"You don't know what you did, did to me..
your body language, speaks to me"Ruotai il capo verso Menodora, che stava al mio fianco con la sua valigia rosa acceso ai suoi piedi. Mi sorrise allegra prima di poggiare la sua testa sulla mia spalla. «Sono contenta che tu sia venuta con noi» mormorò.
Lasciai cadere il mio capo sul suo e sospirai tranquilla. «Ho approfittato della sospensione» ridacchiai lievemente e lei mi imitò, «sei sempre la solita».
Annuii e sorrisi fiera. «Grazie a dio» commentai facendola ridere.
Gli ultimi giorni gli avevo passati a casa con Menodora, avevamo parlato, urlato, riso, cucinato e fatto casino. Ero contenta di aver un'amica come lei, l'unica che fra tutte era rimasta con me nonostante tutto.
Mia zia era incazzata nera e minacciava di buttarmi fuori casa sul serio ma a me poco interessava. Se lo avesse fatto potevo contare su di lei, solamente su di lei.
La sentii staccarsi e prendermi per il braccio. «Andiamo!» esclamò eccitata di rivedere la casa che i suoi avevano comprato solamente per il matrimonio un sacco di anni fa.
Ci trovavamo a Punta Cana, nonché la punta più orientale della Repubblica Dominicana, al confine con il Mar dei Caraibi e l'Oceano Atlantico. Un paradiso terrestre, come direbbero altre persone.
La sua famiglia ricca da far schifo mi vedeva come una seconda figlia e non potevo chiedere di più, ma Menodora aveva anche un fratello. E che gran fratello.
Era un ragazzo dai capelli ricci e biondi, occhi scuri e uno stile che amavo. Tatuaggi sparsi sulla pelle e su tutto il corpo, veramente un bel ragazzo e ci avrei provato se non fosse un altro mio caro amico.
Era quasi a livello di sua sorella, ma preferivo parlare con Menodora piuttosto che con lui. Non lo vedevo da tre anni ma ci sentivamo regolarmente ogni settimana. Mi aveva raccontato dei suoi problemi amorosi riguardanti al suo lavoro da Barman, mi ricordavo quando quasi sei mesi fa mi aveva chiamato alle tre di notte, raccontandomi che una ragazza gli avesse messo le corna con un suo caro amico.
Non c'era nulla di divertente ma io risi di cuore appena lui finì di parlare e così lo trascinai nella risata.
Era un bravo ragazzo dopotutto.Sentii Menodora trascinarmi in avanti e per poco non mi stordì quando iniziò ad urlare a sua fratello. «Tom!».
Il biondo non si girò, così prima che lei potesse nuovamente strillare e attirare l'attenzione di chiunque presente, affrettai il passo e riuscii ad afferrargli il polso. «Thomas, fermati».
Si voltò di scatto, confuso su chi potesse essere, e una volta compreso alzò l'angolo delle labbra.
«Daphne» mormorò squadrandomi.
«Si esatto, mi chiamo così» ribattei io ridendo silenziosamente, tornò sui miei occhi e inclinò il capo. «Tommy!» la mia migliore amica mi passò affianco come un razzo e gli saltò addosso, per poco non lo fece cadere.
«Menodora, non mi sei mancata per niente.» protestò divertito mentre lei si limitò a dargli una sberla sulla testa. «Idiota.»
Gli occhi di Thomas rimasero su di me ed io mi sentii stranamente in soggezione, estrassi il cellulare dai jeans a vita bassa e guardai le notifiche.
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Newlyweds and Enemies
General FictionCostretta a restare fuori dalle mura della sua scuola, Daphne decide di aderire al matrimonio della madre della sua migliore amica, Menodora. Le due successivamente invitate a fare le damigelle, vestiranno e presenzieranno accanto alla sposa. Sicur...