Un passo avanti, ancora un altro; cammino sul cornicione in attesa che qualcuno si accorga di me...ancora niente. Pensavo che un pazzo suicida dasse più nell'occhio.Non è che odio proprio la mia vita ma mia madre mi ha abbandonato quando ero molto piccolo quindi ho quello che il mio psicologo chiamava:un "patologico bisogno di attenzioni", quindi bhe, eccomi qui. Mi chiamo Davide Mifetti, ho 42 anni, sono solo, non ho moglie nè figli, solo un fratello che non vedo quasi mai, ma ho un lavoro ben pagato e tanti "amici", nel senso che, nonostante la mia età, esco tutte le sere in giro per la città con uomini scapoli che si divertono a prendere in giro le donne che tentano di trovare il "vero amore". Continuo a fare l'equilibrista su questo cavolo di cornicione e, finalmente, qualcuno si accorge di me. Un ragazzo con un cappello con su scritto "GAP" rivoltato all'indietro, da una gomitata al suo amico gridando:"EHI, GUARDA QUEL PAZZO LASSÙ, COSA VORRÀ FARE!?" che idiota, cosa pensa che voglio fare? Zucchero filato? Le altre persone nella via, sentendo il ragazzo puntano il loro naso all'insù per vedere "questo pazzo". Si sentono donne che urlano per lo spavento, ragazzi sconvolti e uomini che mi urlano qualcosa a cui non presto attenzione. In me che non si dica si sentono le sirene della polizia e dei pompieri, vedo delle persone in divisa correre dentro il palazzo in cui sono, mi siedo tranquillo con le gambe che penzolano nel vuoto, sarò al quinto piano circa.
Dopo qualche minuto sento la porta che va sul tetto aprirsi e scatto in piedi. Ci sono cinque persone, due poliziotti abbastanza giovani, un pompiere, un anzianotto signore con gli occhiali e una signora vestita molto elegantemente. Mi guardano e per un pò nessuno dice nulla, la prima a parlare è la donna.
Donna:"Davide non ti buttare, non sprecare la tua vita..." chi è questa per dirmi cosa posso fare? Mi irrita parecchio, a giudicare dal suo aspetto credo sia una psicologa.
Io:"Non ha senso vivere in questo mondo, non ho niente da perdere" il vecchio scarabocchia qualcosa su un libricino.
Donna:"No, Davide ti sbagli a vita di ognuno è preziosa, hai degli amici che ti vogliono bene! Posso rimanere con te, mi chiamo Laura" ma cosa vuole? Chi la conosce! Il pompiere e Laura si avvicinano a me, indietreggio di qualche millimetro; pompiere:"Fermo! Ascolta Laura non ha senso perdere la vita! Puoi ancora rimediare!" Io:"MA VOI CHE NE SAPETE!? MI FA SCHIFO QUESTO MONDO E NON VOGLIO PIÙ VIVERCI" rimangono ammutoliti dal mio scatto d'ira, del resto loro non sanno nulla, non volevo buttarmi ma questi tizi mi hanno fatto cambiare idea, che ipocrisia nel mondo! Laura:"SMETTILA DI DIRE CAVOLATE! SCENDI!"
Io:"Scendere? Ok." indietreggio ancora e finalmente mi butto, vedo tutti buttarsi per prendermi, poi una mano; un poliziotto mi ha preso al volo, maledetto! Poliziotto:"DAVIDE È FACILE ARRENDERSI SENZA COMBATTERE NON CREDI!?" solo ora lo riconosco... È mio fratello, io:"S-samuele?"
Samuele:"Sì, sono io, Davide ascoltami, so che non hai mai avuto nessuno e che l'abbandono di nostra madre ti ha devastato ma ora io ci sono, sono qui e non me ne andrò mai più" vedo una lacrima scendergli dal viso...che frignone. Io:"Va bene Samuele, non mi ucciderò" ci provo ma non riesco a trattenermi, scoppio a piangere, io :"T-tu non mi abbandonare più p-però sighsigh".
È assurdo, ti svegli la mattina pensando al suicidio e finisci con il cenare con tuo fratello e sua moglie.
Morale: dai su la vita non è così male...più o meno...