tw: fa schifo.
La striscia della mezzeria scorre rapida sotto le ruote dell'utilitaria grigia.
Tramonto alle spalle e frammenti di vita anche, salutano malinconici chi da essi si allontana con tutta la convinzione che può risiedere in una scelta estemporanea, ma comunque necessaria.E' il gonnellino della piccola ballerina Hawaiana piantata sul cruscotto e mosso dal soffio di vento insinuatosi dai finestrini a ridurre la drammaticità della fuga.
Talmente in contrasto con il pathos del momento che Manuel non può fare a meno di sbuffare una fiacca risata.Ascoltandola, sembra più un verso isterico alle sue stesse orecchie.
Batte le dita sul volante consunto dai migliaia di chilometri in strada e dal suo nervosismo e segue così un ritmo che non si avvicina neanche per caso al brano placido propagato dal riproduttore in funzione.
D'altronde quella compilation su cassettina l'ha fatta proprio lui con cura maniacale.
Se le ricorda ancora le ricerche spasmodiche di silenzio assoluto per poter registrare in pace - dalla radio costantemente accesa - ogni brano jazz o blues che si palesava ad interrompere la monotonia dei tormentoni dei terribili Duran Duran e Spandau Ballet.Si ricorda anche le sfuriate per ottenere quella calma tanto anelata.
Dalla richiesta di abbassare il volume del televisore a quella di trascinare il lungo filo del telefono in una stanza distante, tutto era foriero di conseguenze spiacevoli, litigate furibonde e altri segnali lampanti di quanto una relazione tenuta in piedi solo per abitudine stesse arrivando in maniera agonizzante alla sua fine annunciata.Beh - riflette svoltando verso una piazzola di sosta fortuitamente intercettata - inutile pensarci ora che è andato tutto a catafascio.
Rincasare e trovare il fidanzato a letto con un'altra persona, una donna nello specifico, non è certo un evento che si supera subito, anzi mette proprio una pietra tombale e pure di dimensioni ragguardevoli sul tuo rapporto.
E anche sulla tua autostima volendo.Che l'errore dal principio l'ha commesso lui, sottovalutando quando il compagno minacciava di lasciarlo per trovare «qualcuno che mi dia quello che tu non sei in grado di offrire».
Ecco, ha sbagliato a non prenderlo alla lettera e riderci su.Adesso invece, con la rabbia che monta in corpo senza controllo e la vista sfocata per la stanchezza, di ridere non gli viene neanche un po'.
Potrebbe pure scrivere uno dei suoi racconti che nessuna casa editrice poi finisce mai per acquistare su questa storia, ma la verità è che non ha interesse a portarla su carta o ad investire energie per narrarla.
Ci manca solo che dedichi opere a qualcuno che non hai mai creduto nemmeno per un secondo alle sue capacità.E poi è più l'orgoglio ad essere ferito che il cuore e da un evento così blando e inconsistente c'è ben poco che riuscirebbe a cavare fuori.
In una scoperta spiazzante di palese disumanità, Manuel ha capito, tra una valigia chiusa in fretta ed una porta sbattuta con foga, che a lui di quei mesi trascorsi ad inventare una vita in due rimane solo il rimpianto delle attenzioni investite dietro a chi non le meritava, nient'altro.
Ad aggiungersi poi al quantitativo già esorbitante di tempo sprecato, ci sono anche le ultime sei ore, spese fuggendo da quella stupida cittadina lombarda dalla quale si era fatto attirare come uno scemo lasciando la sua amata Roma.
ROMA.
La stessa che ora stando al cartello che gli scorre davanti agli occhi - e che sembra al neon per quanto lo acceca con la sua verità inconfutabile - dista soltanto cinquanta chilometri.
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Motel Paradise.
Short StoryUna canzone dei Duran Duran che ho rovinato scrivendoci sopra una pornata senza senso. Niente di nuovo. You know the drill.