Una passeggiata inaspettata

278 15 0
                                    

Il Professor Snape mi guardava. Avevo l'impressione che mi provocasse, che volesse vedere quale sarebbe stato il mio prossimo passo. Se avessi avuto il coraggio di arrivare al dunque.

<<Non mi è mai piaciuta la cioccolata>> disse all'improvviso abbozzando una smorfia di disgusto.

Scoppiai in una sonora risata. Lui trasalì.  Fu più forte di me, risi di gusto senza preavviso. Forse una reazione alla tensione. Cos'altro aspettarsi da lui? Una frase sgarbata era il minimo per aver osato interrompere la sua lettura.

<<Qualcosa la diverte Signorina Granger?>> chiese in tono ambiguo.

Non parlava con la sua solita freddezza. C'era una punta di stupore nella sua domanda. Probabilmente non era abituato a non essere preso sul serio. Era qualcosa di nuovo per lui.

<<Cosa le farebbe davvero piacere Professor Snape?>> chiesi tornando seria, evitando di rispondere alla sua domanda. <<Cosa vorrebbe ricevere per Natale?>>.

Mi fissò stranito.

<<Perché le interessa?>>.
<<Non lo so>> risposi sincera. <<Vorrei solo...>> dissi esitando.

Non sapevo come terminare la mia frase.

<<Solo?>> incalzò lui alzando un
sopracciglio.
<<Ci conosciamo da anni e ho come l'impressione che non so nulla di lei. Siamo ormai colleghi, non sarebbe male conoscersi un po' di più. Instaurare una relazione positiva potrebbe rendere il nostro lavoro più piacevole e collaborare...>>.
<<Le andrebbe una passeggiata Signorina Granger?>> domandò all'improvviso spiazzandomi. <<Potrebbe essere l'inizio di una piacevole collaborazione>>.

Colsi una punta di ironia nella sue parole. Il suo sguardo era quasi malizioso, brillava di una luce diversa dal solito. Era un inizio.

Mi fece un cenno con il capo e ci incamminammo in silenzio lungo uno dei corridoi. Lo seguii fino ad un'ala del Castello che non conoscevo. Mi guardai attorno spaesata, i quadri ricambiarono il mio sguardo. Credo che i personaggi su tela fossero stupiti quanto me davanti a quella insolita scena.

<<Vieni>> disse mettendomi una mano sulla vita per indicarmi il cammino .

Mi irrigidii nonostante avesse ritratto subito il suo palmo e il tocco fosse stato leggero. Lo seguii meccanicamente a un balcone, sentendo la sua mano fantasma ancora sulla vita.

Uscimmo fuori. La neve cadeva silenziosa e fitta fitta. L'aria dell'inverno era sicuramente pungente, ma la sua presenza accanto a me e quel contatto mi avevano causato una vampata di calore che non accennava a placarsi.

<<Non conoscevo questa zona del Castello>> dissi per rompere il silenzio.

Non rispose, fissava il panorama davanti a sé. Strano modo conoscere qualcuno senza rivolgergli la parola.

Allungai una mano per afferrare qualche fiocco di neve. Provai sollievo al contatto della neve sulle mie mani scottate. Inspirai profondamente

<<Cosa ha fatto alla mano?>> chiese.
Mi voltai, non mi ero accorta che mi stesse guardando. Ritrassi la mano con fare colpevole come una bambina colta a commettere una marachella.
<<Faccia vedere>> disse spazientito.
Nemmeno mi accorsi di avergli porto i palmi di entrambe le mani. Il Professore li studiò con attenzione, passo il suo indice sulla pelle facendomi rabbrividire e si accorse delle ferite nonostante l'oscurità.
<<La tazza>> dissi imbarazzata. Lui alzò un sopracciglio. <<Il calore... Io ..>>.

Con un rapido gesto tirò fuori la bacchetta da sotto la veste. Prese le mie mani sulla sua con i palmi ancora rivolti all'insù e iniziò a fare movimenti concentrici. Non proferì parola, non era necessario. Era un potente mago, a suo agio con gli incantesimi non verbali.

Non mi staccava gli occhi di dosso e io rimasi immobile e ipnotizzata dal suo gesto, percependo a poco a poco o il dolore alleviarsi. Avevo smesso di respirare.

Sistemò la bacchetta sotto il mantello.

Le mie mani non erano più sofferenti. Abbozzai un timido sorriso, poi mi strinsi nelle spalle imbarazzata. Il professore Snape si tolse il suo caldo mantello nero e me lo poggiò sulle spalle. Quel gesto premuroso fu l'ennesima sorpresa della serata.

<<Adoro la neve, mi rende felice>> dissi spontanea guardando il parco sotto di noi ricoperto di una spesa coltre bianca. <<Rende la vigilia di Natale magica. Ho come l'impressione che anche l'impossibile possa accadere in serate come questa>>.

Vigilia di Natale a Hogwarts  (Snamione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora