-Ⅱ- Enemy Sighting

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(in questo capitolo, per una lettura più immersiva sarà consigliato l'ascolto di una canzone. Verrete avvisati con un simbolo -- seguita dal nome della canzone)

-Ore 5:10 │ Days. 2 June

La notte precedente passò in un baleno per entrambi i membri dell'equipaggio. Ci fu molto via vai e gli uomini delle rispettive navi caricarono tutto ciò che di dovere per compiere una missione al meglio delle loro forze.

L'alba incominciò a sorgere, facendo risplendere quelle meravigliose armi galleggianti che si lasciarono cullare dal movimento delle onde. Tutto fu perfettamente allestito per entrambe le brigate, finalmente furono pronte a partire e così fecero. Preparate per andare incontro a un evento che cambierà per sempre le sorti della loro vita.

"Al porto di New Orleans nella nave Maller..."

Jane come previsto da comando si presentò al sorgere dell'alba difronte alla sua preziosa nave regalatole dal padre. Un mezzo che assunse con il tempo sempre più valore affettivo e non solo, infatti in termini di costi fu una di quelle più dispendiose, superando pure quella di Hazel.

Diede un'ultima occhiata per vedere che fosse tutto sistemato e senza un minimo graffio; così dopo aver completato tutti i controlli esterni si decise a salire fin sopra il ponte della nave, trovando già tutto l'equipaggio alle loro postazioni, perfettamente in riga.

Li squadrò da cima a fondo, con un'occhiata che face mettere sotto pressione anche gli uomini più stazzati e grossi il triplo di lei. Ma nonostante ciò la ragazza si ritenne mentalmente, fisicamente e strategicamente sempre la più forte, riuscendo a trasmettere quella sicurezza di sé anche al suo equipaggio.

Durante il controllo però si accorse che all'appello mancasse proprio un membro fondamentale, ovvero, Max.

«Io lo lascio qui» Disse Jane presa dal nervosismo e con fare indispettito si accese una sigaretta per colmare i suoi nervi abbastanza tesi.

La ciurma trattenne una risatina non appena lo videro arrivare con il fiatone e i capelli tutti arruffati. Come al solito non fu qualcosa di nuovo per tutti loro. Infatti per il ragazzo fu abitudine che il giorno prima di ogni missione osava divertì passando la notte nel migliore dei modi, purtroppo però scordandosi sempre le priorità.

«Scusi il ritardo, ho avuto vari contrattempi» nessuno credette a quelle parole, difatti in risposta tutti scoppiarono in una grossa risata ma che venne poco dopo ammonita proprio dal capo della nave.

«Qualcosa mi dice che hai scopato sta notte eh» disse con tono sarcastico ma serio, che fece rabbrividire subito il suo amico. In quel momento Jane notò il cambio d'espressione di Max, in quanto scaturì in lei un sorrisetto quasi vittorioso, seguito dal fumo della sigaretta che si scontrò sul volto del suo amico. «Adesso vai e al mio segnale spiegate tutte le vele!» con questo gli uomini dell'equipaggio emisero un grosso urlo di approvazione che li fece correre subito verso le loro postazioni, seguiti da Max, che si occupò di supervisionare il tutto.

«Qui siamo pronti capo» disse il ragazzo con tono sicuro. Jane appena avvertì l'avviso si appresto ad avvicinarsi con passo sicuro e veloce verso la sua postazione preferita di tutta la nave; il centro di controllo, ovvero, il timone.

«Aprire le vele, adesso!» tutti obbedirono velocemente al segnale, davanti i suoi occhi la nave prese finalmente forma mostrando quelle maestose vele pronte ad affrontare le violenti correnti del Mar Atlantico Settentrionale.

Il vento incominciò così a spingere subito l'imbarcazione verso nord e in poco tempo essa fu rilasciata finalmente dal porto. Questo evento fece scaturire come al solito delle grida felici provenienti dai pirati a bordo, pronti a festeggiare e brindare per questa nuova e purtroppo ultima avventura.

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