CAPITOLO 1

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"Ho preso una decisione" disse il presidente Benford.
Teneva la testa bassa, gli occhi chiusi e le mani giunte. Leon attese in silenzio che continuasse.
"Racconterò loro ogni cosa. Tutto quello che sappiamo dell'incidente di Raccoon City" disse il presidente.
Leon trasalì, quella era l'ultima cosa che si sarebbe aspettata.
"Ma signore..." disse.
Il presidente lo fermò alzando una mano.
"Molte persone non sono d'accordo con la mia decisione di dire la verità. Le capisco. Potrebbe creare più problemi di quanti potrebbe risolverne, una lezione che ho imparato bene quando ero nell'esercito. Le armi bio-organiche sono una minaccia globale, e noi ne siamo parzialmente responsabili. Dobbiamo ripulirci la coscienza, e iniziare a lavorare con il resto del mondo, se vogliamo avere qualche possibilità di vincere questa battaglia" disse.
Leon annuì. "Qualunque sia la vostra decisione, signore, io sono dalla sua parte" disse.
"La tua amicizia significa molto per me, Leon. È ora di prenderci le nostre responsabilità e sistemare questo disastro" disse il presidente.
"Quando avete intenzione di raccontare ogni cosa?" chiese Leon.
"Alla mia conferenza all'università di Tall Oaks. Ci saranno giornalisti, reti televisive... Non riesco a immaginare momento migliore"
"Ne avete già parlato con altri, oltre che con me?"
"Sì, i miei collaboratori più vicini ne sono già a conoscenza. Tu ci sarai?"
"Non dovete neanche chiederlo signore".

Claire era seduta nell'auditorium dell'università, che iniziava a riempirsi di gente. Continuava a guardare nervosamente il cellulare, in attesa di qualche messaggio o una chiamata.
"Senti, quando ci saranno novità Piers ti chiamerà" le disse Moira, seduta accanto a lei.
Entrambe avevano addosso il tesserino di Terra Save. Un rappresentante del presidente in persona aveva chiamato, invitandoli a quella conferenza, e Claire e Moira erano state scelte come rappresentanti.
"Sì, però non l'ha ancora fatto" disse Claire ansiosa.
"Evidentemente ora non può chiamarti, ma appena potrà tu sarai la prima persona che chiamerà. Tu o Jill" disse Moira.
Sei mesi prima Chris, era scomparso durante una missione in Edonia. Piers aveva raccontato che una donna che loro stavano proteggendo, Ada Wong, si era rivoltata contro di loro e aveva infettato tutta la squadra, trasformandoli in mostri. Ma Piers insisteva che lui e Chris erano stati gli unici a non essere colpiti, e il suo corpo non era stato trovato, quindi doveva essere ancora vivo. Claire gli aveva creduto, e insieme a lui, Jill e Barry lo avevano cercato in lungo in largo, senza risultati. Poi Piers li aveva informati di averlo trovato e che sarebbe andato a prenderlo, ma ancora non avevano ricevuto sue notizie. Claire conosceva Ada Wong, ne aveva sentito parlare da Leon. Più volte aveva pensato di raccontargli, ma sapeva quanto lui fosse coinvolto con quella donna, forse avrebbe solo peggiorato le cose, e Claire non aveva voglia di sentirgli dire che era impossibile che Ada avesse fatto una cosa del genere, quando si trattava di lei non riusciva a ragionare lucidamente.

Leon si trovava a Tall Oaks in via non ufficiale, quando erano stati scelti gli agenti che si sarebbero occupati della sicurezza del presidente lui non era stato chiamato, quindi era lì solo come supporto morale. La sala si era ormai riempita, tutti aspettavano impazienti l'arrivo del presidente. Leon guardò l'orologio, era strano che fosse in ritardo.
"Ma quanto ci mette?" disse Moira annoiata.
"Non eri costretta a venire" disse Claire accennando un sorriso.
"Non volevo lasciarti da sola in un periodaccio come questo"
"Ti ringrazio Moira".
Leon ebbe un brutto presentimento, e decise di andare a vedere. Era vicino alle scale, quando sentì uno strano rumore, come quello di una fuoriuscita di gas. Claire stava guardando ancora il telefono, quando sentì la gomitata di Moira.
"Claire? C'è qualcosa che non va..." le disse indicando qualcosa.
Lei alzò lo sguardo, e vide una nuvola di gas blu che usciva dall'alto, e andava a espandersi velocemente.
"Ma cosa..." disse scioccata.
"Che cazzo succede?" disse Moria inorridita.
Le persone in prima fila furono le prima a inalare quel gas, e iniziarono a contorcersi in un modo che Claire conosceva bene.
"È un virus! Si stanno trasformando! Corri Moira!" disse Claire spingendola a muoversi.
Leon sentì le urla venire dall'auditorium, e vide persone che iniziavano a correre disperate.
"Cosa sta succedendo?" disse fermando un uomo.
"Si stanno trasformando tutti, tutti quanti..." disse l'uomo sconvolto, e corse via.
Allarmato, Leon si avvicinò alla finestra, e allora vide le persone che fuggivano e gli zombie che iniziavano a invadere il cortile.
"No, non può essere, è un incubo!" disse.
Iniziò a correre, doveva raggiungere subito il presidenti. Aveva un terribile presentimento.

