RICORDO 2

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ABBANDONO
Anche questo è un ricordo che non ho potuto scrivere. Avevo sei anni ma non è uno di quei ricordi sbiaditi. Si potrebbe dire che è uno di quei ricordi che si conservano per sempre, quelli che dopo tanti anni ritorna, sempre uguale, sempre doloroso, ritorna. Lo tengo nella memoria e lo scrivo per cercare di mantenerlo lontano da me anche se sembra riaffiorire sempre nei momenti meno opportuni. Non è un bel ricordo.
Ho sei anni e mio padre è davanti a me con una valigia in mano.
"Devo partire, lo capisci?" lo capivo. Erano anni che mio padre partiva per lavoro. Mi sembrava di conoscerlo all'epoca ma non ne sono più tanto sicura.
Mia nonna era in piedi davanti alla porta della nostra cucina ed osservava la scena in disparte. Non notai la sua faccia piena di lacrime perché ero troppo impegnata a salutare mio padre.
Quando lui vide le mie lacrime mi avvicinò a sé e mi sussurró "Sarai sempre con me, sai? Ho preso qualcosa di tuo per ricordarmi che sei sempre nel mio cuore " mi baciò sulla fronte e se ne andò.
"Buon viaggio!" gli urlai.
"Ti porterò un regalo al ritorno!" mi urlò lui di rimando e sparì.
Quando tornai in camera cercai cosa si era preso. Eppure, qualsiasi cosa potessi pensare avrebbe potuto prendersi, la trovavo.
Non aspettavo mia madre da molto tempo, ma quella sera, destino, mi misi alla finestra nella speranza di rivederla e di farmi risollevare il morale.
Nonna non si era fatta viva: non mi aveva sgridato né consolato, anzi si era rinchiusa nella camera dedicata a lei come se fosse stato suo padre ad andarsene.
Solo il giorno dopo capii il perché.
Ero appena scesa a colazione e sentivo il solito frastagliare in cucina.
"Buongiorno mamma!" gridai allora mentre entravo. Di tutti, fu il momento peggiore.
In cucina c'era nonna, con ancora il viso rosso per le lacrime della sera prima, che cucinava la colazione come faceva sempre la mamma.
"Mamma?" chiesi mentre la mia voce si affievoliva ed io comprendevo cosa significava il tutto.
Mio padre si era portato con sé qualcosa di mio. Mia madre. Mi avevano abbandonato.
Fu allora che iniziai ad imparare a volare.
EHILA, LADIES AND GENTLEMEN!
Sono felicissima! Anche se voi potreste commentare di più, eh, vedo che ci siete!
Però, sono contentissima perché vivopermalikforever mi ha chiesto una cosa l'altro giorno: se poteva tradurre la mia storia in inglese! Trovate già i primi due capitoli tradotti sul suo profilo... spero avranno successo come queste storie...
Wow! Ancora non ci credo!
Ps: ho un disperato bisogno di una beta (qualcuno che corregga le mie storie, grammaticalmente parlando) , chi si offre o conosce qualcuno disposto a farlo?
Fatemi sapere,
Baci Baci
werenotcool

IMPARANDO A VOLAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora