Uno

32 1 0
                                    

*28 aprile 2020*

-Non ce la faccio più, in questi giorni ho solo la musica a farmi compagnia, ho bisogno di avere un incontro concreto con qualcuno...- sussurrò tra se e se Niccolò, poco prima di alzarsi dalla sedia posturale di camera sua per dirigersi verso la scarpiera, dalla quale estrasse delle bellissime Nike rosse e gialle. Si, proprio i due colori che raffigurano la sua città natale, la sua amata Roma!

-Ei ma', io esco...vado a fare un giretto qui fuori, non starò fuori molto, anche perché ho il limite di un'ora e non mi posso allontanare più dei 200 metri da casa...-sbraitò Nicco, da fare in modo che sua mamma lo sentisse, pur essendo al piano superiore!

-Ei Nicco, si vai pure a sfogarti un po', nonostante quest'emergenza abbiamo tutti bisogno di libertà...ci vediamo più tardi! –

Anna, la mamma, non fece neanche in tempo a salutarlo che Nicco era già fuori casa e, nonostante fosse solo aprile, il termometro esposto fuori dalla banca proprio di fronte a casa sua segnava 28C. Il ragazzo, con auricolari alle orecchie e cellulare in mano, si diresse subito verso un campo di girasoli fioriti non molto tempo prima, era il suo posto preferito, dove poteva stare tranquillo e non pensare a niente, se non alla sua musica, motivo per cui ancora viveva.

Appena arrivato davanti alla grande fioritura di quei bellissimi fiori, i suoi preferiti, decise di sedersi al muretto dove era solito sedersi con i suoi amici, che non avevano potuto raggiungerlo per via di quella stupida emergenza Covid...

-Quest'esperienza di chiusura totale stravolse completamente le nostre vite...da un giorno all'altro non ci potemmo più abbracciare, e nemmeno parlare dal vivo. Che assurdità...- pensò tra sé e sé Nicco. Iniziò a volare tra tutti i suoi pensieri...

Ma questo senso di tranquillità non duro molto a lungo. Fu infatti interrotto dalla voce, anch'essa rasserenante, di una ragazza. Nicco si voltò di scattò e, ancor prima di togliersi gli auricolari dalle orecchie per metterseli in tasca e sembrare più carino davanti agli occhi di una ragazza, iniziò la conversazione.

-Ei, come stai? Perché da queste parti pure tu? - chiese dolcemente Nicco.

-Ei, io sto bene...tu invece? Mi sono avvicinata perché mi sembravi un po' triste, cosi ho pensato di venire a farti compagnia! Comunque...io sono qui perché a casa non ci riesco più a stare, i miei stanno organizzando il divorzio, e l'atmosfera che si è creata in casa non è delle migliori. Sono venuta qui per sfogarmi un po', insomma...- blaterò la ragazza.

Agli occhi di Nicco sembrava molto insicura, cosi decise di cercare di farla star meglio, per quanto fosse stato possibile...

-Oh, allora scusa per la domanda scomoda- borbottò –mhh...mi dispiace che in casa tua ci sia una brutta atmosfera...Sai, anche i miei si sono separati quando ero più piccolo, ma fidati che nonostante tutte le difficoltà, dopo la separazione starai molto meglio anche tu...-

Ci fu un momento di silenzio, ma il ragazze decise di interromperlo pesto.

-Comunque no, non sono triste, sono solo un po' malinconico, se si può dire così, perché questo brutto periodo mi sta togliendo molto...sai, io sono un cantante, ho fatto qualche concerto l'anno scorso e, essendo ancora all'inizio della mia carriera, ho paura che tutti si dimenticheranno di me...- cercò di spiegarsi nel modo migliore, ma non era convinto di esserci riuscito, visto che non parlava con nessuno da tanti mesi...

-Oh, mi dispiace un sacco, non ti avevo mai visto da queste parti...di dove sei? -

Niccolò capì subito che la loro sarebbe stata una lunga chiacchierata, cosi le propose di sedersi con lui al muretto, ad ammirare la bellissima distesa di girasoli.

Ma ho attraversato il mare solo per averti accantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora