Una barca mangiata dal mare
Troppe vittime bisognose di qualcosa da mangiare e forse un posto dove poter ricominciare
Può sembrare banale
Accade con una tale frequenza da sembrare normale
Centinaia di corpi martoriato, fa male il modo in cui verranno dimenticati
Buttati in fosse comuni quasi questo ci potesse rendere immuni dal dolore e dalla riflessione su questa società orientata verso la perdizione
Un antidoto potente che lascia tutti indifferenti
Per lavarsi la coscienza lasciano offerte di carità
Quasi a ostentare la loro dignità
Perché tutti sono bravi a predicare, ma è difficile applicare ciò che si dice
Sale sulle ferite
Risorse esaurite
Mi piacerebbe lottare per vedere sto mondo migliore
Ma tutto è tremendo e io spesso mi perdo
Cerco un briciolo di felicità almeno nei sogni
Perché non la riesco a trovare nella vita di tutti i giorni
E ogni esperienza passata mi ha segnata con un marchio indelebile, mi sento colpevole
Fai ciò che vuoi ma lasciami credere nei miei sogni che poi nella vita ne ho passate di ogni
Mi guardo attorno mentre tutto mi sovrasta e affondo
Tra lacrime e ricordo di un globo sintetizzato in un mappamondo
Persone che soffrono e affrontano senza paura le disgrazie, e nonostante tutto ogni giorno rivolgono a Dio la parola grazie
Noi ci facciamo schemi mentali mettendo al centro i nostri problemi immaginari; diciamo provo a cambiare, sì ma da domani intanto oggi ripeto i miei errori infami
Un altro giorno buttato nel cesso
Guardati in giro e attribuisci un senso a tutto questo
Io non riesco
Questo è lo specchio della nostra società, analizzata forse con eccessiva superficialità
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#buttiamogiùipensieri
Poetryciò che penso scritto in rima, la mia vita sintetizzata o le esperienze passate