Cap. 9

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"TAEEEEEEE"

Si, era sempre il mio migliore amico, che come ogni mattina non appena aprivo la porta di casa, mi saltava in braccio.

"Scusa se ieri ti ho lasciato da solo.." mi dice staccandosi.
"Non ti preoccupare dico davvero. E poi.. non ero solo.." gli dico e inclina la testa con fare interrogativo.
"Andiamo ti racconto per strada"

Raccontai tutto a Jimin.
Dall'inizio alla fine.. anche di come ero riuscito a mettere in pausa per qualche secondo i miei pensieri.. e provare a fidarmi di Jungkook.

Già.. Jungkook.. da quando l'avevo conosciuto io non capivo più niente.
La cosa che mi preoccupava era che non sapevo se fosse un bene.. o un male..
Lui mi sembrava così diverso da tutti i ragazzi che avevo conosciuto..
Nessuno prima d'ora era mai riuscito a farmi uscire così tanto dal mio guscio..

Avevo la testa che mi scoppiava.. stanotte non avevo dormito quasi niente.. il mio pensiero era sempre e solo lui.

Quando ieri sera.. si è messo a piangere davanti a me.. ho sentito un dolore allo stomaco pazzesco.. come se mi avevano accoltellato..
Non riuscivo a vederlo in quello stato.. e penso che il mio corpo lo avesse capito, così di scatto l'ho preso e abbracciato..
Ero sconvolto da me stesso.. non me lo sarei mai aspettato.. eppure averlo lì fra le mie braccia per qualche minuto.. era stato bello..

Ormai la mia testa era fusa.. stava continuando a fare ragionamenti su ragionamenti e io non ci capivo più niente..

"Aspetta- quindi Jungkook è il nipote di quel signore gentile con cui vai a camminare il sabato e la domenica mattina??" mi dice Mimi incredulo.
"Mm.."
"E tu l'hai abbracciato..?"
"Mm."
"Ieri sera..?"
"Mmmm"
"Perché stava piangendo..?"
"Mmm"
"Se mi rispondi di nuovo mmmm ti butto sotto una macchina."

Ci mettemmo a ridere e poi continuai a parlare..

"No davvero Chim.. io.. non lo so.. non ci capisco più niente te l'ho detto.."
"Rilassati Tae. Secondo me poi è una cosa positiva.. non sai da quant'è che aspettavo questo momento." mi dice lui.
"Mm? Che momento??"
"Di rivederti felice finalmente."

Lo abbracciai.. avevo capito cosa intendeva.. io con lui e gli altri ero sempre felice, però quando stavo da solo mi sentivo sprofondare di nuovo..
La mia testa dava il via a delle danze infinite di pensieri che non se ne andavano neanche quando finiva la musica..

"Comunque è ancora troppo presto per dirlo.. non so ancora se posso fidarmi di lui o no.." dico io
"Beh mica puoi fare tutto così alla svelta. Un passo per volta, piano piano. Vedrai che ti fiderai. Come quando dovevate salire gli scalini e gli hai dato le mani." mi dice Jimin sorridendo
"Ma farò bene..? A fidarmi..?
Se penso che io possa.." mi interrompe Mimi.
"Abbi pazienza. Dovete ancora conoscervi meglio."
"Ma se lui fosse come gli altri?"
"Ma se non lo fosse?" insiste Jimin.

Aveva sempre uno strano ottimismo.. a volte faceva a gara con Hobi-hyung.
E gli volevo bene anche per questo.
Però.. io di natura ero nato pessimista.. purtroppo.. e si sa come dice il proverbio..
"Non c'è due senza tre e il quattro vien da sé."

Che poi in realtà non so perché pensavo a tutte quelle cose.. dei tradimenti eccetera.. non stavamo mica insieme.

Arrivammo a scuola, e i nostri amici oggi splendevano più del solito.
Ci salutammo, e gli dissi che dopo a pranzo avrei dovuto parlargli.
Non li volevo escludere dalla mia vita. Volevo sentire anche le loro opinioni riguardo a Jungkook.

Quella mattina le lezioni sembravano non voler passare.. e io non facevo altro che venir richiamato per addormentarmi.. ma ero così stanco e avevo tantissimo sonno..

𝑰𝒕'𝒔 𝒚𝒐𝒖 - 𝑻𝒂𝒆𝒌𝒐𝒐𝒌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora