L'amore vive oltre il corpo e l'anima.

543 32 8
                                    

L'amore prima o poi ti fotterà, mi dissero. No pensai, non a me invece.

Frequentavo il liceo artistico e musicale di Bradford. Sono Abbie Roberts, diciannovenne. Sono una ragazza molto creativa, un po' stronza, piena di me. Ero sempre mostrata forte davanti a tutti. Alle spalle ho un passato un po' burrascoso. Mia sorella si suicido all'età di sedici anni, io ero sono una ragazzina all'ora. Non capivo pienamente in significato della morte. I miei genitori si sono separati poco dopo la sua morte, per me fu uno shock. Avevo perso una sorella, e i miei genitori si erano lasciati. Non era poi una cosa così bella, no?


Dopo tutto ciò che ho passato sono diventata più forte, e sicura di me. Il mio cuore era diventato un sasso, non provava emozione. Non provavo emozioni. Era una sorta di auto-difesa, se le persone non possono 'toccarti' non puoi soffrire; ma un ragazzo riuscii a farlo battere, a scongelarlo a farmi provare emozioni che nessuno era mai riuscito a farmi provare.


'Ehi Babe bel culo'

'Malik non hai mai pensato ad ammazzarti? Sai faresti una cosa socialmente utile. Ne sei cosciente?'

'Mmm si ne sono consapevole, come sono consapevole che io finirò in mezzo alle tue gambe'

'Convinto Malik?'

'Convintissimo Roberts'


Zayn Javaad Malik alias il puttaniere. E' un egocentrico, menefreghista, stronzo, puttaniere, bastardo, stupido, idiota che io abbia mai conosciuto; ma proprio quel ragazzo riuscì a farmi innamorare di lui. All'inizio? Lo odiavo, si avvicinò a me per via della sua stupida lista; mancavo solo io all'appello. Strano no? Ero stronza, ma non mi sono mai concessa a nessun ragazzo. Forse perché non ho mai avuto un vero ragazzo. Mi divertivo la sera e poi me ne fregavo di loro.

Zayn, o come lo chiamavo io il moro, riuscì a farmi scoprire lati di me che neanche io conoscevo. Eh lui riuscii ad essere se stesso per la prima volta.


'Sai ho sempre sognato avere una famiglia, a scrivere la mia musica ed esprimere i miei pensieri, emozioni con una semplice canzone' mi disse Zayn.

Eravamo in spiaggia, lui non le amava molto per via della sua fobia, ma sapeva che io ne andavo pazza.

Ero tra le sue gambe, le sue braccia mi stringevano in un' abbraccio per riscaldarmi.

Era marzo ed eravamo su una spiaggia alle dieci di sera.

'Zayn puoi diveltarlo un giorno' mi guardò perplesso.

'Puoi diventare un cantante. Scrivi divinamente e avresti un futuro garantito' continuai.

Mi sorrise. Era uno di quei sorrisi che ti rubavano il cuore, che ti facevano sognare. I suoi sorrisi ti facevano stare bene.

'Abbie promettimi una cosa?'

Annui.

'Promettimi che non ti innamorerai mai di me. Che un giorno mi dimenticherai. Ho sbagliato con te, molte e molte volte. Vorrei solo il tuo perdono'

I suoi occhi si fecero lucidi. Non capisco, ma glielo promisi.

Ma sapevo in partenza che era una falsa promessa.




Zayn solo il suo ricordo portava dolore nel cuore. Era una sofferenza. Dimenticarlo? Come potevo era stato la persona più importante della mia vita. Era un puttaniere, ma lui stesso mi fece capire cosa significasse amare. Lui riuscì a farmi innamorare di lui in poco tempo. Cambiai, e lui si mostrò per quello che era realmente.

L'amore vive oltre il corpo e l'anima. || Zayn Malik||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora