, così Ebreo, ancora sbalordito, chiese: Quanto vuole?

Barboso annuì con la testa, senza proferire una parola.
L'altro, avendo capito, prese il portafoglio dalla sua giacca e senza nemmeno contarli, lasciò tutti i soldi che aveva sul bancone.

Barboso disse solo: Bravo, bravissimo... ora vieni con me. E si diresse verso la cantina nell'edificio. Ebreo lo seguì.

I due arrivarono in un seminterrato, nel quale c'era un fetore sia di vino scadente, che di pizza anch'essa di bassa qualità. Inoltre si percepiva del lardo andato a male.

Proseguirono finché l'uomo barbuto si fermò vicino ad un grande cubo, coperto solo da un lenzuolo bianco.
Barbuto tirò via il lenzuolo, così  un'enorme gabbia venne messa in mostra, nella quale c'era qualcosa, o meglio qualcuno, nell'angolo più remoto e buio.
Barbuto prese dalla tasca del suo pantalone un toast con salame e molta maionese e lo lanciò nella parte visibile della gabbia.

Si sentì un boato dal fondo della gabbia, poi si udirono dei passi molto lenti, così piano piano si iniziò a intravedere una figura.

Ebreo fece due passi indietro ed esclamò: Per amor della scienza!

La figura dopo qualche passo era ora completamente visibile, era un uomo nudo, grasso, grassissimo, anzi obeso, anzi non esiste ancora una parola per la sua enormità abberrante.
Solo ad occhio si potevano intravedere almeno 450chilogrammi di essere umano.
  L'entità era ricoperta di zolle di pelo in varie parti del corpo, una delle quali ,aiutata dal grasso, nascondeva del tutto il pene del mostro.
Il collo non si distingueva dalla testa, lo stesso valeva per le spalle e per buona parte delle braccia. Le gambe, spesse il doppio delle braccia, ricoprivano di grasso i piedi, dei quali si vedeva solo l'alluce che ,tra l'altro, era senza unghia.

"Si dice che Giotto fosse capace di disegnare un cerchio perfetto senza l'ausilio di un compasso, lo stesso merito va sicuramente dato alla madre dell'essere in gabbia".

L'essere, giunto in prossimità del toast iniziò a inspirare aria dalla bocca, finché il toast cominciò a volare verso di essa, raggiungendola così in un attimo.

Mentre Ebreo era spaventato e allo stesso tempo incuriosito dalla "bestia", Barboso si posizionò dietro di lui e con un'energica spinta lo fece sbattare contro la gabbia. L'impatto fece perdere momentaneamente i sensi all'uomo, giusto il tempo che Barboso impiegò per aprire la gabbia.

La palla di grasso, probabilmente incestuosa, cominciò a camminare a lenti passi verso Ebreo che era disteso sul pavimento. In quello stesso frangente, l'uomo riprese coscienza e accorgendosi della situazione provò a strisciare via.

Barboso furioso, urlò: Risucchialo, Risucchialo!

Così la bestia aprendo completamente la sua bocca, cominciò a tirare aria a sé, e in pochi secondi Ebreo cominciò ad essere attirato verso la gabbia nonostante ponesse resistenza.

Quasi giunto in prossimità della mostruosa bocca, afferrò un pugnale che aveva nella giacca per le "emergenze".
Così quando fù abbastanza vicino alla palla di colesterolo, lo pugnalò. Inutile dire che fu inutile, il pugnale attraversò appena il primo strato di grasso, e venne poi risucchiato da esso.
Difatti non sarebbe basta la più lunga delle spade per trafiggere quel ammasso di lipidi.

Ebreo così divenne l'antipasto della bestia, che lo divorò senza nemmeno l'ausilio dei denti.

Nell'angolo della stanza si era posizionato Barboso, che ridendo pensava: Non era abbastanza grosso eh? Eri solo uno stupido! Cosa ne pensi ora della grandezza della mia merce?

Ma mentre ciò accadeva la bestia, ancora affamata, iniziò ad assagiarsi essa stessa, e trovando piacere nel farlo cominciò ad autorisucchiarsi.

In pochi secondi si era completamente autoassorbita e al suo posto si era formato un buco nero. Questo si espanse in pochi millessimi di secondo ed assorbì l'intera Via Lattea.

Propio al lattosio la bestia era intollerante, così la mostruosità oramai diventata buco nero, rigettò tutto fuori.

L'intera Via Lattea usciva dal buco creato dalla bestia, persino il tempo uscendo, inizió ad andare a retroso, ripercorrendo così tutti gli eventi.

Si apre una porta

Buonasera.
Buonasera.

I buchi neri... Quanto poco ne sappiamo.... Dove portano?
Quanti sono?
Hanno delle preferenze alimentari? Qualche allergia o intolleranza?

Tutto questo non lo sappiamo, almeno per ora...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 18, 2022 ⏰

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