Il giorno dopo vado a scuola stile zombie. Ho dormito si e no cinque ore e si nota dalle borse sotto i miei occhi.

Entro in classe e vado verso Giusy
"Hey come è andata ieri con Brandon?" Alzo gli occhi al cielo
"Come mi aspettavo" non è del tutto vero, in alcuni momenti mi ha stupito ma non glielo dirò.
"Hai visto Giulia da qualche parte?" Mi chiede un po' preoccupata
" Dovrebbe essere fuori in giardino, te la vado a chiamare che ho bisogno di aria" mi alzo ed esco dalla classe.

In giardino non vedo nessuno, vado verso il retro dell'edificio per non farmi vedere da occhi indiscreti ed ecco che lo vedo. Brandon Wetmoor in tutta la sua bellezza. È appoggiato al muro con la schiena e con un piede.
Sta fumando, te pareva.
Sposta lo sguardo su di me, e quegli occhi mi gelano il sangue. Non è lo stesso sguardo di ieri, è successo qualcosa.

Vado verso di lui un po' arrabbiata e un po' intimorita da quello sguardo.
"Non si fuma. E di sicuro non si fuma nel retro della scuola" alza le sopracciglia sorpreso delle mie parole
"Ah sì? E chi me lo impedisce? Tu?" La rabbia sopraggiunge come uno tzunami. Alzo la mano per prendergli la sigaretta
"Ragazzi! Che cosa ci fate qui ?!?" Mi giro di scatto per vedere il professore, lui sposta lo sguardo da me a Brandon finché non individua la sigaretta.
"State fumando ?!? Andate subito in presidenza!! Farò chiamare i vostri genitori dal preside!" Ho gli occhi fuori dalle orbite. No no no e ancora no. Non possono chiamare mia madre per una sciocchezza del genere.
"Prof io non stavo fumando! Non ho fatto niente" mi difendo
"Non voglio sentire niente di quello che dite, io so cosa ho visto e adesso muovetevi!"
Mi giro verso Brandon pregandolo con gli occhi di spiegargli la situazione, ma lui è già andato dietro al professore lanciando per terra la sigaretta.
A testa bassa la raccolgo e li seguo. Non voglio inquinare, e lo avrei massacrato di insulti per averla buttata per terra se non ci fosse il professore. Ma il professore c'è, e c'è anche la mia futura sgridata da parte di mia madre.

Andiamo in presidenza e il professore ci lascia solo per andare a spiegare la situazione al preside, il quale ci fa accomodare davanti la sua scrivania.

Appena torna, si siede davanti a noi.
"Allora ragazzi, avete fatto una cosa grave sappiatelo"
Abbasso la testa, non per sottomissione come potrebbe pensare il preside, ma perché se lo guardassi negli occhi sono certa che non riuscirei a frenare la lingua e insultarlo per la sua incapacità.
"In ogni caso ho deciso che non chiamerò a casa." Un sospiro di sorpresa e sollievo mi scappa dalle labbra.
"Ma sarete in punizione per il prossimo mese" C-cosa?!?!

In sostanza starò con questo tizio per il prossimo mese, a pulire le aule.
L'unico felice di questa situazione è il bidello.

Usciamo e dopo lezione ci ritroviamo di nuovo insieme in un'aula.
"Va bene ragazzi, vi lascio lavorare, dovete fare tutto il piano mi raccomando."
Appena se ne va lascio lo straccio sulla porta.
"Fanculo" dico arrabbiata nera col mondo ma soprattutto con il tizio di fianco a me.
"Non ti avevo mai sentito dire una parolaccia" dice, e appena mi giro verso di lui vedo che ha il solito sorriso impertinente. "Mi piace, è sexy" divento rossa come un peperone.
Lo spingo via da me per poi andare a riprendere lo straccio.

Dio ma che petto ha? L'ho solo spinto eppure adesso le mie mani formicolano dalla voglia di toccarlo ancora.
Mi metto a lavorare, invece lui, come previsto, si siede vicino alla finestra.
Appena finisco l'aula vado verso di lui e mi piego ad altezza banco per guardarlo negli occhi.