Claire e Moria correvano per i corridoi dell'università, insieme ad altre persone terrorizzate.
"Che cazzo sta succedendo Claire?" urlò la ragazza.
"Non lo so, ma non fermarti!" disse Claire.
"Perché capitano tutte a noi?" disse Moira disperata.
Mentre correva quasi inciampò nel cadavere di un poliziotto che era stato sbranato dagli zombie. Claire raccolse la sua pistola e il suo borsello con un po' di munizioni.
"Non pensavo che mi sarebbe servita un'arma oggi..." disse tra sé e sé.
Moira strillò, uno zombie l'aveva afferrata da dietro, e lei si dimenava per liberarsi della sua presa. Claire lo sparò in testa all'istante, facendolo cadere a terra. Le due ricominciarono a correre, c'erano sempre più zombie, e sempre meno persone sane. Improvvisamente si ritrovarono la strada bloccata da una decina di zombie, si voltarono per correre nella direzione opposta, ma
"Ma si sono trasformati tutti?" disse Moira con le mani sulla testa.
Claire vide una finestra dietro di loro.
"Salta dalla finestra, ora!" disse sparando gli zombie.
"Cosa?!" disse Moira.
"Ho detto salta, non è alto, non ti farai niente!" disse Claire.
Moira aprì la finestra, e si preparò a saltare, Claire faceva del suo meglio per tenere lontani gli zombie. Moira saltò di sotto, cadde sui piedi, barcollò ma non cadde.
"Claire, sbrigati!" urlò.
Claire venne afferrata per il braccio, colpì lo zombie alla testa con il calcio della pistola liberandosi della sua presa, poi gliela afferrò e la sbatté contro il muro, spappolandola.
"Claire, stanno arrivando!" gridò Moira, vedendo gli zombie che stanno avvicinando.
"Vai, ti raggiungo!" disse Claire.
"Ma Claire..
"Ho detto vai!".
Moira corse via. Claire provò a saltare dalla finestra, ma venne afferrata da dietro, respinse lo zombie con una gomitata, e con un calcio circolare riuscì a spingerne via alcuni. Non poteva passare dalla finestra senza essere presa da dietro, così approfittò del varco che aveva creato per fuggire nel corridoio libero.
"Mi raccomando Moira, devi farcela" disse tra sé e sé correndo.

Leon corse al pieno di sopra, sapeva che il presidente stava preparando il suo discorso nell'ufficio del rettore. Dall'esterno arrivavano ancora urla. Leon entrò difilato nell'ufficio del direttore, e lo vide. Si era trasformato in zombie, e avanzava verso una ragazza con i capelli castani, che indietreggiava inorridita, tenendo la pistola alzata.
"No no no... No!" disse Leon disperato, e alzò la pistola. "Fermo lì! Signor presidente... Non mi costringa a farlo..." disse, scuotendo la testa.
Il presidente era sempre più vicina alla ragazza, Leon chiuse gli occhi per un momento, poi lo sparò alla testa. La ragazza sospirò di sollievo, abbassando l'arma. Leon guardò sconvolto ciò che restava del suo amico. Non sapeva neanche perché aveva provato a ragionare con lui, lo aveva fatto senza pensarci, non sapeva cosa si aspettava che succedesse.
"È tutta colpa mia... Sono stata io a causare tutto questo" disse la ragazza sconvolta.
"Di cosa stai parlando?" le disse Leon brusco.
"La cattedrale di Tall Oaks. Ti spiegherò tutto lì, agente Kennedy" disse la ragazza.
"Come sai il mio nome?" disse Leon accigliato.
Il suo cellulare e quello della ragazza suonarono nello stesso momento. Lei fu la prima a rispondere.
"Sono qui" disse.
"Hunnigan?" disse Leon perplesso, vedendo la sua faccia sullo schermo.
"Per fortuna state bene" disse lei sollevata.
"Come vi conoscete voi due? Si può sapere cosa sta succedendo?" disse Leon.
"Lei è Helena Harper. Fa parte dei servizi segreti dallo scorso anno. Sono così felice che voi due stiate bene. Sentite, non ho tempo per le presentazione, ho bisogno di un rapporto della situazione" disse Hunnigan.
"Io... ho appena sparato al presidente..." disse Leon.
"Cosa hai..."
"Era già trasformato quando lo abbiamo trovato. Leon... lui ha fatto quello che doveva. Mi ha salvato la vita" la interruppe Helena.
Hunnigan sospirò. "Che dio ci aiuto. Va bene, riferirò ai superiore. Voi pensate solo a fuggire da quell'inferno, il virus si è già espanso nel giro di tre miglia, dovete sbrigarvi" disse.
"No, prima dobbiamo andare alla cattedrale di Tall Oaks. L'agente Kennedy ha una posta su chi potrebbe essere il responsabile di tutto questo" disse Helena.
"Quale pista Leon?" chiese Hunniga.
Lui esitò. "Non posso ancora darti i dettagli... Ti terrò aggiornata" disse.
"D'accordo. Cercherò la via d'uscita più sicura. Tieni l'auricolare accesa" disse Hunnigan, e chiuse la chiamata.
"Io avrei una lista?" disse Leon, infilandosi l'auricolare.
"L'avrai se vieni con me" disse Helena.
"Non ti aspetterei davvero che io ti segua alla cieca, senza sapere nulla!"
"Senti, prima stavo dicendo la verità, io so chi ha causato tutto questo! Ma se vuoi che te lo dica devi venire con me alla cattedrale!".
Leon scosse la testa, incerto. Era una follia, ma sentiva che Helena stava dicendo la verità.
"Mi dispiace Adam..." disse rivolto al suo cadavere, e si voltò verso Helena. "D'accordo, ma è meglio per te che tu non mi stia prendendo in giro, altrimenti ti assicuro che potrai dire addio alla tua libertà" disse.
"Sì, lo so" disse lei.

Resident Evil 6 What IfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora