Mi sono trasferita qui ormai tre anni fa, non è male come posto in fin dei conti. Ci sono un sacco di attività da fare, quasi esclusivamente durante l'estate, tipo andare al mare oppure andare al mare o anche andare al mare oppure, se si vuole essere insistenti, andare al mare.
Io sto in città, che dista bene o male 10/15 minuti da Marina, il paesino dove vado al mare.
Come dicevo, l'estate è la stagione più interessante, infatti, l'unica cosa che aspetto da tutto l'anno, è l'arrivo di giugno e la riapertura del nostro bagnetto di fiducia.
Appena trasferita mia madre mi costrinse ad iscrivermi a windsurf e, di conseguenza, a frequentare la gente di quello strano lido.
Inizialmente stavo moto sulle mie, ma dopo qualche lezione iniziai a sciogliermi, grazie al mio mitico insegnante di windsurf Federico, che non esitò a farmi conoscere gli altri istruttori.
Alla fine eravamo più o meno tutti coetanei, c'era un grosso gruppo (diviso in ovvi sottogruppi) che andava dai 13 anni fino ai 20, quindi avevo una grande scelta di amicizie.
Il gruppo in cui mi inserii subito fu quello degli istruttori, dove erano compresi alcuni corsisti un po' più grandi, come me.
Le giornate erano semplici e passavano in fretta: ci trovavamo al bagnetto la mattina, facevamo lezione, pranzetto in spiaggia o a casa di qualcuno, dormitina sotto l'ombrellone e bagno.
Ogni tanto rimanevamo in spiaggia a mangiare la pizza e a dormire tutti insieme, oppure organizzavamo il torneo di pallavolo con quelli che fanno vela.
Alla fine non era poi così noioso.
Federico non lo rendeva noioso.
Era il classico ragazzo della California (nonostante la storia sia ambientata in Italia), non troppo alto, muscoloso, abbronzatissimo, con i capelli biondi un po' lunghi e riccioli, gli occhi chiari e l'ho già detto che era molto in forma? Aveva dei muscoli non esageratamente rifiniti, ma il giusto per farti intendere che la palestra era una delle sue passioni preferite.
Mi sarei fatta spiegare qualsiasi materia da lui, persino fisica e matematica.
Non ho mai capito se fosse effettivamente consapevole di quanto fosse figo, dato che non l'avevo mai visto con una ragazza.
Inizialmente pensavo che Federico fosse due anni oii grande di me, cosa che a 13 anni mi sembrava esagerata, ma con mio grande stupore (e sollievo) l'estate dopo scoprii che eravamo coetanei e che lui aveva fatto la primina.
Al concludersi della seconda estate a Marina, capii che la simpatia per Federico non era solo amicizia, e che stava iniziando a piacermi.
Lasciai passare un anno di scuola dove non lo incrociai più di due volte (in 9 mesi) e arrivai alla conclusione che era solo una cotta di fine estate.
Mi sbagliavo.
La terza estate fu decisiva.
Ma questo lo scopriremo nel prossimo incredibile capitolo (che uscirà a breve perché ho un sacco di materiale, ma davvero un sacco un sacco) quindi niente, spero vi sia piaciuto e se avete qualche consiglio da darmi, i commenti e i miei messaggi privati vi aspettano, al prossimo capitolo <3
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odio i triangoli amorosi - "love" story
Teen Fictionla storia della solita segretissima coppia di ragazzi gay raccontata dal punto di vista della ragazza che ha una cotta per uno dei due. [ci sono anche i loro pov durante gli smut (ci sono gli smut)]