capitolo 1

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-LUNA MUOVITI!!!-

La scuola era iniziata da poco e già io mi sentivo esausta. Avevamo già fatto 5 verifiche e 2 interrogazioni. Andavo alla High School di Long Beach, al terzo anno.

La giornata scolastica sarebbe iniziata tra 5 minuti e io ero ancora in bagno a mettermi la divisa. Mia mamma continuava ad urlarmi dietro. Per carità, le volevo bene, ma era un po' pazza.

-Mamma calma, sono pronta- dissi uscendo da bagno con ancora la spazzola tra i miei capelli corvini.

-Sì, sì. Sei fantastica tesoro, ora sbrigati. C'è tuo fratello giù che ti aspetta in macchina, vai-

Già... mio fratello. Quell'emerito idiota. Non andavamo d'accordo, questo sicuramente. Aveva 2 anni in più di me eppure di mentalità sembrava più piccolo di 10.

Arrivai alla macchina e misi lo zaino nel cofano, entrai in macchina.

- Ciao Jackson-

-Ciao Moon-
Mi chiamava sempre così per prendermi in giro, non mi dispiaceva come soprannome. D'altronde cosa c'è di più magnifico della Luna? NULLA.

Ci avviammo a scuola, non era molto distante, ci si impiegava 7 minuti in macchina.

Per tutto il tragitto ci fu un silenzio tombale, come sempre. Io leggevo il mio libro e lui si ascoltava la musica, infastidendomi e deconcentrandomi.
Leggevo un libro di Colleen Hoover. La adoravo
come scrittrice, strappalacrime.

Arrivati a scuola lo salutai e imboccai il corridoio opposto, non mi piaceva farmi vedere con lui. Era abbastanza popolare e tutte le ragazze gli ronzavano intorno. Io ero abbastanza emarginata, ma a me andava bene così.

Incrociai la figura di Millie, la mia migliore amica, tra gli studenti. Le andai incontro e quando mi vide le si illuminarono gli occhi. Cominciò a correre verso di me, manco avesse cose stellari da raccontarmi.

-Luna! Non puoi capire cosa ho scoperto- mi urlò ad un centimetro di distanza con il fiatone, manco avesse corso una maratona. Mi abbracciò e poi si ricompose.

-Ehm-ehm. Che hai scoperto di così allucinante?- domandai più confusa di prima.

-Una mia amica dell'altra scuola della città mi ha detto che verranno trasferiti in un'altra scuola di Long Beach-. Poi mi guardò, come se si aspettasse una risposta.
E quindi?
Non capivo.

-E...?-

-Ah giusto, l'altra cosa. Oggi il preside ci deve dare una notizia importante. Non è un po' sospetto? Coincidenze?...Io non credo-

Nn sapevo molto dell'altra scuola di Long Beach, era più grande, c'era più gente. Tutto quà. Chissà perché dovevano trasferirsi.

-Ok, non capisco perché tutte questa esaltazione ma vabbè- "risposi" a Millie. Mi guardò delusa, ma che aveva ora?

-Ma dai, sii un po' felice. In quella scuola è PIEEEEEEEENO di fighi assurdi-.
Ed eccola qua, la vera Millie. Molti ragazzi le andavano dietro ma come dare torto a chi lo faceva. Era bellissima. I capelli biondi erano di un riccio perfetto, come curato da mani divine. I suoi occhi chiari affusolati le davano quello sguardo che con solo 5 secondi riuscivano a stenderti. Il fisico slanciato le dava quella sicurezza da dea, che era.
Non era fatta per relazioni serie, si trovava ragazzi quà e là e ci stava qualche giorno. Poi si stufava e li mollava.

Suonò la campanella della 1ª ora e noi ci avviammo verso l'aula, avevamo inglese.

Ci sedemmo vicine mentre prendevano il materiale imprecai: -Cazzo, non ho il libro-.
Era un sussurro talmente limitato che Millie fece fatica a sentirmi.

-Tranquilla, guarda dal mio- mi rassicurò la mia amica.

Il prof.re entrò in classe in ritardo, cosa strana.
Non aveva mai fatto ritardo in 3 anni di insegnamento.
-Buongiorno ragazzi, scusate per il ritardo. Ho...ecco...ehm, ho trovato traffico-

Ma mica abitava dietro la scuola?

Lo osservai attentamente, qualcosa non mi quadrava eppure era perfettamente in ordine nel suo fascino adulto.
Ma cosa sto dicendo? Aiuto



La campanella della penultima ora suonò e il preside ci richiamò per darci delle comunicazioni.

Io e Millie ci avviammo con Jason e Tommy. Jason era il capitano della squadra di basket se non il mio migliore amico. Lo conoscevo da quando ero piccolissima, eravamo cresciuti insieme. I nostri genitori erano migliori amici, dall'asilo probabilmente. Pur essere il più popolare della scuola stava con me, Millie e Tommy, poco conosciuti.
Di aspetto era il solito ragazzo americano: capelli biondi, occhi castani e un'altezza da sportivo.

Tommy era un amico d'infanzia di Millie che con il tempo avevq fatto amicizia anche con me e Jason.
Un po' nerd come ragazzo ma affascinante. Quel leggero acne che gli copriva le guance e quegl'occhiali che tirava sempre su come un tic lo rendevano...bello.
Jason e Tommy erano dell'ultimo anno.

Ci andammo a sedere in fondo.
Il preside cominciò il discorso. -Buongiorno ragazzi, ho delle comunicazioni da darvi-

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Hei🫶🏻

Eccoci qua, il primo capitolo della mia storia.
Sarà dura per me, spero di accontentarvi il più possibile.

Se volete che io continui questa storia scrivetemelo e lasciate una stellina. Mi sarà utile.

Spero di aggiornare ogni volta che potrò.

Quindi...quali sono i vostri presentimenti?

Avete dubbi?

Baci e abbracci, ci sentiamo presto.🫶🏻

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