Capitolo 2: Un... Amico?

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Un anno dopo, Garmadon partì, lasciando Wu e Cristy al monastero.

Nel mentre che Cristy ripassò il percorso per farlo nel minor tempo possibile, il maestro Wu, invece, uscì con un sacchetto e un piatto di gamberi per buttare la spazzatura, ma quando aprì il portone, trovò tre bambini mentre cercavano cibo nei cestini della spazzatura.

Due di questi, notando l'uomo, scapparono, ma quando lui si girò notò che era rimasto ancora un bambino, ma quando quest'ultimo lo guardò, Wu gli offrì il piatto di gamberi. Il bimbo lo prese senza esitare e andò a sedersi su una roccia. Cristy, nel mentre, finì il percorso ma si rese conto che il maestro Wu sembrava che stesse parlando con qualcuno.

Cristy: chissà con chi sta parlando... Forse è arrivato zio Garmadon.

Andò a controllare felice e curiosa, ma quando arrivò al fianco di Wu, notò che c'era un bambino girato di spalle. Quest'ultimo si girò sorridendo e vide, oltre l'uomo che gli offrì da mangiare, una bambina incuriosita che lo guardò. Lui si rigirò e continuò a mangiare, allora Cristy si avvicinò al bambino e gli toccò la spalla. Quest' ultimo si girò spaventato.

Cristy: emh...ciao...

??: ... ciao.

Cristy: emh...come ti chiami?

??: ... I-io mi chiamo Morro.

Cristy: io Cristina.

La bambina si girò verso il maestro Wu e lo guardò negli occhi.

Cristy: Zio Wu...

Wu: Si, dimmi.

Cristy: Possiamo ospitare Morro nel monastero?

Wu: se lui vuole, certo che possiamo.

Morro: d-davvero?

Wu annuì.

Cristy: bhe allora che aspetti... Vieni dentro.

Disse prendendo Morro per il braccio trascinandolo dentro il monastero.
Passarono i giorni, pian piano Morro e Cristy divennero amici, amici fedeli.

Si presero cura l'uno dell'altra.

Un giorno Cristy gli mostrò una cosa che il bambino non aveva mai visto prima.

Morro: e quello cos'è?

Cristy: questo è un aquilone, non ne hai mai visto uno?

Morro scosse la testa.

Cristy: allora vieni, ti faccio vedere come si usa.

Morro: ok andiamo.

I due andarono all'aperto. Cristy spiegò a Morro come funziona l'aquilone.

Cristy: e così che l'aquilone inizia a volare. Un suggerimento, in una giornata di vento, riuscirai a farlo volare molto più facilmente. Ora prova a farlo volare.

Morro: ok, ora ci provo.

Il bambino riuscì a fare volare l'aquilone, ma in un modo che Cristy non aveva mai visto prima.

Cristy: WOW, MA COME RIESCI A FARLO!?

Disse stupita.

Morro: io non lo so, ma sento che qualcosa mi scorre nelle vene.

Nel mentre il maestro Wu andò fuori e quando notò l' aquilone volare in alto nel cielo, più del suo limite, si avvicinò ai due bambini, ma quando vide Morro capì che allora era un discendente di un maestro del vento.

Wu: Morro.

Morro: si?

Wu: credo che tu abbia trovato il tuo vero potenziale.

Morro: i-il mio vero potenziale?

Cristy: e pensa che io sto da alcuni anni ad allenarmi per scoprire il mio potenziale, e invece tu lo hai già trovato.

Il giorno dopo i bambini andarono fuori ad allenarsi con gli altri allievi del maestro.

All'improvviso Wu chiamò Morro.

Wu: Morro, verresti un attimo?

Morro: si, certo maestro.

Cristy: a tra poco allora.

Morro: a tra poco.

Morro andò con il maestro Wu, ma Cristy li seguì di nascosto. Quando il maestro aprì le porte di una stanza ed entrarono, ella rimase fuori ad origliare alle porte per sentire quello che stavano dicendo, ma quando ascoltò rimase senza parole.

Wu: Morro...
Morro: si?

Wu: ti ho portato qui per dirti che forse potresti essere il ninja verde, cioè il predestinato della profezia a sconfiggere il signore del male.

Morro: wow, ma è fantastico, ma come lo possiamo dimostrare?

Wu: aspetta e vedrai.

Il maestro Wu mise le armi d'oro intorno a Morro, ma loro non risposero.

Morro: le prometto che farò di meglio, mi allenerò di più.

Wu: il destino ha parlato Morro, mi dispiace.

Morro: allora io mi rifiuto di ascoltare.

Preso dalla rabbia, prese una parte della porta, la staccò e la lanciò via, per poi andare via. Cristy nel mentre si nascose dietro un' angolo, voleva andare dal suo amico, ma vedendolo infuriato, decise di lasciar perdere.

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