1. L'inizio di tutto

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La sveglia suonò e io cercai di spegnerla, ma dopo 10 minuti il fastidioso rumore si fece risentire. Allora capii che la mia lotta "paige vs sveglia" non aveva senso, quindi decisi di alzarmi.
Mi feci una doccia calda, presi i jeans, una delle mie felpone, le converse nere e andai a scuola.
Ero abbastanza in anticipo, quindi decisi di mettermi le cuffie e ascoltarmi due canzoni. Dalla riproduzione casuale partì "all of me", poi seguita da "let her go".
Vidi con la coda dell'occhio che Skyler, la mia migliore amica, dirigersi verso di me, mano nella mano con Logan, il suo fidanzato.
-heeey- disse Skyler dandomi un bacio sulla guancia.
-hey- feci io togliendomi una cuffia.
Logan era troppo impegnato a vedere la partita con il suo iphone, per salutare, quindi decisi di farlo io.
-ciao Logan, come ti va?- dissi io aspettando di vedere la sua reazione.
-hey paige, scusa se non ti ho salutato, ma voglio davvero vedere chi segna l'ultimo goal. Comunque io sto bene, tu?-
-tutto bene, grazie- dissi io sorridendo.
Lui non considerò la mia risposta e continuò a guardare lo schermo contentrato. Intanto suonò la campanella.
Io e Skyler salimmo, Logan rimase di sotto per finire di vedere la partita, dopo 10 minuti lo sentimmo urlare "GOAAAALLLL", dal suo urlo capimmo che la sua squadra avesse segnato e che sarebbe salito in meno di un minuto in classe, e così fu.
Intanto entrò la prof di Francese, Dio se odiavo quella prof. In due anni mi avrá dato si e no una sufficienza. L'ora sembrava non terminare più. Dopo una lunga attesa, finalmente quella maledetta campanella suonò. Alla seconda ora la prof di italiano entrò dicendo che un compagno dell'altra sezione sarebbe venuto nella nostra classe.
Come finì di dirlo, dalla porta arrivò Alex, Alex May. Un ragazzo, più alto di me, capelli mori e occhi color oceano, dove qualunque ragazza ci si sarebbe persa. Si era fatto metá ragazze della scuola, una diversa ogni sera. E solo per quello mi faceva schifo.
Lo avevo giá visto qualche volta nei corridoi limonarsi sempre con una diversa.
-c'è un posto lá, davanti alla cattedra May. Per oggi starai lá.- disse la prof iniziando ad aprire il libro di filosofia.
Lui alla vista del posto sbuffò, e disse un pò troppo ad alta voce un "vaffanculo", tanto forte che riuscii a sentirlo, e non so come mi spuntò un mezzo sorrisino. Un sorrisino stupido.
Il resto della mattinata passò abbastanza in fretta, mancavano 5 minuti al suono dell'ultima campanella, quando Alex mi passò un bigliettino.
Domani mi sposto dietro. Qui mi annoio a morte, spero non ti dia fastidio. :)
Feci un'altro sorrisino, spontaneo. Non riuscii a capire il perchè. Ma non ci diedi tanto peso.
Optai quindi, per rispondere al bigliettino:
Fai come preferisci, per me è uguale. :)
Lui si limitò a girarsi verso di me, mi fece un mezzo sorriso, e gli occhi di tutte le troie che c'erano andate insieme si puntarono su di me, la campanella mi salvò.
Ero tanto imbarazzata che non mi girai nemmeno ad aspettare Skyler e fui la prima a uscire dalla classe, a testa bassa.
Non sapevo il perché del mio comportamento, insomma si sapeva. Lui era Alex May, quello che non passava un giorno senza scopare, o senza limonare, senza sentimento. Senza cuore. Idem per la persona con cui faceva tutto ciò.

*spero vi sia piaciuto, scusate gli errori.
È la mia prima storia, quindi andateci piano con gli insulti, un bacio.* ❤️😊

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