I SALUTI

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Finalmente arriviamo a destinazione e proprio in quel momento si aprono gli enormi cancelli che permettono l'entrata nella villa. Sì perchè la casa dove trascorro le vacanze è enorme, sembra una reggia, cosa che mette molto a disagio mia madre perchè ha la costante paura di essere fuori luogo con tutta quella maestosità. Io lo so anche se lei non me lo direbbe mai perchè lo capisco, da quello che fa e che dice. Dice che non vuole che ci abituiamo alla ricchezza così tanto o che non ci adagiamo sugli allori, ma so che non si comporta così solo per questo. A volte mi sembra di sentire quello che sentono gli altri. Essere così empatica può essere una cosa positiva, ma purtroppo molte volte può voler dire anche soffrire molto.
"Ehi che è quello sguardo malinconico? Siamo arrivati nel nostro posto preferito dovresti essere felice Sophie".
Mi risveglio dai miei pensieri e rispondo sorridendo a Steve "Lo sono, lo sono tanto".
Steve mi sorride a sua volta, mi stringe amorevolmente la spalla per qualche secondo e poi si fionda al di fuori della macchina esclamando "JERE DA QUANTO TEMPO".
Jeremiah a sua volta esclama "TROPPO STEVE", fanno il loro saluto e si abbracciano forte forte. Loro due si vogliono un bene dell'anima, sono tipo quelle anime gemelle platoniche. Non posso fare a meno di sorridere.
Poi a uscire dalla macchina è il turno della mamma che saluta raggiante Susannah e Jeremiah. Steve saluta Susannah ed infine arriva Conrad, la cotta storica di Belly, esattamente nel momento in cui lei scende dalla macchina.
Si fissano negli occhi per un tempo che sembra interminabile e poi Belly viene raggiunta e salutata da Susannah e Jeremiah che la prende per i fianchi, la solleva in aria e le dice che è diventata ancora più bella.
Io aspetto fino all'ultimo a scendere perchè amo vedere tutti che si salutano da fuori, si respira amore nell'aria, è meraviglioso e mi rendo conto di quanto io sia fortunata ad essere qui.
Scendo dalla macchina dicendo "Ciao a tutti" muovendo la mano a destra e sinistra per salutare. Tutti si girano verso di me, imbarazzante devo dire, devo mettermi un promemoria con i lati negativi e positivi dello scendere per ultima, così da decidere in base all'occasione che fare o così almeno da essere pronta alle conseguenze della mia scelta. Susannah viene da me, mi abbraccia e si complimenta per quanto io sia cresciuta, Conrad fa un cenno di saluto accompagnato da uno sguardo spento come con tutti, molto strano da parte sua ed infine Jeremiah mi dice "Sei...". Stranamente non lo dice con il suo solito tono sicuro di sè. Poi si risprende e continua "bellissima, mi sei mancata tanto piccola peste". Mi fa uno dei suoi sorrisoni e io dico "anche tu golden retriver del mio cuoricino". Lui scoppia a ridere e poi mi avvolge in un abbraccio che sa di casa e mi solleva in aria.
Profuma di felicità, come sempre.
Mi stringe forte forte e prima di staccarci gli do un lieve bacio nell'incavo del collo come faccio da quando sono piccola.
È una delle mie poche reali dimostrazioni d'affetto che riservo solo alle persone che sono incise nel mio cuore, per ora solo la mia famiglia e la mia famiglia allargata.

UN PÒ DI INFO:
Ed eccoci qui in un secondo capitolo. Trovo che le dimostrazioni d'affetto siano meravigliose quanto difficili da attuare perchè comportano far capire all'altra persona che si tiene a lei, è come essere un pò vulnerabili ai suoi occhi, perchè se poi lei non tiene a noi che si fa? Dimostrare affetto significa essere coraggiosi e non è mai sbagliato, nemmeno se non si è ricambiati. Per lo meno questo è ciò che penso io💗.

L'estate nei tuoi occhi-fanfiction-Jeremiah FisherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora