Anjeli era davvero una gran figa, ecco qua, con tutte le sue cose bianche al posto giusto e una gran voglia di fare l'amore con noi maschi colorati dei quartieri bassi ma, per Buddha, l'ho mollata. Nessuno squarcio al petto, il mio cuore è solido e sono un maschio vero, mica piango. Noi siamo fatti così, io ed i miei fratelli di Acilia che, anche se stiamo tranquilli nel nostro grembo materno che è il 2112, siamo ancora all'antica.
A proposito, i fratelli mi hanno detto che si è ripresentata all'Hamelin proprio la sera che io non c'ero ma è stato meglio così: non mi sarebbe piaciuto vederla mescolarsi con noi, nella nostra tana dove si beve e si balla e si conosce un fracco di gente stranteressante. Mi hanno detto che mentre strusciava le sue cosce bianche con i fratelli, chiedeva di me e che, non trovandomi, ha pianto.
Ho avuto un dieci secondi di friccicore ma... No! Io non piango per lei, non me ne importa proprio nulla, non le parlerei neanche se ci sbattessi contro, anche se davvero, lo dico qui che non mi sente nessuno, mi amava davvero. E mi manca. Anche se non avevo capito niente.
Proprio a me doveva capitarmi una funzionaria del Palazzaccio delle Nazioni Unite, una giovane dei primi livelli, bella come un'alba su Roma e mi faceva impazzire quel suo sguardo assorto, da studentessa di buona famiglia, che invece veniva dal fatto che stava collegata 24/7 alla neuronet, per non perdersi manco una virgola dei casini che ci stavano in questo pianeta dimenticato dal Signore, che se siamo ancora vivi non lo sappiamo manco noi, col caldo che fa che ci cresce un banano in testa.
Una così di classe non veniva ad Acilia. Le ragazze bianche stanno al fresco in montagna e non scendono in città, che c'hanno paura di noi, anche se siamo i ragazzi più buoni del mondo, noi le donne le rispettiamo come fossero le nostre madri e sorelle.
Anjeli non aveva mica paura. Il venerdì che venne all'Hamelin c'erano trenta gradi nel locale. Col biglietto a due fiorini non si poteva pretendere l'aria condizionata. Stava fuori a fumare una paglia con lo Sguercho, il buttafuori, uno dei miei fratelli preferiti, un vecchio lottatore di sumo mongolo. Una che fuma, di questi tempi, è come la Madonna che bestemmia. È solo un segnale per attirare il fratello giusto e passarci la notte. Le conosciamo bene, quelle come lei. Ci mettemmo a gara per conoscerla, ci credevamo lupi ma eravamo solo acciughe richiamate dal faro del peschereccio, pronti a finire nella rete. Rideva e sapeva muoversi in mezzo a noi, il giusto per risucchiare l'aria intorno a sé, si capiva cosa voleva, mica una storia di una notte, voleva qualcosa di speciale e io, modestamente, lo sono.
"Che senti?" Le chiesi.
Aveva gli occhi imbambolati come se guardasse il mondo da una distanza di venti secoli. Pensavo che stesse sentendo musica tramite i neuroconduttori che teneva applicati sulle tempie.
"Non sono una fanatica di questi accrocchi" rispose in un italiano perfetto e dolcissimo, staccandoli e infilandoli in tasca: roba avanzatissima da sballo, e mi facevano paura, Signore del cielo! A quei tempi si raccontava un mucchio di leggende nere sugli agenti di sicurezza delle Nazioni Unite che ti torturavano con i neuroconduttori per tirarti fuori tutto quello che avevi fatto nella vita, pure quando eri bebè col pannolino.
"Tu li conosci i Massive Attack?" Chiese.
"'Na cifra! E a te te piacciono i Portishead?"
"A voja!"
"Mamadou."
"Anjeli."
Agganciata. Non era solo una femmina di angelo che San Pietro la stava cercando in mezzo alle nuvole. Era di più! La mia donna ideale. Tu pensa che culo, pensai, a trovare una strafiga bianca che ama la bella musica del passato, non come i fratelli che si sono annacquati il cervello con l'elettrosingeli e mi prendono pure in giro. Beccatevi questa! Anjeli sta nel mio territorio, state off, figli di negri! Anche se poi, a pensarci, a noi fratelli le coincidenze non piacciono, soprattutto quelle che sono una favola, ma ero un ragazzo con tante farfalle e m'innamoravo facile.
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La mia fidanzata aliena
Science FictionNel 2122 a Roma, l'Hamelin non è una discoteca dove arrivino molte ragazze bianche, tantomeno una di classe come Anjeli. Mamadou batte i suoi fratelli, la approccia, e se ne innamora, ricambiato. Una coppia ben strana. Lui, guida per ricchi turisti...