Prologo🌺

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"Abbandonare il focolare famigliare e crearne un altro."

Puoi sentirti un'estraneo a casa tua? E' questa la sensazione che ho dopo essere stata cinque anni a studiare nella migliore accademia di Parigi.Appena ho riceuto il telegramma in cui mi comunicavano che mio nonno,colui che mi ha cresciuta,che mi ha insegnato tutto quello che conosco,il mio punto di riferimento nei momenti di difficoltà stava male.Non ci ho pensato due volte,ho lasciato la mia lezione preferita e mi sono precipitatain biglietteria per comprarmi il primo biglietto per una nave per Londra.Adesso eccomi qua,seduta ad aspettare di poter vedere mio nonno.Mi guardo intorno,è rimasto tutto uguale:il corridoio è sempre decorato con i miei quadri e fotografie mie e di mio nonno.Sorrido,mi chiama sempre "la sua bambina" perchè mi ama come un padre.

La porta finalmnete si apre e esce il dottore <<Signorina,può entrare>>.

Mi alzo <<Dottore come sta?Mi dica la verità>> chiedo preoccupata.

Il dottore mi guarda con squardo incerto,come se non lo sapesse neanche lui <<Non posso dire che è migliorato ma al momento è calmo e cosciente,non posso dirle altro signorina.Mi scusi ma devo andare>> va via scomparendo lungo il corridoio.

Prendo un bel respiro e entro nella stanza <<Nonno...>> mi siedo accanto a lui.

<<Piccola mia...Sei venuta in fretta>> accenna un sorriso,si vede che è affaticato.

<<Appena ho ricevuto il telegramma ho fatto di tutto per venire al più presto>> gli stringo la mano.

<<Non dovevi fare tutto in fretta e furia come il tuo solito,come vedi sto bene>>.

<<Bene!!>> esclamo <<Hai avuto un'infarto come puoi dire così?>>il difetto del suo carattere che odio di più,quello di minimizzare ogni cosa grave che gli succede.

<<Di sicuro Miss Fischer ha esagerato,ho avuto solo un piccolo malessere.Fra un paio di giorni ritornerò alla mia vita di prima>> si mette a sedere e gli sistemo il cuscino.

<<Comunque devi stare attento,non voglio che ti accada nulla di brutto>> lo aiuto a bere.

<<Se non venivi ti facevo chiamare io.Devo dirti una cosa importante>> indica il cassetto del comodino <<Apri quel cassetto, perfavore>>.

Faccio come mi dice e prendo l'unica cosa che c'è dentro ovvero una busta,come quella delle lettere,che ha un francobollo strano sul davanti <<Cosa contiene?>> domando.

<<E' ora che tutte le domande che mi hai fatto quando eri piccola ricevano una risposta>> lo guardo confusa.Al momento non sono in grado di ricordarmi tutte le mille domande che gli ho fatto durante la mia infanzia.

<<Apri la busta su>> dice guardandomi <<Non morde mica>>.

La apro e afferro una foto di una coppia abbastanza giovane.Un ragazzo asiatico da quel che vedo e una ragazza,occidentale forse?

<<Sono i tuoi genitori,tua madre da giovane ha deciso di allontanarsi da tutto e tutti partendo per la Corea e li ha trovato l'amore e la morte..>> dice con tristezza.

<<Aspetta..Non capisco questi sono i miei genitori?Perchè me lo dici solo ora?>> mi alzo e faccio avanti e indietro per la stanza,sono completamente confusa.Il mio cervello non riesce ad apprendere questa notizia.

<<Perfavore calmati e siediti..c'è un biglietto li dentro voglio che tu vada li>>.

Mi siedo e riapro la busta prendendo l'altra carta.Sembra un biglietto per salire su un transatlantico,la rotta è la Corea <<Perchè un biglietto per un transatlantico?>>.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 01 ⏰

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