-Partenza-

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NATHAN POV

Entro in classe e vado a mettermi al mio posto.

<< il tuo fidanzato? >> mi chiede Fiona

<< nel bagn- che? >> chiedo voltandomi

<< andiamo, non mi dire che non state insieme >> dice lei

<< ma non è gay >> rispondo io

<< ti ha detto che non lo è? >> chiede

<< n-no... ma non lo è, basta fare domande >> concludo io

Entra il professore ed ha inizio una lunga e noiosa lezione di matematica.

Sarei dovuto restare con Stan.




All'uscita di scuola resto solo come un cane ad aspettare Stan, che è stato di nuovo convocato da un professore.

Dopo una ventina di minuti lo vedo uscire.

<< lo zaino? >> gli chiedo dopo che mi ha raggiunto

<< cazzo >> risponde lui

Si volta e ritorna dentro, uscendo poco dopo.

<< che coglione che sei >> dico io

<< inculati >> risponde lui

Ci avviamo verso casa sua a piedi, siccome Abby ha deciso tranquillamente di abbandonarci.

<< cosa ti hanno detto? >> gli chiedo dopo un po'

<< vorresti dire cosa ho detto io a loro >> risponde lui

<< che cazzo gli hai detto? >>

<< gli ho detto che io e te non ci saremo per un tempo indeterminato >> risponde << non è che ci vuole il genio della lampada comunque >>

<< credevo li avessi minacciati >>

<< forse... un giorno >> risponde lui

<< ho paura di te >>

<< cammina prima che ti inculo davvero >> dice

Beh... se vuoi...

Nathan.

Basta.

Sei leggermente rincoglionito.

Arriviamo a casa sua poco dopo e andiamo nella sua stanza a posare gli zaini.

<< hai fame? >> mi chiede

<< si >>

<< bene, io no, cosa ti devo preparare? >> chiede

<< non sai cucinare e, Stan, almeno un po' devi mangiare >> lo supplico io

Abbassa lo sguardo sulle sue scarpe consumate.

<< non è vero che non so cucinare >> sussurra

<< mh... davvero? >> chiedo avvicinandomi

Alza lo sguardo e ci ritroviamo a nemmeno dieci centimetri di distanza l'uno dall'altro.

<< cucina tu >> dice << ma vedi di non avvelenarmi >> conclude per poi andare al piano terra

<< non lo farei mai >> rispondo io, anche se non credo mi abbia sentito



<< io ho fame >> dico io entrando nuovamente nella sua stanza

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