Capitolo Quattro.

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-Cap.4

'Era tutto lì, in quel sorriso innocente. Le speranze, i miei sogni, tutte in un unico e dolce sguardo. Grazie a lei capii che la felicità sarebbe stata di nuovo mia e che l'amore vero non sarebbe stato un'utopia.'

Aaron inizia a sogghignare come uno stronzo. - Anderson. Come va con la stalker?-
Lo trafiggo con lo sguardo mentre prendevo una bottiglietta d'acqua dal frigorifero in acciaio.
- Lasciamo perdere, si è attaccata come una cozza.-
Il mio migliore amico scoppia subito a ridere...non potevo certo biasimarlo.
Stavo per parlare quando il telefono ricomincia a squillare.
Maledizione, maledizione, maledizione.
Non ne voleva proprio sapere di lascarmi in pace!
Arrabbiato, ormai fino al midollo, rispondo al telefono.
- Hanna.- rispondo in modo secco e deciso, concentrando tutta la mia frustrazione in quel nome.
Quella inizia a ridacchiare.
- Tesoro mi sento tanto sola e ho una voglia di te...non riesco a smettere di pensarti.-
Chiudo le mani a pugno.
- Hanna, te lo dirò solo una volta: prova a telefonarmi un'altra volta e vado dalla polizia. Ti giuro che ti faccio ritrovare una lettera a casa. -
Io silenzio dall'altra parte della linea è opprimente, finché non si sentono dei singhiozzi soffocati. Cavolo.
- Hanna...-
Lei mi interrompe.
- Io... Mi d-dispiace davvero, non era mia intenzione, ma tu sei cosiiì bello e io volevo solo che tu ti innamorassi di me!-
Avrei dovuto capirlo. Mai ragazze innamorate, mai.
- Sono lusingato per i tuoi complimenti, ma non provo nulla per te, non mi sembra giusto che ti illuda. Se in futuro ti andrà di... Divertiti, ci farò un pensierino sù, ma per il momento è meglio se non ci sentiamo per un po'. Mi dispiace Hanna.-
Come risposta ho il rumore di Hanna che si soffia il naso.
- S-si capisco e mi dispiace anche a me di averti ingannato... Passerà, prima o poi. Ci vediamo a scuola... Okay?-
Faccio un gran sospiro di sollievo.
- Si, assolutamente. Ciao Hanna e grazie per la comprensione.-
- Ciao Ambrose.-
Mi ributto sul divano, avrei dovuto seriamente imparare a tenermi l'uccello nei pantaloni.
- Dai amico, non è andata abbastanza male.-
Lo guardo torvo. Proprio non capiva?
- Il problema non è com'è andata la telefonata. Il problema è che non mi sono accorto che provava qualcosa per me!-
Mi passa le mani sulle spalle.
- Già, chi se lo sarebbe mai immaginato?-
Gli tolgo la mano di scatto. - Non mi aiuti così amico.-
- Non ti deprimere dai! Abbiamo troppe cose da fare!-
Lo guardo confuso. Cosa dovevano fare?
- Idiota! Dobbiamo andare a prendere gli smoking per la festa. Ti devi fare bello... Per lei.-
- Senti Aaron, già ne abbiamo parlato e ora lo hai pure sentito. Non voglio stare con Hanna...-
Ridacchia sempre di più mentre io parlo.
- Ma qualche Hanna! Io stavo parlare di Mrs. White, l'ho visto come vi guardate.-
Sento quasi le orbite uscire fuori quando fa quella sparata. Possibile che si vedesse così tanto?
- Non ci guardiamo in nessun modo. Cavolo Aaron la guardi anche tu in quel modo. È giovane , bella e intelligente: è normale guardala.-
Aaron non risponde, si alza semplicemente mentre si avvia verso la porta con le chiavi in mano.
- Andiamo forza.-
Sul serio?
- Vuoi andare a comprare degli smoking?-
Fa una specie di giravolta, molto poco maschile.
- Ho delle ragazza da conquistare, compagno mio.-
Non rispondo, che senso avrebbe avuto? Sarebbe stato sempre un incorreggibile play boy. Non che io fossi migliore.

****
- Prendo quello grigio o quello nero?-
Gli tiro delle caramelle che stavano sul tavolino difronte hai camerini.
- Ti sembro una femmina?-
Questa volta è Aaron a fulminarmi.
- Sgombra, mi confondi. Era meglio far venire qualche cheerleader amichevole.-
-Vaffanculo Aaron!- grido mentre mi allontano.
Gironzolo almeno per 10 minuti, ritrovandomi non so come nel reparto delle donne.
Continuo a camminare per tornare nella parte maschile... Quando una sirena mi si presenta davanti.
Ginocchia molli e tremanti, mente annebbiata e lingua attaccata al palato.
Già, una certa Mrs. Scarlett White poteva farmi questo.
Era in piedi sopra a un piedistallo e si rigirava davanti allo specchio. Aveva un vestito bianco con lo spacco laterale che faceva vedere abbastanza e una bellissima scollatura che faceva risaltare il suo decoltè.
Mi avvicino, ammagliato. Finché non la sento borbottare.
- Cazzo, ci mancava questa stupida festa. Ma chi me lo fa fare? Sarà un vero macello....Inoltre questo abito mi fa sembrare una malaticcia.-
Era il momento di farle sapere la mia presenza. - Se posso permettermi... Quell'abito le sta davvero bene...-
La chioma bionda si gira di scatto ondeggiando. - Anderson!- detto ciò vedo le sue guance avvampare.
Le sorrido malizioso.
- Quell'abito su di lei è una bellezza.-
Lei si rigira per guardarsi allo specchio.
- Tu dici Ambrose?-
Mi avvicino e mi metto dietro di lei, così tutti e due veniamo inquadrati dallo specchio, mi abbasso e le parlo all'orecchio così nessuno senta quello che le sto per dire.
- Davvero. Con questo abito sembra una sirena, sa quanta voglia avrei adesso di baciarla?-
Mrs. White spalanca gli occhi e si allontana di scatto, mentre si rimetteva i capelli davanti all'orecchio con dita tremanti.
- Questo è sbagliato, Ambrose. Non ci potrà mai essere nulla tra di noi , quindi i tuoi commenti non saranno tollerati un'altra volta.-
Cerco di fare la mia migliore faccia dispiaciuta. La volevo e l'avrei avuta, a tutti i costi.
- Mi d-dispiace Mrs. White ma praticamente siamo coetanei e lei mi piace, molto.-
Mi tira una manata sul bicipite.
- Ma se non sai niente di me! Niente! Ti prego vai via.-
Sospiro.
- Vado via, lo prometto. Però lei compri quel vestito, le sta davvero bene, sarà la più bella alla festa.- detto ciò mi giro e ripercorro i lunghi scaffali pieni di vestiti all'indietro.
Sarebbe stata mia. La desideravo troppo per rinunciare.

Nota autrice:
Nell'immagine sopra al titolo potrete vedere un abito somigliante a quello di Mrs. White.
Grazie a tutti per le visualizzazioni. Al prossimo capitolo!❤️

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