23 marzo 1897

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era il 1897 del 23 marzo, avevo cinque anni, compiuti il 13 febbraio 1897, mi trovavo in un orfanotrofio, non ho mai incontrato i miei genitori, so solo che mia madre mi ha abbandonata da piccolissima.. potevo morire per il freddo, per la fame, per la sete ma soprattutto per la malattia che avevo, penso proprio che i miei genitori mi abbiano abbandonata proprio per quello! per fortuna però una dolce e gentile signora mi trovò dopo due giorni dell'abbandono.
mi risvegliai in una culla con delle bambine di sette-otto anni che mi guardavano incuriosite e sorridenti.
passai i cinque anni migliori della mia vita li dentro, giocavo con le mie amiche e correvo in tutto l'orfanotrofio, pensavo che la mia vita fosse li e che dovevo rimanere in quel posto per sempre, però il 23 marzo accadde una cosa.. vennero un uomo ed una donna dall'Italia, non capivo la loro lingua visto che io ero della Spagna.. vidi la signorina maria, la donna che mi aveva portato in questo magnifico posto, camminare verso di me con questi signori.
la signorina maria mi prese in braccio e disse loro "cercate una bambina dolce e giocherellona? lei fa proprio per voi!", non capivo, cosa stava succedendo? poco dopo feci le valige e andai con quei signori in Italia, mannaggia ma perchè proprio io? c'erano tantissime bambine, io volevo rimanere lì dentro, quello era il mio posto, io volevo stare con la mia amichetta del cuore Esmeralda. scoppiai in lacrime, ero una bambina come tutte le altre? pensavo che la signorina Maria mi volesse più bene, insomma, mi ha cresciuta come se fossi sua figlia, non capisco perché abbandonarmi così.
arrivata in italia quei signori chiamarono diversi maestri, io ammiravo la casa, era gigante, il signore che dovevo chiamare padre mi portò in una stanza, era la mia stanza? oddio che bella, era tutta rosa con dei pupazzi, vestiti bellissimi, ero contenta! ma non potevo più vedere i miei vecchi amici e questo per una bambina emotiva come me era troppo.
entrai in camera e mi misi subito il vestito che mi avevano comprato i miei "genitori", uscì dalla stanza e andai al piano di sotto, mia madre mi aggiustò i capelli e dopo circa una settimana arrivò un maestro di italiano, mi insegnò molte cose! dopo di lui arrivò quello di matematica, di disegno e di cucina.
ero molto legata al maestro di italiano, si chiamava andrea, era molto bravo ad insegnare, grazie a lui in quattro mesi capivo già la maggior parte delle cose che dicevano i miei genitori, ero fiera di me e penso che anche i miei genitori e i miei maestri lo fossero.
per migliorare il mio italiano a soli sei anni il mio maestro mi fece leggere tutta la biblioteca di mio padre.. uff, che fatica! però tutti credevano in me quindi ce la dovevo fare con tutte le mie forze.
a otto anni mia madre mi fece diventare una bambina educata, con classe, rispettosa e che non si faccia mettere i piedi in testa.
mi insegnò subito come funzionava la vita, disse che gli uomini non servivano a nulla, servivano solo per portare soldi e pane in casa, penso proprio che mia madre non amasse davvero mio padre, forse lo usava solo per soldi ma la cosa non mi riguardava.
sapevo ballare, combattere e per quanto diceva mia madre ero anche molto furba, ero felice di questo!
mio padre però non mi dava tutta questa grande energia di continuare, mi diceva che le donne non servivano a nulla, che dovevano solo badare ai bambini e cucinare, per questo fatto i miei genitori litigavano pesantemente e mio padre come al solito se ne andava di casa e ritornava dopo giorni.


spazio autore: ecco qui la prima parte della storia "amore illegale", spero vi piaccia, anche perché è la mia prima storia. se volete consigliarmi qualcosa ditemelo, a me va benissimo migliorare. grazie per aver letto <3

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