Questo è tutto ciò che Isabella ha vissuto negli ultimi 16 anni. Il dolore dell'abuso che deve affrontare dal suo fidanzato e patrigno di lei. Il dolore della sua solitudine di lei a casa. Il dolore di 'non essere abbastanza bravo'.
Ma ha imparato a...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
POV'S ISABELLA
Bene. Questo è davvero imbarazzante.
Il più grande si schiarisce di nuovo la voce prima di fare un passo verso di me. I suoi capelli scuri e gli occhi verde intenso contrastano misteriosamente l'uno con l'altro. "Sono Vincenzo, tuo fratello maggiore e tutore legale." Dice con un
sguardo freddo sul suo viso..
"Sono Elia, il secondo più vecchio." L'uomo con gli occhi marroni accanto a lui
prende piede.
"Alessandro." Il prossimo dice senza alcuna emozione.
"Io sono Ricardo." Dice il primo che mi ha abbracciato.
"Lorenzo." Quello a destra di Ricardo dice, sempre senza emozione. Guardo a sinistra degli altri miei fratelli e incontro i volti di 3 ragazzi che
sembrano molto simili, ovviamente terzine.
"Marco." La prima terzina dice con un esterno duro.
"Io sono Bruno." Lo riconosco come colui che ha tirato fuori Ricardo dal
modo.
"Leonardo, al tuo servizio." L'ultimo dice con un inchino.
Sono qui da 2 minuti, e sono già stato praticamente placcato e schiacciato da ciascuno di loro, e ora devo ricordare tutti i loro nomi? Ce ne sono così tanti, non dubito che non avrò vita sociale per i prossimi 30 anni, dal modo in cui hanno già iniziato a guardare ferocemente Axel, verso il quale inconsciamente avevo fatto un altro piccolo passo.
Axel si schiarisce la voce prima di uscire dalla stanza. "Sarò nel
cucina." Dice da sopra la spalla.
Ottimo, ecco la mia guardia del corpo. "Bentornato a casa, è tutto quello che hai?" chiede Vincenzo guardando
le mie valigie, ancora con un esterno freddo. "Sì." dico, cercando di raccogliere un sorriso.
Questi uomini mi spaventano a morte.
"Va bene, puoi salire in camera tua prima che venga servita la cena, uno di noi verrà a prenderti tra pochi minuti." Vincenzo mi informa.
Mi limito a fissarlo. "Dove sarebbe?" Chiedo il più gentilmente possibile.
"Le mostrerò la sua stanza!" Il ragazzo, che ora conosco come Leonardo, salta
avanti con un sorriso e afferra le mie borse.
"Ok grazie." dire con un sorriso genuino.
Ci allontaniamo dagli altri e loro guardano mentre seguo Leonardo su per le scale e giù per un corridoio in cima. Percorriamo molti corridoi e angoli prima di raggiungere un lungo corridoio con 9 porte. Mette giù le mie borse e guarda le porte di fronte a lui.