fuga dall'estate - Fiona Dioniso

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🐝•°nome e cognome'

Fiona Dioniso
Forma femminile del nome irlandese Fionn, che significa "bianco", "bello" e "giusto". Non c'è un significato particolare dietro a questo nome.
I suoi genitori quando era piccola la chiamavano "puzzetta" o "patata" e ancora adesso per farle fastidio la chiamano così. Fiona odia i nomignoli e poi per il suo nome non vanno bene essendo già corto.
Il cognome Dionisio ha un ceppo nell'alto udinese, uno tra Molise, Campania, Puglia e Basilicata ed uno nella Sicilia occidentale. Ci sono circa 389 famiglie Dionisio in Italia. Nella mitologia greca, Diòniso è dio della natura (flora, vino...) e della gioia (canti, festini...): gli corrisponde il "Bacco" della mitologia romana.

🍁•°età'
20 anni
Nata nella notte del 21 settembre sotto il segno della Vergine.
Non si è mai interessata ai segni zodiacali. Perché sostiene fortemente che la posizione dei pianeti non può influire sul suo carattere.

🍇•°nazionalità'
Italiana, Il padre viene dal Molise e la madre da Roma. Si sono trasferiti prima di avere Fiona. I genitori a casa parlavano in italiano ma a scuola doveva parlare l'inglese. Lei non si sente né di un posto né dell'altro. Andavano ogni anno in Italia per le vacanze dai nonni e il resto dell'anno lo passava in America. Viveva tra due mondi, da bambina mischiava le lingue tra di loro. Ebbe questo problema fino alla 2 elementare.

🍄•°famiglia'

-mamma Elisabetta Speranza

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-mamma Elisabetta Speranza

La sua famiglia era perfetta: suo padre era un famoso imprenditore editoriale e la madre era un avvocato.
Elisabetta è andata nelle migliori scuole private e ha frequentato la migliore universitàdi giurisprudenza d'Italia.
Invidiati da tutti i vicini di casa era il prototipo di una famiglia perfetta, una bellissima madre, un padre intelligente e una figlia talentuosa. Ma quello che mostravano agli altri era ben lontano dalla realtà. Il padre passava la maggior parte del suo tempo a lavoro, evitava in tutti i modi sua moglie. Passava poco tempo con la sua bambina e spesso di sera. La madre era una persona perfezionista e terribilmente gelosa voleva avere il controllo su tutto.
Portò suo marito a evitarla per non subire i suoi giudizi.
Si sono sposati quando avevano solo vent'anni, ma il tempo ha cambiato entrambi. L'amore per la bambina era l'unica cosa che gli accomunava.
Erano molto assenti a casa e questo comportò a Elisabetta una continua ricerca di approvazione e attenzione dalle persone che la circondavano. Le uniche volte in cui erano tutti riuniti a casa era a Natale e al compleanno della piccola. Erano i giorni peggiori dell'anno per Elisabetta.
I suoi genitori bevevano e litigavano costantemente. Volavano insulti, provocazioni il tutto accompagnato dal pianto della bambina, che si chiudeva in camera e ascoltava quello che succedeva.
Il padre di sera, dopo aver finito di lavorare, andava in garage con la sua bambina e suonavano insieme. Lui suonava il piano e Elisabetta la chitarra. Erano il loro modo di comunicare, parlava la musica per loro.
La sua passione per la musica crebbe con Elisabetta; Amava la sua chitarra. Mise da parte dei soldi per comprarne una eletrica e suonare con alcuni suoi amici nei bar.
Era un passatempo che la aiutava a fuggire dalla sua realtà e a tornare in quei pomeriggi in cui suonava con il padre.
Capi che suonare era quello che voleva fare nella sua vita. Formò una band e iniziarono a suonare dei concerti in città. Ma non voleva deludere i genitori e buttare all'aria tutto quello che aveva fatto per poter diventare avvocato così glielo tenne nascosto.
Questo cambiò quando conobbe Lorenzo, un ragazzo che veniva da Firenze per cercare di farsi una carriera con la musica. Lo incontrò per la prima volta nel bar dove lei e la sua band suonava.
Si piacquero fin da subito. Passavo interi pomeriggi interi a parlare e a suonare insieme. Lorenzo si unì alla band di Elisabetta, che si era già fatta un nome nel frattempo, e iniziarono a incidere diversi dischi.
La ragazza era incantata da Lorenzo, amava come si sentiva quando stava con lui. Parlavano e parlavano e Lorenzo la convinse che il talento che aveva non era da accantonare. Elisabetta si fece coraggio e decise di presentare Lorenzo ai suoi genitori.
Erano totalmente contrari all'idea di lasciare la loro figlia a rovinarsi il futuro per suonare. Sopratutto avevano paura che se lo avesse fatto l'avrebbero persa. Le proibirono di vedere Lorenzo finché non avesse finito l'università per cui avevano pagato.
Elisabetta non li condannava per questo, ma i mesi di esclusione dal suo mondo della musica le fecero ribollire la rabbia.
La notte dopo aver preso la laurea lei e Lorenzo si trasferirono in America. Era il loro sogno e dopo che Elisabetta non aveva più debiti in confronto ai genitori se ne andarono.

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