Ha la testa appoggiata nel banco, le cuffie alle orecchie, e....mi sa proprio che si è addormentato.
Gli metto una mano sulla spalla per scuoterlo ma la mia stupida mano va a finire in mezzo ai suoi capelli biondi, non sapevo fossero così dannatamente morbidi.
Involontariamente mi metto a fargli i grattini alla testa mentre mi godo il contatto dei suoi capelli con la mia pelle.

Lo osservo mentre dorme, non sembra lo stronzo di sempre. Ha un certo fascino in effetti.
"Attenta, se continui a guardarmi così penserò che non mi odi" dice aprendo piano gli occhi e mostrando quel verde meraviglioso. Rimango incantata dal suo sguardo che mi scruta.

"Hai finito l'aula?" Ritorno al presente e mi alzo. Annuisco.
"Bene, io non ho voglia di fare le altre, vado a mangiare qualcosa, se vuoi puoi venire con me"
"Non hai voglia di fare altre aule o non hai voglia di dormire in altre aule?" Gli chiedo, visto che LUI non ha fatto proprio niente.
"Come ti pare" si alza ed esce.

Visto che ho una certa fame lo seguo.

Usciamo da scuola ed arriviamo al parcheggio. Lui va verso la sua moto, non me ne intendo, ma è molto bella.
Io lo seguo non sapendo bene come muovermi.

Si mette il casco e io lo guardo intensamente per fargli capire che esisto e sono qui.

Sbuffa e mi dà l'altro casco. Un sorriso trionfante mi compare sul volto mentre mi infilo il casco.
Salgo dietro di lui e non so bene dove mettere le mani, non trovo nessuno punto dove metterle, e appena partiamo mi sento tirata indietro dal vento e per lo spavento gli circondo la pancia con le braccia, lui all'inizio si irrigidisce ma poi si rilassa. Le mie mani riescono a sentire il suo corpo chiaramente nonostante la maglietta.
Non so cosa sto provando, ma lui emana un buon odore.

Si ferma in un fast food. Scendo dalla moto un po' impacciata. E visto che si sta creando un silenzio che non mi rende assolutamente a mio agio dico
"Potevi andare più piano eh" sì gira verso di me e alza le sopracciglia
"A me è sembrato ti piacesse andare veloce"
Ok ok ammetto che alcune volte mi sono leggermente allontanata da lui per fare un urletto di gioia che sicuramente gli ha strappato i timpani, ma dettagli.
Non gli rispondo e mi dirigo verso il fast food.

Entro e un odore di fritto mi inonda le narici. Ordiniamo e poi ci mettiamo a sedere uno davanti all'altro.

Appena il cameriere ci porta da mangiare io non mi trattengo e inizio a sbranare tutto quello che vedo.

"Sai, scommetto che questo tuo lato non lo fai vedere agli appuntamenti"
Mi tolgo del ketchup a lato della bocca infastidita.
"Sì beh agli appuntamenti non ci vado affamata, stamattina ho anche mangiato poco a colazione" borbotto

Appena finisco cerco di pulirmi la faccia ma senza molto successo, a un certo punto sento che cerca di fermare la sua risata.
Lo guardo offesa e lui non si trattiene più e scoppia in una gran risata, il problema è che ha una risata contagiosa, quindi mi spunta un sorriso anche a me, anche se non vorrei. Gli lanciò un fazzoletto urlandogli di smetterla "ti ho detto di smetterla! Ci guardano tutti!" Nel frattempo però il mio sorriso non è scomparso.
Brandon ha una risata ipnotica.
"Scusa scusa, ma mi fai spaccare, a scuola fai tutta la moderata e invece qui non sai neanche pulirti la faccia. E poi uno è passato e ti ha guardato come se avessi qualche problema mentale e non c'è l'ho più fatta a trattenermi"
"Sì sì come no"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 25, 2022 ⏰

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