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Germania pov.

Sono stato sveglio tutta la notte per preparare il neccessario per il primo giorno di scuola.
Non ero molto felice ma dovevo sopportare o almeno è questo che pensavo divevi fare,  ero molto stanco quindi misi la sveglia alle 6 del mattino e mi misi a dormire.

Mi svegliai con il fastidioso suono della sveglia, e andai in contro al mio destino: dovevo andare a scuola, quindi lentamente mi alzai e mi preparai con calma, presi lo zaino e scesi le scale, mi diressi verso la cucina e mi preparai la colazione, dei semplici pancake con frutti di bosco,
finì di mangiare e andai in salotto a guardare la tv.
Quando arrivarono le 7 spensi la tv e presi lo zaino, andai fuori casa e aspettai l'autobus che arrivò dopo 10 minuti, salì sul bus e mi sedetti nel primo posto libero presente, misi le cuffie e riposai gli occhi.
Mi risvegliai poco dopo, quando il conducente disse di scendere, mi tolsi le cuffie e misi il telefono nella tasca esterna dello zaino, scesi dal bus e vidi dopo quasi 3 mesi, la mia scuola superiore, quella che tanto """""""amavo"""""".
Vidi molte persone che non conoscevo, molto probabilmente erano i primini, e cercando un po' tra la folla riuscì ad intravedere Egitto che parlava con Etiopia e Marocco, mi avvicinai e li salutai con un cenno della mano, cosa che fu ricambiata con un abbraccio da parte dei tre, magari loro erano la mia unica speranza di finire questo anno senza bocciature, ma poi vidi America e Italia, 'Ho mio Dio ma perché proprio loro, perché non possono semplicemente cambiare scuola', e già, loro erano i bulli di Germania, anche se non era mai stato bullizzato da loro direttamente perché c'è sempre stato Russia a proteggerlo, e se non c'era lui c'era qualcun'altro, insomma non era mai da solo.


Angolo autrice:
Devo solo taggare una persona: TheBadSiri
Niente ora vado a scrivere gli altri capitoli, e non ti preoccupare è una Gerita verificata, e no, non è una Rusger.

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