Prologo

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Sussulto.
Apro gli occhi. Il cuore batte cosí forte da farmi male al petto. Ansimo. Le mani e le gambe tremano e non riesco a fermarle. La mia fronte è gelida e sento una goccia di sudore scendermi lungo la guancia e mischiarsi con le lacrime. In bocca ho un sapore amaro e in gola ho un'aspra secchezza. Provo a bere un bicchiere d'acqua fresca che tengo sempre a portata di mano sul comodino. Ora va meglio. Ancora insonnolito giro la testa a sinistra e guardo le lancette della sveglia: segnano le 4 e 30. Mi stropiccio gli occhi ed insipiro profondamente, riempiendomi i polmoni del suo buon odore. Già, ora ricordo, non ho dormito a casa mia stanotte.
Chino la mia testa sul suo viso, le scosto i capelli dalla guancia e, dolcemente, le do un bacio, proprio vicino all'orecchio. Poi le
passo delicatamente la mano sul volto, per asciugarglielo dalle mie lacrime. Vedo che accenna un timido sorriso con le labbra, poi fa un leggero respiro e si sitema sul cuscino.
Mi sono tranquillizzato e ora respiro normalmente e le gambe e le braccia trepidano sempre meno. Mi sdraio e la accarezzo ancora, ora sto bene.

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