15/ COLAZIONE

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POV'S ISABELLA

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POV'S ISABELLA

Non ci sono rumori sul telefono, quindi controllo che la chiamata non sia andata a buon fine.

No, solo che nessuno dice niente. Abbastanza giusto.

"Ragazzi?" Mi domando, tornando al mio lavoro di trovare Nikolai.

"Hai appena detto che sei la principessa Lombardo, quella di cui parlavamo se l'avrebbero trovata?" Zeke pronuncia le sue prime parole sulla chiamata e io faccio loro una piccola risata nervosa.

"Sì, ieri mi hanno detto che Rosina mi ha effettivamente rapito quando avevo due anni, e sono tutti miei fratelli". dico piano, cercando di non farli scattare tutti.

"Lei ha fatto cosa?" chiede Levi piano, quasi tristemente.

"Non ho proprio voglia di entrarci dentro, va bene?" Chiedo educatamente, ora frustrato dal fatto che non riesco a vedere alcun segno di Nikolai sulle telecamere.

"Allora com'è lì, quali sono in realtà i famigerati fratelli Lombardo

tipo?" domanda Benji, che mi fa sorridere. "Sono... diversi da come ti aspetteresti che fossero. Non credo di dovertelo dire, ma sono sorprendentemente molto gentili e non sono stato ancora ucciso, quindi è un bonus." Scherzo e rinuncio al mio compito per

trovare Niko.

Gemo e sbatto il mio laptop per la frustrazione e mi appoggio alla schiena

testiera, cercando di capire dove fosse andato.

Forse è appena uscito per un caffè?

Sì, è tutto. Nulla di cui preoccuparsi.

"Cosa c'è che non va?" Miles chiede al telefono con preoccupazione.

"Niente, sto solo guardando le telecamere di sicurezza nella mia vecchia casa e io

non riesco a vedere Niko da nessuna parte." Li informo e prendo il telefono, sempre acceso

altoparlante, in modo che sia orizzontale davanti alla mia faccia. So che i miei amici hanno cercato di aiutarmi con Mateo, ma non conoscevano l'intera portata di quello che ha fatto. E non sapevano nulla di quello che ha fatto Evan,

e presumevo che fossi diventato bravo a combattere con un allenamento regolare.

Non avrebbero dovuto aiutarmi, e nemmeno diventare amici di me. Nessuna delle loro famiglie è alleata dei russi, infatti la maggior parte sono nemici. Ma potevano dire che non avevo voce in capitolo in nessuna decisione mafiosa, e ho mentito al mio patrigno su chi stavo uscendo.

Spero di vederli presto, posso visitarli o possono venire qui se vogliono.

"Sono sicuro che sta bene, ti ha contattato?" chiede Zeke pazientemente, cercando di farlo

calmami. "No, starà bene però, vero? Non posso perderlo." sussurro l'ultima parte,

appena udibile al telefono. "Sì, è una guardia russa appositamente addestrata, mi piacerebbe che qualcuno ci provasse

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